Domanda secca...e forse stupida...
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Domanda secca...e forse stupida...
Quando è meglio fare le potature di formazione, quelle più decisive ed incisive?
Ho sempre letto poco prima che si gonfino le gemme, quindi inizio primavera.
PERCHE'?
Nel senso, se poto in inverno?
Se la ratio è solo che bisogna potare quando la pianta è ferma, secondo me andrebbe meglio l'inverno che la primavera.
Perchè bisogna aspettare che la pianta sia li li per partire?
Non l'ho capito.
Ho sempre letto poco prima che si gonfino le gemme, quindi inizio primavera.
PERCHE'?
Nel senso, se poto in inverno?
Se la ratio è solo che bisogna potare quando la pianta è ferma, secondo me andrebbe meglio l'inverno che la primavera.
Perchè bisogna aspettare che la pianta sia li li per partire?
Non l'ho capito.
Saul- Messaggi : 103
Data d'iscrizione : 14.01.15
Località : Vicenza
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Il motivo è semplicemente che la pianta passerà meno tempo con le ferite aperte, essendo imminente la ripresa vegetativa e quindi il processo di cicatrizzazione.
Non è quindi una regola ferrea e nemmeno universale.
Ad esempio l'acero palmato sarebbe meglio potarlo appena cadute le foglie in quanto se potato in primavera tende a gemere linfa dalle feite
Non è quindi una regola ferrea e nemmeno universale.
Ad esempio l'acero palmato sarebbe meglio potarlo appena cadute le foglie in quanto se potato in primavera tende a gemere linfa dalle feite
Giorgioc- Messaggi : 1450
Data d'iscrizione : 09.01.15
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Re: Domanda secca...e forse stupida...
domanda FURBISSIMA altrochè stupida.
le potature (non parliamo di quelle estive "verdi" chiaro) dipendono molto dal clima e dal tipo di inverno che fa...io non faccio tagli importanti e non apro ferite a piante che passano l'inverno fuori a cielo aperto e si beccano le gelate perchè i tessuti si gonfiano e si spaccano e da me può fare anche -15 -20.
Quindi preferisco potare dopo le gelate, cioè fine febbraio-inizio marzo, dipende...se abiti a Torino, Roma o Bari avrai 3 climi differenti e quindi non si guarderà il calendario ma il "cielo"
Eccezione per le resinose tipo pini, se devo eliminare un ramo ben lignificato lo faccio in pieno inverno.
Se devo potare rami e rametti di 1-2 anni lo faccio tranquillamente a ottobre nelle caducifoglie esempio aceri, quando le foglie si colorano, ma poi a fine inverno spesso ricontrollo la pianta e capita di ripotare qualche rametto.
Se devo fare tagli grossi tipo capitozzature aspetto sempre che la pianta sia partita a marzo in genere....anche se può esserci su alcune specie una perdita di linfa, allo stesso tempo corrisponderà una pronta gemmazione e ripartenza vegetativa (parlo di piante che si prestano a tale operazione, olmi ecc.).
le potature (non parliamo di quelle estive "verdi" chiaro) dipendono molto dal clima e dal tipo di inverno che fa...io non faccio tagli importanti e non apro ferite a piante che passano l'inverno fuori a cielo aperto e si beccano le gelate perchè i tessuti si gonfiano e si spaccano e da me può fare anche -15 -20.
Quindi preferisco potare dopo le gelate, cioè fine febbraio-inizio marzo, dipende...se abiti a Torino, Roma o Bari avrai 3 climi differenti e quindi non si guarderà il calendario ma il "cielo"
Eccezione per le resinose tipo pini, se devo eliminare un ramo ben lignificato lo faccio in pieno inverno.
Se devo potare rami e rametti di 1-2 anni lo faccio tranquillamente a ottobre nelle caducifoglie esempio aceri, quando le foglie si colorano, ma poi a fine inverno spesso ricontrollo la pianta e capita di ripotare qualche rametto.
Se devo fare tagli grossi tipo capitozzature aspetto sempre che la pianta sia partita a marzo in genere....anche se può esserci su alcune specie una perdita di linfa, allo stesso tempo corrisponderà una pronta gemmazione e ripartenza vegetativa (parlo di piante che si prestano a tale operazione, olmi ecc.).
Dav86- Messaggi : 2274
Data d'iscrizione : 12.01.15
Località : Torino
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Quoto: io, al sud, non mi faccio grossi problemi perché il rischio che il freddo faccia guai sulle ferite è basso. Anzi, ho notato che un grosso taglio fatto in pieno inverno dà risposte diverse (per me migliori) rispetto alla ripresa: è come se la pianta avesse più tempo per organizzare una reazione. Credo sia dovuto proprio al fatto che con temperature difficilmente sotto i cinque, la potatura è tranquillamente avvertita dalla pianta...
testudo- Messaggi : 182
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Re: Domanda secca...e forse stupida...
