Pino Mugo (Pinus Mugo spp.)
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Pino Mugo (Pinus Mugo spp.)
Messaggio da GoJu » 7 gen 2007, 21:52
Pinus Mugo ssp.
Dominio
Eukaryota
Regno
Plantae
Sottoregno
Tracheobionta
Superdivisione
Spermatophyta
Divisione
Pinophyta
Classe
Pinopsida
Ordine
Pinales
Famiglia
Pinaceae
Genere
Pinus
Specie
P. mugo
Descrizione
Conifera a portamento arbustivo/cespuglioso con chioma irregolare, colonizza zone montagnose, in presenza di pendii scoscesi, sassosi e morene detritiche. La rara varietà uncinata ha invece portamento eretto e predilige ampie vallate di alta montagna. Le mughete hanno un alto valore ambientale e geologico, permettono infatti di consolidare terreni soggetti a colate detritiche e slavine. Spesso usato per rimboschimenti in aree colpite da valanghe o incendi.
Corteccia bruna con sfumature grigie, con fessurazioni più o meno profonde, a seconda dell'areale di crescita.
Vegetazione sempreverde aghiforme. Gli aghi,a gruppi di due, hanno lunghezza compresa tra 2 e 8 centimetri, a seconda della varietà e delle condizioni pedo-climatiche.
Fioritura e fruttificazione
Pianta monoica. Le strutture riproduttive maschili, denominate microsporofilli, hanno forma ovoidale e colore giallo/ocra. L'emissione di polline avviene a inizio estate.
I coni femminili, comunemente denominati pigne, hanno lunghezza compresa tra i 2 e i 7 centimetri. Colorazione dapprima violacea poi bruna a maturazione.
Nella foto: a sinistra pigne mature, in alto a destra coni femminili giovanili, in basso al centro infiorescenze maschili.
Esposizione
Ampiamente diffuso in europa centro-meridionale, compresa penisola iberica e alcune aree mediterranee.
Pianta frugale, poco esigente in termini di substrato, acqua e nutrienti. Estremamente resistente a intemperie e periodi di siccità.
Cresce indifferentemente su terrei calcarei o sub-acidi, ad altezze comprese tra i 1500 e i 2100 metri.
Nella coltivazione bonsai richiede esposizione soleggiata ed escursioni termiche giornaliere piuttosto ampie. Sconsigliata la coltivazione nel centro/sud e nelle pianure del nord, in corrispondenza di aree fortemente urbanizzate. In estate è consigliabile bagnare la chioma di sera, per permettere un adeguato abbassamento di temperatura della chioma e del terriccio.
Irrigazione
Quando lo strato superficiale delterreno inizia ad asciugare, in estate nebulizzare gli aghi.
Potatura
Gli interventi di potatura drastica vanno effettuati in inverno, quando il flusso linfatico e l'emissione di resine è ridotto. Potature di contenimento in marzo e novembre.
Pinzatura
La cimatura del mugo richiede particolari attenzioni. Un'errata eliminazione delle gemme può compromettere la vigoria del ramo, o peggio, la morte dello stesso.
Si cima in primavera a gemma gonfia, non più dei 2/3 della candela. Cercare di equilibrare gli interventi in maniera omogenea sull'intero esemplare.
La selezione delle gemme non utili, può essere effettuata in autunno o inverno, in concomitanza con le operazioni di potatura drastica.
Defogliazione
Si eliminano gli aghi vecchi in autunno, tagliando a pochi millimetri dalla guaina d'inserzione. Lasciare sempre un adeguato numero di aghi apicali per scongiurare la perdita del ramo.
Legatura
Possibile durante tutto l'anno, è comunque preferibile il periodo autunnale e tardo-invernale. I rami sono infatti più flessibili e lavorabili.
Rinvaso
In primavera, quando le gemme virano di colore. Il substrato dovrà essere estremamente drenante. Ottime la pomice e il pietrisco.
Concimazione
Utilizzare modeste quantità di concime a lenta cessione in primavera e autunno. Limitare l'utilizzo di azoto e le annaffiature, specie durante la comparsa della nuova vegetazione.
Difesa dai parassiti
Le patologie più frequenti riguardano cocciniglia, lepidottero tortricide, afide del pino (Cinara) e marciume radicale.
Rari i casi di scolitidi, ruggine vescicolosa e disseccamenti rameali di origine fungina.
Note
Il mugo si caratterizza per la presenza di diverse varietà con differenze peculiari:
- Pinus Mugo var. Mughus: corteccia marrone e fessurata. Sub-acidofilo.
- Pinus Mugo var. Pumilio: aghi molto corti e portamento compatto. Sub-acidofilo.
- Pinus Mugo var. Uncinata: aghi ad uncino e corteccia grigiastra
- Pinus Mugo var. Turra: cresce su terreni calcarei (dolomie)
Sono inoltre frequenti ibridazioni naturali che ne modificano il colore degli aghi e la quantità di vegetazione, più o meno fitta.
