Pinus pentaphylla
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Re: Pinus pentaphylla
Ottimo, ci ho preso
Ora devo andare via una decina di giorni e mi sto chiedendo se dare acqua una volta al giorno o ogni due... Da un lato che io sappia con una terra del genere se il vaso non è appoggiato a terra e i fori sono liberi è impossibile avere marciume o asfissia anche andandoci pesanti, dall’altro però ovviamente una piccola parte di zolla vecchia è stata tenuta essendo un pino e per di più sofferente e quella è un pattine e tiene parecchio l’acqua
In realtà una volta al giorno è troppo e ogni due è troppo poco secondo me, ma la centralina non mi da possibilità di fare diversamente
Ora devo andare via una decina di giorni e mi sto chiedendo se dare acqua una volta al giorno o ogni due... Da un lato che io sappia con una terra del genere se il vaso non è appoggiato a terra e i fori sono liberi è impossibile avere marciume o asfissia anche andandoci pesanti, dall’altro però ovviamente una piccola parte di zolla vecchia è stata tenuta essendo un pino e per di più sofferente e quella è un pattine e tiene parecchio l’acqua
In realtà una volta al giorno è troppo e ogni due è troppo poco secondo me, ma la centralina non mi da possibilità di fare diversamente
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Che frequenza hai in questi giorni?
Hai testato il tutto e la centralina almeno per un periodo?
Quanti irrigatori hai sul vaso incriminato e per quanti minuti dai acqua?
"Sbagliare" la frequenza per pochi giorni una volta ogni tento non fa nulla, ma per giorni e giorni… fai danni.
Se ho casi simili..
- a due giorni il terriccio forse non ci arriva?… se prende troppo sole cerco di riparare il vaso con qualcosa .. come una seconda pianta, oppure gli cambio posto… o faccio delle potature.. ricucendo la chioma asciuga dopo il terreno, ora tu non puoi potare.
Tu potresti usare un secondo vaso più grande e mettere del materiale in più come isolante, e vai per due giorni .. ma fai delle prove prima.
- al contrario, se voglio velocizzare l'asciugatura del vaso cerco di aumentare l'esposizione di un pochino.
Non è facile gestire le annaffiature con precisone in certi periodi e dipende per quanto tempo….
Ma non è difficilissimo, si può fare.
In tanti anni non ho mai avuto danni…. solo una volta ho perso una pianta "importante" … ma è stata una mia colpa... mi ero dimenticato di mettere sul terreno i gocciolatoi…. li ho lasciati sul ripiano e non ci ho pensato più.
Di norma faccio il terriccio che in piena estate salto un giorno con l'annaffiatura.... proprio raramente annaffio tutti i giorni.
Hai testato il tutto e la centralina almeno per un periodo?
Quanti irrigatori hai sul vaso incriminato e per quanti minuti dai acqua?
"Sbagliare" la frequenza per pochi giorni una volta ogni tento non fa nulla, ma per giorni e giorni… fai danni.
Se ho casi simili..
- a due giorni il terriccio forse non ci arriva?… se prende troppo sole cerco di riparare il vaso con qualcosa .. come una seconda pianta, oppure gli cambio posto… o faccio delle potature.. ricucendo la chioma asciuga dopo il terreno, ora tu non puoi potare.
Tu potresti usare un secondo vaso più grande e mettere del materiale in più come isolante, e vai per due giorni .. ma fai delle prove prima.
- al contrario, se voglio velocizzare l'asciugatura del vaso cerco di aumentare l'esposizione di un pochino.
Non è facile gestire le annaffiature con precisone in certi periodi e dipende per quanto tempo….
Ma non è difficilissimo, si può fare.
In tanti anni non ho mai avuto danni…. solo una volta ho perso una pianta "importante" … ma è stata una mia colpa... mi ero dimenticato di mettere sul terreno i gocciolatoi…. li ho lasciati sul ripiano e non ci ho pensato più.
Di norma faccio il terriccio che in piena estate salto un giorno con l'annaffiatura.... proprio raramente annaffio tutti i giorni.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Ho 10 gocciolatoi tutto attorno in modo da distribuire in modo d più uniforme possibile l’acqua. È un esagerazione ma tanto dovevo usare minimo 10 gocciolatoi sulla centralina. Ho messo una centralina che pesca da un bidone perché Rossi ha detto di dare acqua più tenera possibile, non obbligatorio ma consigliato per questa specie. Non va a tempo ma a quantità, do 600 ml di acqua alla volta
Prove in questi giorni ne sto facendo sì...
Il vaso è coperto da un box di legno esternamente rivestito di alluminio... Se lo tolgo asciugo più rapidamente, di sicuro, ma nel vaso, ma scaldo anche molto di più la terra. È pur sempre un pino di montagna con poche radici, non so se sia una buona idea, il caldo per quello che ho potuto vedere è veramente deleterio.