Grazie delle risposte esaustive
Saul- Messaggi : 103
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Località : Vicenza
Re: Domanda secca...e forse stupida...
volevo aprire un 3d, ma visto che la domanda è simile mi accodo.
Ricorderete forse le mie numerose talle di melograno... nonostante esperimenti estremi e rinvasi azzardati, molte erano vive evegete a fine autunno.
Ora vorrei potare "allegramente": i rami emessi spesso sono alti e li avevo lasciati per permettere l'attecchimento.
Mettendo in conto alcune perdite (ne ho ancora 10 o più, secondo voi posso eliminare (tra 1-2 mesi) i rami alti, per spingere a emetetre rami più bassi? O addirittura tagliare il tronco basso lasciando 1-2 rami primari?
Per rammentare la situazione, ecco alcuni link:
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t503-bonsai-da-ufficio#11909
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t348p120-riproduzione-per-talea-e-margotta#8589
Ricorderete forse le mie numerose talle di melograno... nonostante esperimenti estremi e rinvasi azzardati, molte erano vive evegete a fine autunno.
Ora vorrei potare "allegramente": i rami emessi spesso sono alti e li avevo lasciati per permettere l'attecchimento.
Mettendo in conto alcune perdite (ne ho ancora 10 o più, secondo voi posso eliminare (tra 1-2 mesi) i rami alti, per spingere a emetetre rami più bassi? O addirittura tagliare il tronco basso lasciando 1-2 rami primari?
Per rammentare la situazione, ecco alcuni link:
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t503-bonsai-da-ufficio#11909
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t348p120-riproduzione-per-talea-e-margotta#8589
richiurci- Messaggi : 1024
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Re: Domanda secca...e forse stupida...
Secondo me puoi potare allegramente sia adesso che in primavera a te la scelta . Ma le talee non è meglio coltivarle separate ora che sono cresciute o vuoi fare un boschetto ?
LILLO- Messaggi : 182
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Re: Domanda secca...e forse stupida...
alcune formeranno un boschetto, alcune le ho già separate rispetto alla foto (con qualche perdita) quindi per quest'anno niente rinvaso, hanno gà sofferto abbastanza
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Concordo meno si molestano e meglio stanno . Purtroppo o per fortuna la pazienza è il migliore attrezzo del bonsaista !
LILLO- Messaggi : 182
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Re: Domanda secca...e forse stupida...
P.S. Comunque secondo me anche se devi fare un boschetto conviene separarle per poi riassemblarle dopo con le varie altezze e impostazioni ma non è obbligatorio .
LILLO- Messaggi : 182
Data d'iscrizione : 09.11.15
Re: Domanda secca...e forse stupida...
in generale si, ma in caso di talee le radici sono molto delicate... verificato di persona nonostante i consigli nel 3d sulle talee che è meglio lasciarle tranquille per almeno 1 anno.
La domanda per essere più precisi, rivolta a chi magari conosce i melograni, è: posso capitozzare o è meglio lascire che so...1 o due rami primari?
La domanda per essere più precisi, rivolta a chi magari conosce i melograni, è: posso capitozzare o è meglio lascire che so...1 o due rami primari?
richiurci- Messaggi : 1024
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Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Per mia esperienza personale se si capitozza un melograno (punica granatum) quello per tutta risposta appena può tenderà anche ad emettere polloni dalla base , meglio quindi lasciare sempre almeno un ramo primario o che comunque faccia da guida . Poi magari quello che è giusto secondo me è eresia per un altro .
LILLO- Messaggi : 182
Data d'iscrizione : 09.11.15
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Quoto Lillo
Giorgioc- Messaggi : 1450
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Re: Domanda secca...e forse stupida...
ok! Quindi lascioalmeno 1 ramo, qualcuno in più per quelle con tronchi un minimo interessanti. Grazie per ora!
richiurci- Messaggi : 1024
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Località : Pessano (MI)
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Ciao richiucci, mi trovo con gli altri ma aggiungo..... per la potatura è il caso di vedere le piante e fare secondo il progetto che sia ha in testa.
Poi ci sono persone che amano rischiare ed altre che vogliono andare sul sicuro. Chi ha una pianta e non vuole perderla. Chi ne ha 100 e le prova tutte anche se perde delle piante non gli importa, per cui è molto relativo come fare per alcuni se va bene altrimenti ci si riprova. In questo ci stai dimostrando anche tu che fai certe cose "particolari" giocando su un numero di talee ecc. provando anche contro corrente.
