Abeti rossi a 5 €! Ne varrà la pena?

eh però la discussione continua

Dopo i rinvasi una osservazione posso farla almeno riguardo QUESTI alberi di Natale: sembrano tutti espiantati dalla terra piena e ficcati brutalmente in vaso tagliando le radici fuori misura, MA solo il 1o è stato brutalizzato totalmente, gli altri due avevano radici troncate a misura del vaso, e il pane radicale in mezzo scarso ma presente.... quindi qualche debole speranza di sopravvivenza c'è

Non è poi così raro vedere "abeti di Natale" sopravvivere, nel terreno di mio padre alcuni colossi hanno proprio quell'origine. Molto dipende dalla brutalità dell'espianto, molto da cosa subiscono dopo.

A mio avviso è più discutibile venderli a prezzo pieno che in offerta, molto discutibile anche lasciarli nella rete coi rami schiacciati per più di due mesi.

Vedremo...

sì, ma il mio consiglio è: non farci affidamento più di tanto, e soprattutto non perderci tempo e denaro più di tanto. E' certamente vero che potrebbero sopravvivere, ma la certezza l'avrai solo dopo molti mesi (non basta che aprano le gemme, devono anche mantenerle e soprattutto passare l'estate, visto che sono comunque fuori dal loro habitat.
Anche nel mio futuro bosco ho abeti che hanno ormai 20 anni che erano come questi, ma la percentuale di sopravvivenza è piccola, e poi secondo me una volta alcuni te li vendevano con il pane radicale un po' più intatto rispetto a oggi. Se vai in vivaio e prendi un abete "da giardino" con radici intatte te lo fanno pagare almeno 40-50 euro (sperando che siano onesti e ci siano davvero le radici... )

boba74 ha scritto:Se vai in vivaio e prendi un abete "da giardino" con radici intatte te lo fanno pagare almeno 40-50 euro (sperando che siano onesti e ci siano davvero le radici... )

Per capire come è messo il pane radicale di una qualsiasi pianta prima di comprarla,..
.. chiedi tranquillamente al proprietario se si può sfilare dal vaso per verificare il pane radicale, se sono sicuri di cosa vendono non avranno problemi a fartelo fare. E' l'unico modo e anche fattibile al 100%, senza nessun sforzo e problema per il venditore e per la pianta.

in questo caso il sacco di juta comunque rendeva poco visibile il pane.

Chiarisco a boba che non ho speso soldi, ho usato il solito terriccio+pomice ma ovviamente se muoiono lo riciclerò come ho già fatto con quello di Rosso1... senza radici non lo aveva certo impoverito di nutrienti

volendo essere ottimista, ho ben chiaro che anche SE Rosso3 o altri dovessero mostrare segni di ripresa... resterà da verificarne la tenuta al caldo lombardo e al periodo di ferie con acqua razionata.

E' uno dei motivi per i quali finora non ho mai considerato l'ipotesi di comprare bonsai già pronti o quasi. Non è solo tirchieria o il piacere del fai da te, ma anche la consapevolezza di dover ampliare le conoscenze teoriche e pratiche, adattandole per quanto possibile alle mie esigenze.

morto anche rosso2...

Resistono solo rosso 3 e 4 che erano stati capitozzati molto più drasticamente.

R.I.P.

Ce lo fai un favore? ahahah prima di fare ulteriori esperimenti....chiedi prima consigli e poi rispetti le procedure base per una coltivazione che tenga in vita le piante?
perchè quegli abeti potevano essere degli ottimi materiali se le cose fossero state fatte a regola d'arte...o forse no perchè sono già delicati in partenza...percarità...però come hai fatto tu non ha alcun senso logico in chiave bonsai. Te lo dico col cuore veramente, perchè non impari niente per ottenere in futuro risultati per il tempo e le cure che spendiamo quotidianamente per le nostre piantuzze.

sono ironico eh non ti sto bacchettando, alla fine ognuno è libero di provare ciò che vuole ma i risultati sono consequenziali...

aggiungo una considerazione che conferma quanto detto da molti di voi: non vale la pena, non solo per le scarse possibilità di successo, ma anche per come sono risultati essere i tronchi di questi abeti.

Mi spiego: i rami erano talmente fitti da risultare quasi tutti lunghissimi e esili, e nascondere i tronchi molto diritti.
I due abeti superstiti sono gli unici con qualche ramo che potrebbe diventare tronco, ma resterà l'incognita del raccordo col vecchio tronco secco.

Ora per essere sicuro di aver capito bene chiedo consigli (e li rispetterò).

Il più in salute, "rosso3", ha emesso molti rametti nuovi in allungamento notevole.
Nella foto di fine aprile si vede qualcosa, compreso il tronco parzialmente scortecciato perchè impediva la crescita di eventuali rami, appoggiandosi al "nuovo futuribile apice":


Se serve faccio altre foto recenti, la pianta sembra in salute e i nuovi getti sono aumentati.

domanda 1-NON effettuerò rinvaso per ora, secondo voi quando potrò farlo considerato che in quel vaso enorme mi crea problemi di spazio ed è comunque molto compatto e pieno di sassi?
Per ricordare è stato capitozzato drasticamente e "vive a nord".

domanda 2 - i nuovi rami aumenteranno ancora la dimensione orizzontale della pianta, e sono comunque quasi tutti alle estremità dei rami.
come operereste? Posso operare facendo per esempio una potatura degli ultimissimi mm di questi nuovi rametti, sperando di stimolare l'arretramento della vegetazione?
Se si quando?