Il terriccio qui è quanto di più drenante si possa usare, però dall’altro lato la pianta beve veramente pochissimo perché ha poche radici e proporzionalmente pochi aghi. Sole pieno ne prende già solo fino a mezzogiorno. Il terriccio non arriva completamente secco al secondo giorno, arriva secco al terzo... Ma il giorno che ci ho provato ho impressione che la pianta abbia un filo sofferto. Piccoli segnali che si vedono di persona osservando la pianta ogni giorno, sicuramente non in foto e difficili da spiegare dietro una tastiera, il verde degli aghi nuovi che ha una tonalità un minimo diversa, di un infinitesimo meno brillante, qua e là qualche ago vecchio un po’ più giallo... Ma spesso per fare le mie valutazioni mi baso su segnali minimi, aspettando quelli evidenti poi è tardi. Comunque ora sembra sia tutto rientrato ma ho il timore che quel po di umidità che ha il terriccio al secondo giorno non basti, una terra così drenante trasmette anche poco alle radici in genere
Io su altri vasi in estate su piante che spingono devo dare acqua anche due volte al giorno... In genere su piante che devono spingere cerco di non potare e se posso anche di non farle fermare nei mesi più caldi con alluminio sui vasi, concimazioni e irrigazioni mirate... Ma qui il discorso è completamente diverso.
Prove in questi giorni ne sto facendo sì...
Il vaso è coperto da un box di legno esternamente rivestito di alluminio... Se lo tolgo asciugo più rapidamente, di sicuro, ma nel vaso, ma scaldo anche molto di più la terra. È pur sempre un pino di montagna con poche radici, non so se sia una buona idea, il caldo per quello che ho potuto vedere è veramente deleterio.
Il terriccio qui è quanto di più drenante si possa usare, però dall’altro lato la pianta beve veramente pochissimo perché ha poche radici e proporzionalmente pochi aghi. Sole pieno ne prende già solo fino a mezzogiorno. Il terriccio non arriva completamente secco al secondo giorno, arriva secco al terzo... Ma il giorno che ci ho provato ho impressione che la pianta abbia un filo sofferto. Piccoli segnali che si vedono di persona osservando la pianta ogni giorno, sicuramente non in foto e difficili da spiegare dietro una tastiera, il verde degli aghi nuovi che ha una tonalità un minimo diversa, di un infinitesimo meno brillante, qua e là qualche ago vecchio un po’ più giallo... Ma spesso per fare le mie valutazioni mi baso su segnali minimi, aspettando quelli evidenti poi è tardi. Comunque ora sembra sia tutto rientrato ma ho il timore che quel po di umidità che ha il terriccio al secondo giorno non basti, una terra così drenante trasmette anche poco alle radici in genere
Io su altri vasi in estate su piante che spingono devo dare acqua anche due volte al giorno... In genere su piante che devono spingere cerco di non potare e se posso anche di non farle fermare nei mesi più caldi con alluminio sui vasi, concimazioni e irrigazioni mirate... Ma qui il discorso è completamente diverso.
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Mi sembra che stai valutando tutto al meglio.
Fai le prove finché puoi e poi incrociamo le.dita.
Dimanda ovvia.. di certo hai verificato.. Dove peschi l'acqua ti copre tutto il perido di ferie?
Fai le prove finché puoi e poi incrociamo le.dita.
Dimanda ovvia.. di certo hai verificato.. Dove peschi l'acqua ti copre tutto il perido di ferie?
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Sì, ho 25 litri di riserva e l’impianto somministra 600 ml alla volta.
Purtroppo sono già via. Alla fine ho messo l’irrigazione ogni giorno sulle 3 del pomeriggio, quando la pianta ormai è in ombra, così raffreddo anche un po’ la terra e fa a tempo a sgrondare e asciugare un po’ prima della notte.
Ho l’impressione che sia un po’ troppo... Ma la riflessione che ho fatto è che comunque torno a controllare lunedì prossimo, tanto sono vicino, e una settimana con un po’ troppa acqua non dovrebbe bastare per fare grossi danni, non parliamo certo di radici a mollo, mentre con un colpo di secco basta una volta.
Ora spero rinfreschi presto così metto l’irrigazione ogni due giorni e sto sereno.
Purtroppo non ho mai usato terreni così drenanti e il fatto di non averci fatto esperienza magari con qualche latifoglia che è più facile da leggere è un handicap
Purtroppo sono già via. Alla fine ho messo l’irrigazione ogni giorno sulle 3 del pomeriggio, quando la pianta ormai è in ombra, così raffreddo anche un po’ la terra e fa a tempo a sgrondare e asciugare un po’ prima della notte.
Ho l’impressione che sia un po’ troppo... Ma la riflessione che ho fatto è che comunque torno a controllare lunedì prossimo, tanto sono vicino, e una settimana con un po’ troppa acqua non dovrebbe bastare per fare grossi danni, non parliamo certo di radici a mollo, mentre con un colpo di secco basta una volta.
Ora spero rinfreschi presto così metto l’irrigazione ogni due giorni e sto sereno.
Purtroppo non ho mai usato terreni così drenanti e il fatto di non averci fatto esperienza magari con qualche latifoglia che è più facile da leggere è un handicap
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
un consiglio, per il rinvaso prossimo..
usa del kyryu è favoloso per i pini.
io sono anni che lo uso, e l'ho consigliato agli amici del club.
mi ringraziano...
usa del kyryu è favoloso per i pini.
io sono anni che lo uso, e l'ho consigliato agli amici del club.