Per questo apro una parentesi.
Spesso si legge che fai delle forzature nella coltivazione "in generale" e tra le righe si legge che hai effetti positivi come negativi "è normale".
Alla fine sei contento e soddisfatto dei tuoi risultati e prosegui per la tua strada, giustamente.
Ora ti dico come la vedo io, tirando le somme non vedo dalle foto che le tue "forzature" sono positive al 100%, andando avanti in questo modo tra un pochini di anni potresti ritrovarti con ben poco per le mani e comunque di poca importanza "bonsaisticamente" parlando.
Non volermi male, ma chi legge le tue prove potrebbe pensare che sia la "regola" da seguire, non vorrei far passare il concetto di coltivare in un certo modo sia la norma, anzi è completamente fuori norma e i risultati in alcuni casi si vedono. Confermo che anche io ho fatto e continuo a fare cose "strane" per capire, so che sto "giocando" e per questo non mi sento di consigliarle. Confermo che non si devono prendere per oro colato tutte le cose che leggiamo o sentiamo in giro.
Ho scritto al volo, non so se è tutto chiaro, non voglio innescare stupide polemiche.
Ciao.
Poi ci sono persone che amano rischiare ed altre che vogliono andare sul sicuro. Chi ha una pianta e non vuole perderla. Chi ne ha 100 e le prova tutte anche se perde delle piante non gli importa, per cui è molto relativo come fare per alcuni se va bene altrimenti ci si riprova. In questo ci stai dimostrando anche tu che fai certe cose "particolari" giocando su un numero di talee ecc. provando anche contro corrente.
Per questo apro una parentesi.
Spesso si legge che fai delle forzature nella coltivazione "in generale" e tra le righe si legge che hai effetti positivi come negativi "è normale".
Alla fine sei contento e soddisfatto dei tuoi risultati e prosegui per la tua strada, giustamente.
Ora ti dico come la vedo io, tirando le somme non vedo dalle foto che le tue "forzature" sono positive al 100%, andando avanti in questo modo tra un pochini di anni potresti ritrovarti con ben poco per le mani e comunque di poca importanza "bonsaisticamente" parlando.
Non volermi male, ma chi legge le tue prove potrebbe pensare che sia la "regola" da seguire, non vorrei far passare il concetto di coltivare in un certo modo sia la norma, anzi è completamente fuori norma e i risultati in alcuni casi si vedono. Confermo che anche io ho fatto e continuo a fare cose "strane" per capire, so che sto "giocando" e per questo non mi sento di consigliarle. Confermo che non si devono prendere per oro colato tutte le cose che leggiamo o sentiamo in giro.
Ho scritto al volo, non so se è tutto chiaro, non voglio innescare stupide polemiche.
Ciao.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Ciao Forcellone!
Tranquillo, nessuna polemica, ho capito perfettamente cosa vuoi dire che poi me l'avete già detto in più occasioni.
Forse dovrei aprire un 3d su di me...ma visto che siamo qui rispondo qui.
Io, strettamente parlando, non sono un bonsaista. Nel senso che non ho veri e propri bonsai, l'unico che mi hanno regalato come "bonsai" è il ficus, ma voi mi avete fatto aprire gli occhi e capire che era solo una cag.... oops una pianta da appartamento.
Però ho tanti.. prebonsai? Si possono definire così il ficus capitozzato, gli abeti lucani, il calamondino?
Per esempio con gli abeti ho forzato un po' la mano ma i risultati per ora sono accettabili, sono tutti (tranne un germoglio) sopravvissuti alle mie cure e, con la loro lentezza, stanno crescendo.
Alcuni addirittura mi hanno scritto che non è una essenza adatta a farne bonsai, quindi neanche ci proverebbero a lavorarli. Invece a me piacciono tantissimo!
Quindi, tanto per chiarire a chi non mi conosce qual'è la mia "strada": io difficilmente comprerò un bonsai di pregio, almeno per ora, un po' perchè conosco i miei limiti, un po' perchè ho poco spazio e rischio durante le ferie, un po' tanto perchè mi piace "crearmi" le mie cose da zero.
Altrettanto difficilmente, PER ORA, userò tecniche per me avanzate come acidi umici, prodotti molto specifici (sprintene ecc) substrati con pochissimo o niente terriccio.
Io HO CAPITO, veramente, che quelle tecniche sono frutto di anni di esperienza e sono indispensabili con piante di pregio, ma richiedono impegno e tempo e soldi, e insomma per ora le mie piante si dovranno accontentare della "via di Richi". E magari qualche prova potrà tornare utile, per esempio di fatto sugli abeti bianchi c'è ben poco in giro.