Pinus Mugo ssp.
Dominio
Eukaryota
Regno
Plantae
Sottoregno
Tracheobionta
Superdivisione
Spermatophyta
Divisione
Pinophyta
Classe
Pinopsida
Ordine
Pinales
Famiglia
Pinaceae
Genere
Pinus
Specie
P. mugo
Descrizione
Conifera a portamento arbustivo/cespuglioso con chioma irregolare, colonizza zone montagnose, in presenza di pendii scoscesi, sassosi e morene detritiche. La rara varietà uncinata ha invece portamento eretto e predilige ampie vallate di alta montagna. Le mughete hanno un alto valore ambientale e geologico, permettono infatti di consolidare terreni soggetti a colate detritiche e slavine. Spesso usato per rimboschimenti in aree colpite da valanghe o incendi.
Corteccia bruna con sfumature grigie, con fessurazioni più o meno profonde, a seconda dell'areale di crescita.
Vegetazione sempreverde aghiforme. Gli aghi,a gruppi di due, hanno lunghezza compresa tra 2 e 8 centimetri, a seconda della varietà e delle condizioni pedo-climatiche.
Fioritura e fruttificazione
Pianta monoica. Le strutture riproduttive maschili, denominate microsporofilli, hanno forma ovoidale e colore giallo/ocra. L'emissione di polline avviene a inizio estate.
I coni femminili, comunemente denominati pigne, hanno lunghezza compresa tra i 2 e i 7 centimetri. Colorazione dapprima violacea poi bruna a maturazione.
Nella foto: a sinistra pigne mature, in alto a destra coni femminili giovanili, in basso al centro infiorescenze maschili.
Esposizione
Ampiamente diffuso in europa centro-meridionale, compresa penisola iberica e alcune aree mediterranee.
Pianta frugale, poco esigente in termini di substrato, acqua e nutrienti. Estremamente resistente a intemperie e periodi di siccità.
Cresce indifferentemente su terrei calcarei o sub-acidi, ad altezze comprese tra i 1500 e i 2100 metri.
Nella coltivazione bonsai richiede esposizione soleggiata ed escursioni termiche giornaliere piuttosto ampie. Sconsigliata la coltivazione nel centro/sud e nelle pianure del nord, in corrispondenza di aree fortemente urbanizzate. In estate è consigliabile bagnare la chioma di sera, per permettere un adeguato abbassamento di temperatura della chioma e del terriccio.
Irrigazione
Quando lo strato superficiale delterreno inizia ad asciugare, in estate nebulizzare gli aghi.
Potatura
Gli interventi di potatura drastica vanno effettuati in inverno, quando il flusso linfatico e l'emissione di resine è ridotto. Potature di contenimento in marzo e novembre.
Pinzatura
La cimatura del mugo richiede particolari attenzioni. Un'errata eliminazione delle gemme può compromettere la vigoria del ramo, o peggio, la morte dello stesso.
Si cima in primavera a gemma gonfia, non più dei 2/3 della candela. Cercare di equilibrare gli interventi in maniera omogenea sull'intero esemplare.
La selezione delle gemme non utili, può essere effettuata in autunno o inverno, in concomitanza con le operazioni di potatura drastica.
Defogliazione
Si eliminano gli aghi vecchi in autunno, tagliando a pochi millimetri dalla guaina d'inserzione. Lasciare sempre un adeguato numero di aghi apicali per scongiurare la perdita del ramo.
Legatura
Possibile durante tutto l'anno, è comunque preferibile il periodo autunnale e tardo-invernale. I rami sono infatti più flessibili e lavorabili.
Rinvaso
In primavera, quando le gemme virano di colore. Il substrato dovrà essere estremamente drenante. Ottime la pomice e il pietrisco.
Concimazione
Utilizzare modeste quantità di concime a lenta cessione in primavera e autunno. Limitare l'utilizzo di azoto e le annaffiature, specie durante la comparsa della nuova vegetazione.
Difesa dai parassiti
Le patologie più frequenti riguardano cocciniglia, lepidottero tortricide, afide del pino (Cinara) e marciume radicale.
Rari i casi di scolitidi, ruggine vescicolosa e disseccamenti rameali di origine fungina.
Note
Il mugo si caratterizza per la presenza di diverse varietà con differenze peculiari:
- Pinus Mugo var. Mughus: corteccia marrone e fessurata. Sub-acidofilo.
- Pinus Mugo var. Pumilio: aghi molto corti e portamento compatto. Sub-acidofilo.
- Pinus Mugo var. Uncinata: aghi ad uncino e corteccia grigiastra
- Pinus Mugo var. Turra: cresce su terreni calcarei (dolomie)
Sono inoltre frequenti ibridazioni naturali che ne modificano il colore degli aghi e la quantità di vegetazione, più o meno fitta.
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