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francobet- Admin
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Re: Pinus pentaphylla
La Kiryuzuna o kiryu è una zeolite di origine minerale con un Ph che oscilla tra 6,5 e 6,8 (conferisce un drenaggio perfetto e un apporto ottimale di microelementi). E' una terra giapponese particolarmente "ferrosa" che viene utilizzata per far sviluppare in modo eccezionale le micorizzie che vivono in simbiosi con le radici. Per tale motivo viene utilizzata prevalentemente per le conifere come pini, ginepri ecc. Può essere miscelata ad altri terricci oppure usata come unico componente del substrato.
francobet- Admin
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Re: Pinus pentaphylla
Il Kiryu è un classico con le conifere, non so perché Rossi non ha usato questo terriccio.
Ciao Franco, visto l'argomento….. della zeolite "non giappo" cosa ne sai?
Tpo questa:
[ZEOLITE A BASE DI CABASITE E PHILLIPSITE 2/5 mm (25 Kg - 35 lt), AMMENDANTE PER PIANTE. Gruppo di minerali costituito da 52 specie mineralogiche definite chimicamente “alluminosilicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino-terrosi” (essenzialmente, Na, K e Ca) e strutturalmente costituenti con feldspati, feldspatoidi e minerali della silice la famiglia dei tectosilicati. In questa famiglia di silicati, le unità strutturali primarie, tetraedri [(Si,Al)O4], sono collegate tra loro nelle tre direzioni dello spazio a formare impalcature tridimensionali con conseguente rapporto tra catione tetraedrico (Si, Al) e ossigeno di 1:2. A differenza di quanto si realizza in altre famiglie di silicati ove le stesse unità strutturali sono isolate (nesosilicati, es. olivine), collegate in un’unica direzione (inosilicati, es. pirosseni) o in due direzioni (fillosilcati, es. minerali argillosi), l’impalcatura tetraedrica tridimensionale dei tectosilicati dà origine a strutture “aperte” per la presenza di cavità extratretraedriche di volume crescente dai feldspati e minerali della silice ai feldspatoidi alle zeoliti. L’impalcatura tetraedrica tridimensionale delle zeoliti è “molto aperta” (bassa densità tetraedrica) e, come tale, presenta ampie cavità interne (dal 20 al 50% del volume del cristallo) comunicanti tra loro e con l'esterno mediante canali di dimensioni molecolari (da 2,5 a circa 7 Å; 1 Å = 10-8 cm). Allo stato naturale, cavità e canali sono occupati da cationi (Na, K, Ca) e da molecole d'acqua. I cationi, necessari per bilanciare le cariche elettriche negative dell'impalcatura tetraedrica dovute alla parziale sostituzione di Si4+ con …..]
Sto apportando varie modifiche ai mio terriccio e sto usando altri prodotti, per ora non sui bonsai ma su piante di minore importanza, la prossima stagione faccio delle modifiche e non vorrei fare cambiamenti drastici, ho già pagato in passato lontano in simili giochi.
Ciao Franco, visto l'argomento….. della zeolite "non giappo" cosa ne sai?
Tpo questa:
[ZEOLITE A BASE DI CABASITE E PHILLIPSITE 2/5 mm (25 Kg - 35 lt), AMMENDANTE PER PIANTE. Gruppo di minerali costituito da 52 specie mineralogiche definite chimicamente “alluminosilicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino-terrosi” (essenzialmente, Na, K e Ca) e strutturalmente costituenti con feldspati, feldspatoidi e minerali della silice la famiglia dei tectosilicati. In questa famiglia di silicati, le unità strutturali primarie, tetraedri [(Si,Al)O4], sono collegate tra loro nelle tre direzioni dello spazio a formare impalcature tridimensionali con conseguente rapporto tra catione tetraedrico (Si, Al) e ossigeno di 1:2. A differenza di quanto si realizza in altre famiglie di silicati ove le stesse unità strutturali sono isolate (nesosilicati, es. olivine), collegate in un’unica direzione (inosilicati, es. pirosseni) o in due direzioni (fillosilcati, es. minerali argillosi), l’impalcatura tetraedrica tridimensionale dei tectosilicati dà origine a strutture “aperte” per la presenza di cavità extratretraedriche di volume crescente dai feldspati e minerali della silice ai feldspatoidi alle zeoliti. L’impalcatura tetraedrica tridimensionale delle zeoliti è “molto aperta” (bassa densità tetraedrica) e, come tale, presenta ampie cavità interne (dal 20 al 50% del volume del cristallo) comunicanti tra loro e con l'esterno mediante canali di dimensioni molecolari (da 2,5 a circa 7 Å; 1 Å = 10-8 cm). Allo stato naturale, cavità e canali sono occupati da cationi (Na, K, Ca) e da molecole d'acqua. I cationi, necessari per bilanciare le cariche elettriche negative dell'impalcatura tetraedrica dovute alla parziale sostituzione di Si4+ con …..]
Sto apportando varie modifiche ai mio terriccio e sto usando altri prodotti, per ora non sui bonsai ma su piante di minore importanza, la prossima stagione faccio delle modifiche e non vorrei fare cambiamenti drastici, ho già pagato in passato lontano in simili giochi.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Grazie per il suggerimento. Boh, magari non la ha usata perché per favorire la radicazione reputa migliori terricci con csc più basso... Ho sentito varie volte fare questo discorso da altri, da lui si è parlato di tantissime cose e gli ho fatto mille domande, ma della kiryu purtroppo mi sono dimenticato anche se inizialmente mi stavo chiedendo se non fosse giusto usare quella.