Tornando a questo 3d: ho fatto qui la domanda solo perchè era molto simile a quella originale. Aprirò un 3d sui miei melograni da talea, ma francamente mi sembrava eccessivo adesso mettere foto e farvi domande su bastoncini che...insomma ... ma neanche ce l'ho un progetto in testa per ognuno di loro
Spero si risveglino tutti o quasi, e a quel punto comincerò a chiedere pareri più mirati non temere, poi se non rispondi vengo a bussare
PS: qualche progresso c'è, quest'anno il ficus non ha perso neanche una foglia...
Tranquillo, nessuna polemica, ho capito perfettamente cosa vuoi dire che poi me l'avete già detto in più occasioni.
Forse dovrei aprire un 3d su di me...ma visto che siamo qui rispondo qui.
Io, strettamente parlando, non sono un bonsaista. Nel senso che non ho veri e propri bonsai, l'unico che mi hanno regalato come "bonsai" è il ficus, ma voi mi avete fatto aprire gli occhi e capire che era solo una cag.... oops una pianta da appartamento.
Però ho tanti.. prebonsai? Si possono definire così il ficus capitozzato, gli abeti lucani, il calamondino?
Per esempio con gli abeti ho forzato un po' la mano ma i risultati per ora sono accettabili, sono tutti (tranne un germoglio) sopravvissuti alle mie cure e, con la loro lentezza, stanno crescendo.
Alcuni addirittura mi hanno scritto che non è una essenza adatta a farne bonsai, quindi neanche ci proverebbero a lavorarli. Invece a me piacciono tantissimo!
Quindi, tanto per chiarire a chi non mi conosce qual'è la mia "strada": io difficilmente comprerò un bonsai di pregio, almeno per ora, un po' perchè conosco i miei limiti, un po' perchè ho poco spazio e rischio durante le ferie, un po' tanto perchè mi piace "crearmi" le mie cose da zero.
Altrettanto difficilmente, PER ORA, userò tecniche per me avanzate come acidi umici, prodotti molto specifici (sprintene ecc) substrati con pochissimo o niente terriccio.
Io HO CAPITO, veramente, che quelle tecniche sono frutto di anni di esperienza e sono indispensabili con piante di pregio, ma richiedono impegno e tempo e soldi, e insomma per ora le mie piante si dovranno accontentare della "via di Richi". E magari qualche prova potrà tornare utile, per esempio di fatto sugli abeti bianchi c'è ben poco in giro.
Tornando a questo 3d: ho fatto qui la domanda solo perchè era molto simile a quella originale. Aprirò un 3d sui miei melograni da talea, ma francamente mi sembrava eccessivo adesso mettere foto e farvi domande su bastoncini che...insomma ... ma neanche ce l'ho un progetto in testa per ognuno di loro
Spero si risveglino tutti o quasi, e a quel punto comincerò a chiedere pareri più mirati non temere, poi se non rispondi vengo a bussare
PS: qualche progresso c'è, quest'anno il ficus non ha perso neanche una foglia...
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Se posso dire la mia tutti quelli che coltivano piante in vaso sono dei bonsaisti in quanto bonsai significa proprio albero in vaso/coltivazione in vaso . Di conseguenza tutte le essenze e ripeto tutte le essenze possono essere educate a bonsai ovvero in vaso . Ti dirò di più io ho visto anche un bonsai di garofano e di fragola e qui mi fermo perchè di essenze a bonsai ce ne sono tantissime che di primo acchitto non diresti mai che possano diventare bonsai , addirittura anche alcuni tipi d'erba . Quindi non preoccuparti del tuo calamondino dei tuoi abeti o del ficus capitozzato perchè sono bonsai .
P.S. Se ti può consolare io è da circa due anni che sto educando in vaso ,quindi è un bonsai,
un limone (citrus) preso da vivaio con il classico tronco esilino a matita il tuo mandarino calamondino (o come cavolo si chiama ) ha il tronco ben più grosso , sei anche più avvantaggiato di me in questo . Io ho già anche in programma di educare una pianta di chinotto , quindi stai pure tranquillo tu sei un bonsaista e i tuoi sono bonsai .
P.S. Se ti può consolare io è da circa due anni che sto educando in vaso ,quindi è un bonsai,
un limone (citrus) preso da vivaio con il classico tronco esilino a matita il tuo mandarino calamondino (o come cavolo si chiama ) ha il tronco ben più grosso , sei anche più avvantaggiato di me in questo . Io ho già anche in programma di educare una pianta di chinotto , quindi stai pure tranquillo tu sei un bonsaista e i tuoi sono bonsai .