Grazie per la comprensione e per eventuali pareri

aspetta ottobre, novembre e poi potrai pulire aghi vecchi e selezionare rami utili e potarli anche lasciando sempre gemme visibili, ora non fare niente, la pianta deve riprendersi dalla capitozzatura.
falle prendere più sole possibile comunque, il rinvaso meglio farlo a marzo prossimo ma se non fai una cosa pesante puoi anche farlo a settembre ma io non rischierei.

piccolo appunto: un abete con un tronco dritto è assolutamente accettabile e naturale per farci un bell'eretto formale o un doppio tronco se c'è un ramo importante oltre al tronco da valorizzare. quello che hai fatto tu sinceramente non ha senso, quella capitozzatura sarebbe da riprendere e creare un jin basso ma per avere un lavoro credibile con un nuovo apice proporzionato beh...non so quanti anni passeranno....

Dunque...

su questo non farei assolutamente nessun rinvaso quest'anno, anche perchè il telo di juta sarà già parzialmente decomposto, e i grossi sassi (anche 5cm di diametro e più) tendono a far disgregare il pane strappando capillari.

Potrei in settembre limitarmi a togliere (se ci sono) quei 5cm di terriccio al di sopra del colletto, in modo da scoprire bene tutto il tronco.

Riguardo il tronco, così senza essere un esperto pensavo a qualcosa che potesse assomigliare a un albero spaccato da un fulmine. Ma se tutto va bene ne riparleremo tra un anno o più.

grazie

Non me ne volere richiurci, è forse doveroso ritornare a precisare a chi capita in questo Thread ed altri simili, questo non è Bonsai, al dire il vero non so neppure come definire queste procedure e teorie "strampalate" che ogni tanto si leggono.
Capisco, come già detto altre volte la tua voglia di provare, ma non vorrei che poi alcune persone dicano certe cose dei bonsaisti, spesso si sente dire che i bonsaisti vanno contro la natura e torturano le piante.

Domanda...

Ho un paio di rami veramente pieni di insettini alla base, sembrano acari e sono grigi. E' possibile sui pini o si tratta di altro insetto?

Difficile fare una foto anche perchè li ho sommersi di acaricida....

Afide grigio?

AFIDI, sicuramente, gli ACARI non si vedono ad occhio nudo o quasi.

procurati un insetticida aficida.

Mi associo.
Se li hai visti.. Controlla in rete se sono come i tuoi così la cosa è confermata.

si direi acari grigi. Mi è sembrato di vedere anche qualcuno con piccole ali, forse infezione di doppio parassita.

Avrà giocato a loro favore l'umidità elevata di questi giorni e la debolezza della pianta, anche se probabilmente era già infetta.

Ma come fanno a cibarsi con la resina dei pini? Che morti di fame

Non confondere acari von afidi.
Gli afidi hanno un ciclo biologico piuttosto complesso. Esistono anche in forma alata. 
Avete mai sentito parlare del miele  di melata di bosco?
Le api lo ricavano dalla melata che è una secrezione zuccherina appunto prodotta dagli afidi

azz ho riscritto acari..

Intendevo afidi, e in effetti il loro ammasso sembra appiccicoso. C'è anche il classico nerume che fa la melata qui in padania con la polvere sottile che ci allieta i polmoni

quella roba nera non è smog ma un fungo che si ciba della melata e si chiama fumaggine

si vero potrebbe essere, l'ho letto dopo in rete...

Afidi o pidocchi ci sono in varie salse e colori, se c'è una invasione importante sono dolori per le piante.

per ora sembra su un solo abete, e solo alcuni rami. mA SU QUEI RAMI ERANO BELLI AMMASSATI.

Colpa anche del meteo, causa pioggia continua e scarsa luce ho anche innaffiato e guardato meno i miei "affari"....

Appena riesco spazzolo via quelli che dovrebbero essere i cadaveri e vedo come è messo.

Per il fungo una passata col solfato rameico usato per l'oidio serve?

Puoi usare questi, il primo dovrebbe essere il tuo.

Cupravit Bio Evolution
solfato di rame tribasico

Cupravit Blu 35 WG
ossicloruro di rame

aggiornamento... sempre più triste...

Anche Rosso4, quello che era stato infestato dagli afidi, sembra avere la sorte segnata, continua a perdere aghi e i rami ancora verdi sono sempre meno.

Invece rosso3 SEMBRA stare bene, coi suoi getti nuovi belli verdi e senza perdita di aghi.

Oggi però... è finalmente (?!) arrivato il gran caldo. Quindi una nuova difficile prova per rosso3, che dovrà dimostrare di sopportare il caldo della pianura padana. Esposizione nord, per lo meno il sole diretto per pochi minuti all'alba e al tramonto.