Comunque la consigliate anche per piante in formazione che devono crescere o in quel caso è ancora meglio la pomice?
Comunque la consigliate anche per piante in formazione che devono crescere o in quel caso è ancora meglio la pomice?
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Il Kiryu va usato esclusivamente con le conifere, alcuni lo miscelano anche per altre essenze in minima parte. Ogni bonsaista ha le sue ricette.
Spesso leggerai pareri discordanti sui vari materiali anche da persone del "settore" e dopo mesi o anni leggerai che cambiano del tutto la loro opinione.
Molti reputano certi componenti del terriccio miracolosi accade anche per i concimi…. ma non è così alla fine che funziona.
Con il tempo fai le tue prove e se usi tutto al meglio, in particolare una buona coltivazione a 360 gradi ottimale,.. vedrai di sicuro se hai miglioramenti, nessuno ti potrà indirizzare con certezza cosa sia il meglio. Piccole dritte Ok, un sano scambio di esperienze… male non fanno. Di persona sarebbe di sicuro la cosa migliore "che via forum".
Anni fa chi si immaginava di usare la pomice nel bonsai… oggi forse è il materiale più utilizzato nel nostro paese.
[Non mi farei troppi problemi per i materiali che possiamo mettere nel terriccio, con il tempo li provi e li misceli e vedi come funzionano da te. Ci sono molte variabili legate al posto e alle nostre abitudini e come coltiviamo le piante. Poi lato economico che potrebbe fare la sua parte alla lunga e in particolare con il numero di piante che uno coltiva e gestisce. Ci sono collezionisti che puntano a poche piante e costose, sono casi rari al mio modesto parere, ed altri non badano al numero ma è la passione che li porta a coltivare di tutto e non solo piante di valore.
Tutti fanno bene i loro conti, ma trovo proprio fuori luogo giudicare e criticare le passioni altrui soprattutto senza neppure sentire le loro ragioni.
Chi ha mai stabilito certe regole? Hai poche piante o molte … e altre cose simili…. Sarà anche normalissimo nel tempo modificare le proprie abitudini. ]
Spesso leggerai pareri discordanti sui vari materiali anche da persone del "settore" e dopo mesi o anni leggerai che cambiano del tutto la loro opinione.
Molti reputano certi componenti del terriccio miracolosi accade anche per i concimi…. ma non è così alla fine che funziona.
Con il tempo fai le tue prove e se usi tutto al meglio, in particolare una buona coltivazione a 360 gradi ottimale,.. vedrai di sicuro se hai miglioramenti, nessuno ti potrà indirizzare con certezza cosa sia il meglio. Piccole dritte Ok, un sano scambio di esperienze… male non fanno. Di persona sarebbe di sicuro la cosa migliore "che via forum".
Anni fa chi si immaginava di usare la pomice nel bonsai… oggi forse è il materiale più utilizzato nel nostro paese.
[Non mi farei troppi problemi per i materiali che possiamo mettere nel terriccio, con il tempo li provi e li misceli e vedi come funzionano da te. Ci sono molte variabili legate al posto e alle nostre abitudini e come coltiviamo le piante. Poi lato economico che potrebbe fare la sua parte alla lunga e in particolare con il numero di piante che uno coltiva e gestisce. Ci sono collezionisti che puntano a poche piante e costose, sono casi rari al mio modesto parere, ed altri non badano al numero ma è la passione che li porta a coltivare di tutto e non solo piante di valore.
Tutti fanno bene i loro conti, ma trovo proprio fuori luogo giudicare e criticare le passioni altrui soprattutto senza neppure sentire le loro ragioni.
Chi ha mai stabilito certe regole? Hai poche piante o molte … e altre cose simili…. Sarà anche normalissimo nel tempo modificare le proprie abitudini. ]
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Sì, mi ritrovo in quello che dici, ognuno ha le sue ricette, ma non è un terriccio a fare la differenza, ma la coltivazione in generale e soprattutto la capacità di cogliere i piccoli segnali che la pianta manda e capire di volta in volta tempestivamente cosa serve nel caso specifico.
Come substrato a parte questo penta avendo quasi solo piante giovani ho usato praticamente sempre solo pomice e tu. Alcuni vasi sono anche molto grandi, è solo quest’anno ho usato 200 litri e passa di substrato nuovo che si sono aggiunti ad almeno un altro centinaio di substrato vecchio. Decisamente troppa spesa usando akadama, anche considerando che spinge meno della pomice quindi poco adatta alla mia esigenza se non mescolata a molta pomice e che va sostituita perché si sgretola.
La mia domanda era molto più semplice, avendo anche un silvestre da seme e qualche altra piantina di conifera molto indietro che deve spingere per fare tronco e primari chiedevo se la kiryu spinge come la pomice o se frena
Come substrato a parte questo penta avendo quasi solo piante giovani ho usato praticamente sempre solo pomice e tu. Alcuni vasi sono anche molto grandi, è solo quest’anno ho usato 200 litri e passa di substrato nuovo che si sono aggiunti ad almeno un altro centinaio di substrato vecchio. Decisamente troppa spesa usando akadama, anche considerando che spinge meno della pomice quindi poco adatta alla mia esigenza se non mescolata a molta pomice e che va sostituita perché si sgretola.