LILLO- Messaggi : 182
Data d'iscrizione : 09.11.15
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Forcellone ha scritto:Poi ci sono persone che amano rischiare ed altre che vogliono andare sul sicuro---
non vorrei far passare il concetto di coltivare in un certo modo sia la norma, anzi è completamente fuori norma e i risultati in alcuni casi si vedono. Confermo che anche io ho fatto e continuo a fare cose "strane" per capire, so che sto "giocando" e per questo non mi sento di consigliarle. Confermo che non si devono prendere per oro colato tutte le cose che leggiamo o sentiamo in giro
Eh sì, la questione è spinosa Condivido le perplessità di Forcellone, ma capisco anche la spinta creativa e sperimentativa di richi.
Poi, come sintetizza Lillo, "ogni scarrafone è bello a mamma sua".
Io sono passato attraverso varie fasi, pur essendo ben lungi dal perfezionismo puro che contraddistingue la maggior parte dei Bonsaisti con la B maiuscola, forse la sola via per produrre alla fine dei veri bonsai: li ammiro, ma temo non giungerò mai a tanto, non è nella mia natura e vedo anche dei limiti anagrafici.
Pertanto ritengo non arriverò mai a possedere quei bonsai che si possono ammirare nelle mostre o nei siti dei big, ma è soprattutto questione di ciò che uno si prefigge, in quanto ognuno si approccia ad un'attività hobbistica con determinate finalità che poi possono anche cambiare strada facendo.
Io mi accontento di creare delle piante che possano rientrare nei canoni bonsaistici, che piacciano a me ( se piacciono anche ad altri è certamente gradito) e che mi infondano un senso di pace e serenità nell' ammirarle. Comunque parto da fonti di approvvigionamento molto umili (semi-talee-margotte), anche le poche piante raccolte in natura tempo addietro erano poco più che stecchi, non certo quegli araki monumentali che si vedono maneggiare dai suddetti big. Non mi è nemmeno congeniale il concetto di spendere 100/200/1000 Euro per comperare delle piante impostate (lo vedo anch'io che sono già più avanti e più belle delle mie, ma mi sta bene così, per me è anche una questione ideologica).
Come richi sono abbastanza attratto dalla sperimentazione, principalmente per la fase riproduttiva, per l' educazione e la formazione della pianta mi affido alle indicazioni di chi ne sa più di me, sul forum, su internet e, ultimamente, seguendo lezioni.
Insomma, tutto 'sto sproloquio per dire che siamo in molti ed ognuno in posizione diversa sul bonsai-do (percorso del bonsai).
Sono convinto che ci sia un modo migliore e più giusto per fare ogni cosa (vale per il bonsai come per qualsiasi altra attività ) e che dobbiamo avere l'umiltà di apprenderlo e di applicarlo.
E' anche vero che, anche da fonti di indubbia esperienza, si sentono pareri a volte in assoluto contrasto.
daniele- Messaggi : 658
Data d'iscrizione : 13.01.15
Età : 75
Località : SAN DONA' DI PIAVE - VE
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Che bello discutere in un forum. Da una domanda secca sul corretto periodo per la potatura ci troviamo a filosofeggiare sui mille modi di percorrere la via del bonsai.
Mi piace.
E mi sembra che nessuno da queste parti quando parla delle proprie esperienze lo faccia con toni da "portatore di verità ".
Mi piace.
E mi sembra che nessuno da queste parti quando parla delle proprie esperienze lo faccia con toni da "portatore di verità ".
Giorgioc- Messaggi : 1450
Data d'iscrizione : 09.01.15
Età : 63
Località : Montagnana (PD)
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Anch'io apprezzo queste chiacchierate serene sui bonsai, senza accapigliarsi nè litigare come si vede fare spesso su altri forum.
Sarà che qua non c'è competizione "cattiva" nè voglia di primeggiare con piante sempre più
grandi e importanti, e anche le persone con più esperienza postano ed ascoltano pareri come il mio che non vale un soldo bucato senza mai voler rivendicare la propria evidente superiorità.
Sto pensando ai bonsai di Giorgio ad esempio, che sono praticamente tutti dei gioiellini, e anche a quell di Franco; sono fonte continua d'ispirazione per me, è quello che vorrei ottenere io dalle mie piantacce.
Sarà che qua non c'è competizione "cattiva" nè voglia di primeggiare con piante sempre più
grandi e importanti, e anche le persone con più esperienza postano ed ascoltano pareri come il mio che non vale un soldo bucato senza mai voler rivendicare la propria evidente superiorità.
Sto pensando ai bonsai di Giorgio ad esempio, che sono praticamente tutti dei gioiellini, e anche a quell di Franco; sono fonte continua d'ispirazione per me, è quello che vorrei ottenere io dalle mie piantacce.
scarboc- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 10.01.15
Località : provincia di Cremona
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Giorgio ha scritto:Che bello discutere in un forum. Da una domanda secca sul corretto periodo per la potatura ci troviamo a filosofeggiare sui mille modi di percorrere la via del bonsai.
Mi piace.
E mi sembra che nessuno da queste parti quando parla delle proprie esperienze lo faccia con toni da "portatore di verità ".
Scarboc ha scritto:Anch'io apprezzo queste chiacchierate serene sui bonsai, senza accapigliarsi nè litigare come si vede fare spesso su altri forum.
Sarà che qua non c'è competizione "cattiva" nè voglia di primeggiare con piante sempre più
grandi e importanti, e anche le persone con più esperienza postano ed ascoltano pareri come il mio che non vale un soldo bucato senza mai voler rivendicare la propria evidente superiorità.
Sto pensando ai bonsai di Giorgio ad esempio, che sono praticamente tutti dei gioiellini, e anche a quell di Franco; sono fonte continua d'ispirazione per me, è quello che vorrei ottenere io dalle mie piantacce
Non posso che essere d'accordo con gli illustri colleghi
Mi vien quasi da scusarmi per aver ho usato il termine "bonsai-do" (via o percorso del bonsai); non volevo fare lo sbruffoncello o riempirmi la bocca con un termine giapponese.
E' che l'essenza stessa del far bonsai è un lungo cammino verso una meta che si può intravvedere ma, probabilmente, mai raggiungere.
Ed il piacere ( e apro parentesi su un'altra mia grande passione, il viaggiare) sta principalmente nella strada che si percorre, non nel raggiungimento nella meta (chiusa parentesi).
daniele- Messaggi : 658
Data d'iscrizione : 13.01.15
Età : 75
Località : SAN DONA' DI PIAVE - VE
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Si, sono d'accordo con tutti voi
E mi cadono le braccia quando percepisco addirittura competizione malsana tra alcuni bonsaisti, che cosa triste.
Ah, il mio limone in giardino ha un paio di rami sinuosi e bitorzoluti...a primavera margotta
E mi cadono le braccia quando percepisco addirittura competizione malsana tra alcuni bonsaisti, che cosa triste.
Ah, il mio limone in giardino ha un paio di rami sinuosi e bitorzoluti...a primavera margotta
testudo- Messaggi : 182
Data d'iscrizione : 20.01.15
Località : Napoli
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Condivido in pieno.daniele ha scritto:Ed il piacere ( e apro parentesi su un'altra mia grande passione, il viaggiare) sta principalmente nella strada che si percorre, non nel raggiungimento nella meta (chiusa parentesi).
Sia nel bonsai che nei viaggi il bello per me sta nel percorso, non nella meta.
Poi se si va in un bel posto... meglio
Giorgioc- Messaggi : 1450
Data d'iscrizione : 09.01.15
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Località : Montagnana (PD)
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Tutto OK.
In questi giorni ho molto da fare e seguo a giorni alterni.... e scrivo poco....
Volevo toccare degli aspetti ma non ho tempo e alla fine ho difficolta ad andare a pescare i vari post che ho letto in questi ultimi tempi.
Volevo sottolineare delle cose legate ad alcune frasi di Richi scritte in questo thread ed altri.
Spesso alcuni utenti prendono delle strade differenti rispetto ai consigli dati da altre persone e se ci sono dei risultati positivi "basta già che la pianta sopravvive" va bene, non è tanto smentire il consiglio che gli era stato dato in precedenza, ma più che altro questo può passare per procedura corretta ad un utente qualsiasi che legge le nostre righe.
Non è neppure fattibile dire sempre le stesse cose in ogni post e con sole due parole, più o meno tra noi già sappiamo come vediamo questa arte e come la pratichiamo. Io la vedo come voi e non sono un professionista del settore. Di mia natura devo capire come accadono le cose per questo in tutto quello che faccio devo fare molto di testa mia e imparare.... alla fine mi infilo in tantissimi settori anche molto lontani tra loro.
Leggo e vedo alcune foto di cosa fa Richi e devo dire che le sue pianta non scoppiano di salute, ma lui giustamente è contento per cui va benissimo così. Non vado a sottolineare se sono piante, bonsai o capolavori.