La mia domanda era molto più semplice, avendo anche un silvestre da seme e qualche altra piantina di conifera molto indietro che deve spingere per fare tronco e primari chiedevo se la kiryu spinge come la pomice o se frena
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Con piante da spingere 'giovani da formare' conta la misura del materiale un pochino maggiore rispetto a piante formate con le quali è meglio usare una granulometria minore.
Poi l'azoto e altri elementi.
Non penso che il Kiryu serva a questo, ma le conifere in generale stanno meglio per le sue caratteristiche chimiche... le sostanze che contiene.
Io ho conifere senza Kiuryu, forse lo gradirebbero, però non sono mai state 'male'. Dovrei modificare il loro terriccio aggiungendolo e verificare se ci sono cambiamenti. Non ho pini.
Poi l'azoto e altri elementi.
Non penso che il Kiryu serva a questo, ma le conifere in generale stanno meglio per le sue caratteristiche chimiche... le sostanze che contiene.
Io ho conifere senza Kiuryu, forse lo gradirebbero, però non sono mai state 'male'. Dovrei modificare il loro terriccio aggiungendolo e verificare se ci sono cambiamenti. Non ho pini.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Ok... La kiryu però che abbia visto la vendono solo in granulometria 2/5. Di solito sto su qualcosina in più per spingere Anche questo potrebbe essere un motivo per cui Rossi ha optato per altro. Credo che come diametro sia 5/10 mm quello che ha usato
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Forse è uno dei motivi.
Quando lo rivedi se lo chiedi a lui sveliamo il mistero. Avrà di sicuro una spiegazione che ci sfugge. Non si finisce mai di imparare.
Quando lo rivedi se lo chiedi a lui sveliamo il mistero. Avrà di sicuro una spiegazione che ci sfugge. Non si finisce mai di imparare.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Oggi sono tornato a vedere come sta il pino e a fare i trattamenti del caso.
Ho scostato un po’ di terra in superficie vicino al ceppo per vedere l’umidità soprattutto della zolla vecchia e ho trovato a neanche mezzo cm di profondità una radice bella fresca e nuova uscita dal legno vecchio di una grossa radice. Bella bianca, spesa è lunga più di un cm
Direi ottimo, si sta riprendendo dal rinvaso e chissà quante c’è ne sono sotto se ha cacciato anche da lì
Ho scostato un po’ di terra in superficie vicino al ceppo per vedere l’umidità soprattutto della zolla vecchia e ho trovato a neanche mezzo cm di profondità una radice bella fresca e nuova uscita dal legno vecchio di una grossa radice. Bella bianca, spesa è lunga più di un cm
Direi ottimo, si sta riprendendo dal rinvaso e chissà quante c’è ne sono sotto se ha cacciato anche da lì
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Forcellone, la compro, quella che indichi tu, da quella ditta e la uso al 20 % ca nei terricci standard.Forcellone ha scritto:Il Kiryu è un classico con le conifere, non so perché Rossi non ha usato questo terriccio.
Ciao Franco, visto l'argomento….. della zeolite "non giappo" cosa ne sai?
Tpo questa:
[ZEOLITE A BASE DI CABASITE E PHILLIPSITE 2/5 mm (25 Kg - 35 lt), AMMENDANTE PER PIANTE. Gruppo di minerali costituito da 52 specie mineralogiche definite chimicamente “alluminosilicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino-terrosi” (essenzialmente, Na, K e Ca) e strutturalmente costituenti con feldspati, feldspatoidi e minerali della silice la famiglia dei tectosilicati. In questa famiglia di silicati, le unità strutturali primarie, tetraedri [(Si,Al)O4], sono collegate tra loro nelle tre direzioni dello spazio a formare impalcature tridimensionali con conseguente rapporto tra catione tetraedrico (Si, Al) e ossigeno di 1:2. A differenza di quanto si realizza in altre famiglie di silicati ove le stesse unità strutturali sono isolate (nesosilicati, es. olivine), collegate in un’unica direzione (inosilicati, es. pirosseni) o in due direzioni (fillosilcati, es. minerali argillosi), l’impalcatura tetraedrica tridimensionale dei tectosilicati dà origine a strutture “aperte” per la presenza di cavità extratretraedriche di volume crescente dai feldspati e minerali della silice ai feldspatoidi alle zeoliti. L’impalcatura tetraedrica tridimensionale delle zeoliti è “molto aperta” (bassa densità tetraedrica) e, come tale, presenta ampie cavità interne (dal 20 al 50% del volume del cristallo) comunicanti tra loro e con l'esterno mediante canali di dimensioni molecolari (da 2,5 a circa 7 Å; 1 Å = 10-8 cm). Allo stato naturale, cavità e canali sono occupati da cationi (Na, K, Ca) e da molecole d'acqua. I cationi, necessari per bilanciare le cariche elettriche negative dell'impalcatura tetraedrica dovute alla parziale sostituzione di Si4+ con …..]
Sto apportando varie modifiche ai mio terriccio e sto usando altri prodotti, per ora non sui bonsai ma su piante di minore importanza, la prossima stagione faccio delle modifiche e non vorrei fare cambiamenti drastici, ho già pagato in passato lontano in simili giochi.
I risultati mi sembrano positivi
daniele- Messaggi : 658
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Re: Pinus pentaphylla
Ok, bene una domanda:
- la setacci?
Inizio nei bonsai ad inserirla e non vorrei setacciarla, penso che non serve.. anzi, ma volevo sentire altri come fanno.
- la setacci?
Inizio nei bonsai ad inserirla e non vorrei setacciarla, penso che non serve.. anzi, ma volevo sentire altri come fanno.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
La setacciavo, poi qualcuno, da qualche parte ha detto che non serve.
Mi limito ora ad eliminare la parte polverosa.
Sono andato a vedere gli annali. Da quando ho iniziato ad usarla (2015) ad oggi, sono arrivato al rapporto 3:1:1: (Pomice: Zeolite: TU (TA x aceri giapp)) su latifoglie e 5 : 2 ( Pomice: Zeolite) su conifere. salvo aggiustamenti specifici.
Il risultato, in termini di salute, si nota. Anche se nel ns settore , più che di risultati eclatanti, si può parlare meglio di assenza di risultati negativi.
A titolo di esempio: vasi di dimensioni normali, do acqua ogni due gg, ginepri e pini anche ogni 4
Mi limito ora ad eliminare la parte polverosa.
Sono andato a vedere gli annali. Da quando ho iniziato ad usarla (2015) ad oggi, sono arrivato al rapporto 3:1:1: (Pomice: Zeolite: TU (TA x aceri giapp)) su latifoglie e 5 : 2 ( Pomice: Zeolite) su conifere. salvo aggiustamenti specifici.
Il risultato, in termini di salute, si nota. Anche se nel ns settore , più che di risultati eclatanti, si può parlare meglio di assenza di risultati negativi.
A titolo di esempio: vasi di dimensioni normali, do acqua ogni due gg, ginepri e pini anche ogni 4
daniele- Messaggi : 658
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Re: Pinus pentaphylla
Io la vedo che non è tanto il terriccio nel vaso che fa la differenza, ma più come e cosa facciamo nella coltivazione.
Più si sanno abbinare le varie cose e la pianta ne giova, se sta in buona salute il risultato lo avremo anche nel complesso.
Come tanti elementi non è indispensabile, ma anche questo dovrebbe portare a delle correzioni nella coltivazione in particolare nella concimazione.
Viene utilizzata anche in polvere in agricoltura, per questo pensavo di non filtrarla, sembra ottimo anche come prodotto insetticida e fungicida, non so se hai mai visto o letto in rete come usarla al meglio. Ovvio che in certi casi funziona ma sporca …. ma va comunque valutato il tutto, anche il verde rame sporca.
Comunque nei vasi comuni non mi ha dato problemi non filtrarla, in quelli bonsai ora vedrò come fare. La cosa è un pochino differente, se la filtro recupero la parte polverosa…. e poi vedrò cosa farci.
Più si sanno abbinare le varie cose e la pianta ne giova, se sta in buona salute il risultato lo avremo anche nel complesso.
Come tanti elementi non è indispensabile, ma anche questo dovrebbe portare a delle correzioni nella coltivazione in particolare nella concimazione.
Viene utilizzata anche in polvere in agricoltura, per questo pensavo di non filtrarla, sembra ottimo anche come prodotto insetticida e fungicida, non so se hai mai visto o letto in rete come usarla al meglio. Ovvio che in certi casi funziona ma sporca …. ma va comunque valutato il tutto, anche il verde rame sporca.
Comunque nei vasi comuni non mi ha dato problemi non filtrarla, in quelli bonsai ora vedrò come fare. La cosa è un pochino differente, se la filtro recupero la parte polverosa…. e poi vedrò cosa farci.
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Re: Pinus pentaphylla
Non vorrei inquinare il post di Dario, ma prova ad usare del terriccio sbagliato, non drenante, come ho fatto per anni prima di scoprire questo Forum ( 2012) e mi saprai direForcellone ha scritto:Io la vedo che non è tanto il terriccio nel vaso che fa la differenza, ma più come e cosa facciamo nella coltivazione.
Più si sanno abbinare le varie cose e la pianta ne giova, se sta in buona salute il risultato lo avremo anche nel complesso.
daniele- Messaggi : 658
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Re: Pinus pentaphylla
Quoto.Udaniele ha scritto:Non vorrei inquinare il post di Dario, ma prova ad usare del terriccio sbagliato, non drenante, come ho fatto per anni prima di scoprire questo Forum ( 2012) e mi saprai direForcellone ha scritto:Io la vedo che non è tanto il terriccio nel vaso che fa la differenza, ma più come e cosa facciamo nella coltivazione.
Più si sanno abbinare le varie cose e la pianta ne giova, se sta in buona salute il risultato lo avremo anche nel complesso.
La differenza per piccole differenze di percentuali o per uso di componenti con caratteristiche alla fine analoghe non si vedono... Ma la differenza tra composto che differiscono in modo significativo per caratteristiche di drenaggio, csc, granulometria ecc si vedono. Prova a coltivare in puro terriccio universale o in puro lapillo... Certamente se coltivi bene potrai avere risultati ma la spinta e lo sviluppo radicale che si riescono a ottenere in substrato drenante almeno per la mia esperienza sono in altra cosa
Poi chiaramente tutta la coltivazione deve essere corretta e soprattutto adeguata al composto utilizzato, altrimenti anche con un composto sulla carta buono se non fertilizzi e irrighi in modo consono alle sue caratteristiche non vedrai risultato
darioc- Messaggi : 159
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Re: Pinus pentaphylla
Ok, mi trovo. Non intendevo estremizzare.