Mi riferisco al fatto: non deve toccare le talee e lui le rinvasa ugualmente perdendone alcune, ma è contento perché una parte ha superato il rinvaso forzato, c'è altro ma ora non è il caso.
Poi posso fare un esempio di cose che spesso diciamo e possono portare un utente a fare errori o capire male.....
Io sono il primo che non consiglia di coltivare le piante in casa o luoghi simili, anche se l'ho fatto e con buoni risultati ci sono molte difficoltà per un principiante. Ma ho conoscenza di persone che lo fanno con enormi successi trasformando la casa in una specie di serra calda.
Molte volte non è facile consigliare chi chiede perché dietro non c'è una strada sola, come spesso diciamo.
Ora chiudo, un saluto a tutti..... Ciao.
In questi giorni ho molto da fare e seguo a giorni alterni.... e scrivo poco....
Volevo toccare degli aspetti ma non ho tempo e alla fine ho difficolta ad andare a pescare i vari post che ho letto in questi ultimi tempi.
Volevo sottolineare delle cose legate ad alcune frasi di Richi scritte in questo thread ed altri.
Spesso alcuni utenti prendono delle strade differenti rispetto ai consigli dati da altre persone e se ci sono dei risultati positivi "basta già che la pianta sopravvive" va bene, non è tanto smentire il consiglio che gli era stato dato in precedenza, ma più che altro questo può passare per procedura corretta ad un utente qualsiasi che legge le nostre righe.
Non è neppure fattibile dire sempre le stesse cose in ogni post e con sole due parole, più o meno tra noi già sappiamo come vediamo questa arte e come la pratichiamo. Io la vedo come voi e non sono un professionista del settore. Di mia natura devo capire come accadono le cose per questo in tutto quello che faccio devo fare molto di testa mia e imparare.... alla fine mi infilo in tantissimi settori anche molto lontani tra loro.
Leggo e vedo alcune foto di cosa fa Richi e devo dire che le sue pianta non scoppiano di salute, ma lui giustamente è contento per cui va benissimo così. Non vado a sottolineare se sono piante, bonsai o capolavori.
Mi riferisco al fatto: non deve toccare le talee e lui le rinvasa ugualmente perdendone alcune, ma è contento perché una parte ha superato il rinvaso forzato, c'è altro ma ora non è il caso.
Poi posso fare un esempio di cose che spesso diciamo e possono portare un utente a fare errori o capire male.....
Io sono il primo che non consiglia di coltivare le piante in casa o luoghi simili, anche se l'ho fatto e con buoni risultati ci sono molte difficoltà per un principiante. Ma ho conoscenza di persone che lo fanno con enormi successi trasformando la casa in una specie di serra calda.
Molte volte non è facile consigliare chi chiede perché dietro non c'è una strada sola, come spesso diciamo.
Ora chiudo, un saluto a tutti..... Ciao.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: Domanda secca...e forse stupida...
Forcellone hai perfettamente ragione!
Io scrivendo qui mi sono reso conto di essere a volte antipatico perchè chiedo e poi non seguo i consigli, per lo meno non alla lettera.
Però spero io sia stato chiaro in quel 3d nel chiarire che si trattava di una specie di sperimentazione medica, quindi statistica, come avevo scritto nell'ultimo post le mie "cure" hanno portato al 50% di sopravvivenza (circa)
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t348p135-riproduzione-per-talea-e-margotta
Però in quel caso avevo prelevato tantissime talee, quindi se non fossero morte per le prove ne avrei dovute comunque buttare via un po'.
Aggiungo ancora qualche considerazione sul Bonsai-do di Richi
Anni fa avevo curato (per modo di dire) qualche quercia prelevata dal solito terreno in Lucania.
Le chiamavo scherzosamente "Bonsai Lucani", i vasi erano fioriere in legno autocostruite di dimensioni notevoli.
Tutte morte per le mie poche cure e perchè non esistevano (o almeno non conoscevo) forum come questo.
Col senno di poi... ho fatto morire una quercia che era cresciuta pochino in 10 anni ma avrebbe potuto venir su molto meglio con pochi accorgimenti: avrei dovuto evitare di usare 100% TU, avrei dovuto rinvasare prima (l'ho fatto quando era troppo tardi), avrei dovuto evitare di piastrellare il terriccio con pietre piatte per ridurre l'evaporazione (e gli innaffiamenti) estivi
Quindi... se la pazienza vi assiste, i vostri consigli sono utilissimi soprattutto per gli ignoranti un po' duri come me!
Detto questo, una considerazione che spero non faccia offendere nessuno.