Se mi conoscete bene ormai sapete come la penso, non esiste un prodotto miracoloso che ci tolga certe rogne, come le scomodità o preoccupazioni nel bonsai o nella coltivazione di comuni piante. Come spesso accade ieri si parlava di ceti prodotti che oggi sono superati da altri più performanti, domani ne usciranno altri.. .e così via. Ma chi sa coltivare non ha ceti problemi se varia il materiale.
Se nel terriccio del vaso ci sono piccole variabili di materiali, alla fine siamo tutti contenti, la cosa va anche analizzata con il clima e come coltiviamo, gioca un fattore importante cosa diamo al terriccio con le fertilizzazioni e concimazioni.
Ma volendo anche estremizzare, la cosa è bella è fatta con l'idrocultura, il terriccio non c'è proprio nei vasi, si coltivano in idrocultura anche le conifere che sono più delicate in questo.
Ci sono "mini Bonsai" coltivati con ottimi risultati in idrocultura e luci artificiali.
Ci sarà da valutare la difficoltà di gestire il tutto e quanto si è costanti nel tempo in questa coltivazione. Quanto sia delicato mantenere l'equilibrio del sistema, anche se poi è facile, spesso cambi tutta l'acqua e metti il prodotto, bello sto equilibrio .
Alla fine io utilizzo un terriccio misto proprio per cercare di avere il massimo per la pianta e con un mio minimo sforzo, e chissà se ci riesco….ritocco sempre qualcosa ogni anno. E' un mio modo di fare in varie cose. Studio mi documento e provo, da come mi conosco lo farò sempre in tutto, sono uno dei pochi che legge sempre le istruzioni di tutto. Non mi pesa assolutamente, anzi, mi diverte questo modo di fare.
E' ovvio che nel Bonsai molti elementi e microelementi li dobbiamo aggiungere di volta in volta nel tempo, ed anche in questo cerco prodotti mirati che mi semplifico la somministrazione.
La mia sfida oggi è anche quella di avere una spesa minore dove è possibile.
(Proprio sulla "parte economica" ancora oggi mi capita di leggere e vedere dei video in rete di "esperti" che puntano a vendere i loro prodotti "miracolosi" a costi "maggiorati" rispetto al mercato comune solo per la pretesa che i loro prodotti sono mirati al vero Bonsai, mentre i "generici" fanno male alle piante o meglio ai Bonsai, che poi sono piante.
Per di più sulle loro confezioni non c'è indicato il contenuto e sui generici si, (ricordo che entro certi limiti la legge in Italia prevede che sulla confezione ci sia scritto il contenuto). Comunque provate a fare due conti… un prodotto da 200 ml venduto a circa 10/15 euro contro un prodotto di nota marca del settore "identico", un concentrato da diluire.
Il generico costa sotto 10 euro e ci sono circa 250 ml di concentrato, già è più vantaggioso in questo modo… ma questo va diluito! Più o meno 5 ml. x 1 litro di acqua... alla fine ho 50 litri di prodotto identico allo specifico con soli 10 euro. Azzo! Che bella differenza di costi per la stessa identica cosa, in più il prodotto miracoloso non indica cosa ci sia dentro… solo tanta "fuffa". Nel prodotto generico ma sempre di nota marca del settore ho tanto di indicazioni del contenuto, ma questo a sentir l'esperto fa male al Bonsai che è una pianta. Forse fa male alle loro tasche?. Se poi volgiamo andare sui concimi e fertilizzanti c'è un mercato assurdo ed imbarazzante se parliamo di Bonsai, arriviamo a discorsi veramente strampalati che trovo imbarazzanti, sulle confezioni non indicano nulla di cosa ci sia dentro, ma se le fanno pagare bene. Ma in tutti questi anni di Bonsai senza di loro come abbiamo fatto?)
Basta pensare a come si coltivavano anni fa i bonsai… nell'argilla verde. Poi in mano nostra morivano in pochi mesi. (Non è il terriccio sbagliato, sono i modi di coltivare differenti che incidono).
La stesa cosa vale per i concimi. Chi ha detto che dare un concime con titolo opposto ad un altro ritenuto idoneo fa morire la pianta? Di certo avrai un diverso sviluppo, se sai gestire il tutto alla meglio puoi ottenere dei risultati ottimali in base a quello che ogni persona ha in mente, nel bonsai questo è molto importante se non determinante.
Penso che questo sano scambio di opinioni sia costruttivo visto tutto quello che si legge e si vede in giro, forse non sarà tutto corretto quanto scriviamo, forse non siamo molto chiari e precisi, sono solo poche righe. Ma molto spesso nei video e non solo viene detto che nei forum si dicono un sacco di cavolate. Ma siamo così certi? Forse siamo in troppi a dire certe cavolate ma noi a vantaggio economico zero, e sempre senza la presunzione di essere esperti del settore.
Come il solito mi sono allungato…. ciao.