Io in questi ultimi anni ho avuto un leggero avvicinamento ad alcune pratiche orientali: Judo, Bonsai, Yoga.
Sono lontanissime dal mio carattere, io sono un praticone arido e molto terra terra, e quindi faccio fatica ad intraprendere vie più "meditative".
Mi piace intendiamoci cercare di capire meglio questi approcci orientali, ma poi inevitabilmente mi prendo qualche libertà.
Per esempio dello yoga mi piace la parte muscolare, ma la parte di meditazione la salto a piè pari...insomma NON faccio yoga
Coi bonsai è un po' simile, in questo caso non è che non mi piacerebbe seguire strettamente tecniche e consigli, ma non ne ho il tempo, e forse la passione non è sufficiente.
Magari mi incanto a guardare le mie "creature", ma poi dedico poco tempo a procurare materiali, visitare vivai, effettuare interventi al momento e nel modo giusto.
Insomma, quello che forse i bonsaisti veri ed esperti come voi fanno fatica ad accettare è un approccio più approssimativo e meno rigoroso, dovuto di solito alla mancanza di tempo e/o di soldi, ma soprattutto di tempo.
Non credo che nessuno faccia male volutamente alle proprie piante, a meno che si scopra una corrente sado-maso-bonsai.
Capisco che certe affermazioni o tecniche siano fuori luogo, forse si dovrebbe fare una sezione specifica per i bonsaisti diversamente abili per separare più chiaramente sperimentazioni "rischiose" e non ortodosse dalle vere tecniche
Io scrivendo qui mi sono reso conto di essere a volte antipatico perchè chiedo e poi non seguo i consigli, per lo meno non alla lettera.
Però spero io sia stato chiaro in quel 3d nel chiarire che si trattava di una specie di sperimentazione medica, quindi statistica, come avevo scritto nell'ultimo post le mie "cure" hanno portato al 50% di sopravvivenza (circa)
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t348p135-riproduzione-per-talea-e-margotta
Però in quel caso avevo prelevato tantissime talee, quindi se non fossero morte per le prove ne avrei dovute comunque buttare via un po'.
Aggiungo ancora qualche considerazione sul Bonsai-do di Richi
Anni fa avevo curato (per modo di dire) qualche quercia prelevata dal solito terreno in Lucania.
Le chiamavo scherzosamente "Bonsai Lucani", i vasi erano fioriere in legno autocostruite di dimensioni notevoli.
Tutte morte per le mie poche cure e perchè non esistevano (o almeno non conoscevo) forum come questo.
Col senno di poi... ho fatto morire una quercia che era cresciuta pochino in 10 anni ma avrebbe potuto venir su molto meglio con pochi accorgimenti: avrei dovuto evitare di usare 100% TU, avrei dovuto rinvasare prima (l'ho fatto quando era troppo tardi), avrei dovuto evitare di piastrellare il terriccio con pietre piatte per ridurre l'evaporazione (e gli innaffiamenti) estivi
Quindi... se la pazienza vi assiste, i vostri consigli sono utilissimi soprattutto per gli ignoranti un po' duri come me!
Detto questo, una considerazione che spero non faccia offendere nessuno.
Io in questi ultimi anni ho avuto un leggero avvicinamento ad alcune pratiche orientali: Judo, Bonsai, Yoga.
Sono lontanissime dal mio carattere, io sono un praticone arido e molto terra terra, e quindi faccio fatica ad intraprendere vie più "meditative".
Mi piace intendiamoci cercare di capire meglio questi approcci orientali, ma poi inevitabilmente mi prendo qualche libertà.
Per esempio dello yoga mi piace la parte muscolare, ma la parte di meditazione la salto a piè pari...insomma NON faccio yoga
Coi bonsai è un po' simile, in questo caso non è che non mi piacerebbe seguire strettamente tecniche e consigli, ma non ne ho il tempo, e forse la passione non è sufficiente.
Magari mi incanto a guardare le mie "creature", ma poi dedico poco tempo a procurare materiali, visitare vivai, effettuare interventi al momento e nel modo giusto.
Insomma, quello che forse i bonsaisti veri ed esperti come voi fanno fatica ad accettare è un approccio più approssimativo e meno rigoroso, dovuto di solito alla mancanza di tempo e/o di soldi, ma soprattutto di tempo.
Non credo che nessuno faccia male volutamente alle proprie piante, a meno che si scopra una corrente sado-maso-bonsai.
Capisco che certe affermazioni o tecniche siano fuori luogo, forse si dovrebbe fare una sezione specifica per i bonsaisti diversamente abili per separare più chiaramente sperimentazioni "rischiose" e non ortodosse dalle vere tecniche
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
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