Se mi conoscete bene ormai sapete come la penso, non esiste un prodotto miracoloso che ci tolga certe rogne, come le scomodità o preoccupazioni nel bonsai o nella coltivazione di comuni piante. Come spesso accade ieri si parlava di ceti prodotti che oggi sono superati da altri più performanti, domani ne usciranno altri.. .e così via. Ma chi sa coltivare non ha ceti problemi se varia il materiale.
Se nel terriccio del vaso ci sono piccole variabili di materiali, alla fine siamo tutti contenti, la cosa va anche analizzata con il clima e come coltiviamo, gioca un fattore importante cosa diamo al terriccio con le fertilizzazioni e concimazioni.
Ma volendo anche estremizzare, la cosa è bella è fatta con l'idrocultura, il terriccio non c'è proprio nei vasi, si coltivano in idrocultura anche le conifere che sono più delicate in questo.
Ci sono "mini Bonsai" coltivati con ottimi risultati in idrocultura e luci artificiali.
Ci sarà da valutare la difficoltà di gestire il tutto e quanto si è costanti nel tempo in questa coltivazione. Quanto sia delicato mantenere l'equilibrio del sistema, anche se poi è facile, spesso cambi tutta l'acqua e metti il prodotto, bello sto equilibrio .
Alla fine io utilizzo un terriccio misto proprio per cercare di avere il massimo per la pianta e con un mio minimo sforzo, e chissà se ci riesco….ritocco sempre qualcosa ogni anno. E' un mio modo di fare in varie cose. Studio mi documento e provo, da come mi conosco lo farò sempre in tutto, sono uno dei pochi che legge sempre le istruzioni di tutto. Non mi pesa assolutamente, anzi, mi diverte questo modo di fare.
E' ovvio che nel Bonsai molti elementi e microelementi li dobbiamo aggiungere di volta in volta nel tempo, ed anche in questo cerco prodotti mirati che mi semplifico la somministrazione.
La mia sfida oggi è anche quella di avere una spesa minore dove è possibile.
(Proprio sulla "parte economica" ancora oggi mi capita di leggere e vedere dei video in rete di "esperti" che puntano a vendere i loro prodotti "miracolosi" a costi "maggiorati" rispetto al mercato comune solo per la pretesa che i loro prodotti sono mirati al vero Bonsai, mentre i "generici" fanno male alle piante o meglio ai Bonsai, che poi sono piante.
Per di più sulle loro confezioni non c'è indicato il contenuto e sui generici si, (ricordo che entro certi limiti la legge in Italia prevede che sulla confezione ci sia scritto il contenuto). Comunque provate a fare due conti… un prodotto da 200 ml venduto a circa 10/15 euro contro un prodotto di nota marca del settore "identico", un concentrato da diluire.
Il generico costa sotto 10 euro e ci sono circa 250 ml di concentrato, già è più vantaggioso in questo modo… ma questo va diluito! Più o meno 5 ml. x 1 litro di acqua... alla fine ho 50 litri di prodotto identico allo specifico con soli 10 euro. Azzo! Che bella differenza di costi per la stessa identica cosa, in più il prodotto miracoloso non indica cosa ci sia dentro… solo tanta "fuffa". Nel prodotto generico ma sempre di nota marca del settore ho tanto di indicazioni del contenuto, ma questo a sentir l'esperto fa male al Bonsai che è una pianta. Forse fa male alle loro tasche?. Se poi volgiamo andare sui concimi e fertilizzanti c'è un mercato assurdo ed imbarazzante se parliamo di Bonsai, arriviamo a discorsi veramente strampalati che trovo imbarazzanti, sulle confezioni non indicano nulla di cosa ci sia dentro, ma se le fanno pagare bene. Ma in tutti questi anni di Bonsai senza di loro come abbiamo fatto?)
Basta pensare a come si coltivavano anni fa i bonsai… nell'argilla verde. Poi in mano nostra morivano in pochi mesi. (Non è il terriccio sbagliato, sono i modi di coltivare differenti che incidono).
La stesa cosa vale per i concimi. Chi ha detto che dare un concime con titolo opposto ad un altro ritenuto idoneo fa morire la pianta? Di certo avrai un diverso sviluppo, se sai gestire il tutto alla meglio puoi ottenere dei risultati ottimali in base a quello che ogni persona ha in mente, nel bonsai questo è molto importante se non determinante.
Penso che questo sano scambio di opinioni sia costruttivo visto tutto quello che si legge e si vede in giro, forse non sarà tutto corretto quanto scriviamo, forse non siamo molto chiari e precisi, sono solo poche righe. Ma molto spesso nei video e non solo viene detto che nei forum si dicono un sacco di cavolate. Ma siamo così certi? Forse siamo in troppi a dire certe cavolate ma noi a vantaggio economico zero, e sempre senza la presunzione di essere esperti del settore.
Come il solito mi sono allungato…. ciao.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: Pinus pentaphylla
Forcellò, al 95 % mi ritrovo coi tuoi ragionamenti (questo ed altri), ma, ammazza, quanto sei prolisso
daniele- Messaggi : 658
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Re: Pinus pentaphylla
... mi perdo, vuoi perché scrivendo non è facile, almeno per me,... o per paura di non essere preciso e capito.
_Vabbè …. scriverò meno...
_Vabbè …. scriverò meno...
Forcellone- Messaggi : 2993
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