I miei aceri da seme (e da margotta)
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I miei aceri da seme (e da margotta)
Ricorderete il mio 3d sulle potature e margotte di alberi comunali...
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t1091-margotte-e-potature-su-alberi-pubblici
beh alla fine ho desistito quasi del tutto, e fatto solo una margotta sul ramo d'acero che spunta dalla rete del campo sportivo.
Ma soprattutto in novembre 2015 avevo raccolto molte samare dai due aceri "bonsai naturali" e da altri aceri di altezza normale.
Ho interrato questi semi nei miei vasi "modificati" come si vedeva qui:
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t634p25-coltivazione-in-vasi-alternativi#11569
E ora stanno spuntando a ripetizione! Ad oggi sono germogliati solo quelli da aceri "nani", e spero che possano avere geneticamente quella tendenza al nanismo...
Ecco la foto fatta il 14/3 al primo neonato, trapiantato in vasetto singolo e al quale ho già messo un fondo di bottiglia come mattonella per favorire lo sviluppo radiale delle radici
Seguiranno foto dello sviluppo della situazione, compresa la margotta fatta.
Domanda: ovviamente l eprime due foglioline sono tondeggianti e minuscole, ma è normale che anche la seconda coppia di foglie sia priva dei lobi caratteristici degli aceri?
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t1091-margotte-e-potature-su-alberi-pubblici
beh alla fine ho desistito quasi del tutto, e fatto solo una margotta sul ramo d'acero che spunta dalla rete del campo sportivo.
Ma soprattutto in novembre 2015 avevo raccolto molte samare dai due aceri "bonsai naturali" e da altri aceri di altezza normale.
Ho interrato questi semi nei miei vasi "modificati" come si vedeva qui:
https://bonsai-italia.forumattivo.it/t634p25-coltivazione-in-vasi-alternativi#11569
E ora stanno spuntando a ripetizione! Ad oggi sono germogliati solo quelli da aceri "nani", e spero che possano avere geneticamente quella tendenza al nanismo...
Ecco la foto fatta il 14/3 al primo neonato, trapiantato in vasetto singolo e al quale ho già messo un fondo di bottiglia come mattonella per favorire lo sviluppo radiale delle radici
Seguiranno foto dello sviluppo della situazione, compresa la margotta fatta.
Domanda: ovviamente l eprime due foglioline sono tondeggianti e minuscole, ma è normale che anche la seconda coppia di foglie sia priva dei lobi caratteristici degli aceri?
richiurci- Messaggi : 1024
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Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Quelle due "cose" che chiami foglioline, sono in realtà i due "cotiledoni", è tutt'altra "roba".
Cerca in rete Angiosperme.... Monocotiledoni e Dicotiledoni, l'acero è un Dicotiledone.
Ciao.
Cerca in rete Angiosperme.... Monocotiledoni e Dicotiledoni, l'acero è un Dicotiledone.
Ciao.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Località : Pomezia/Roma
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
I cotiledoni sono sempre così, per le fogli successive, è normale che possano essere deformi. Dopo tutto, è una pianta neonata, deve costruire tutto da zero XD
MirkoB- Messaggi : 584
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Età : 33
Località : San Mauro Torinese
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Forse per trapiantarlo avresti dovuto aspettare che fossero spuntate le prime foglie , ma non sono un grande esperto in semine!
Gigio- Messaggi : 572
Data d'iscrizione : 12.01.15
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
mah...forse avete ragione voi ma non sembrano i cotiledoni...sono sulla sommità del fusto, allungati, sottilissimi verdi e trasparenti...insomma sembrano a tutti gli effetti foglioline...
richiurci- Messaggi : 1024
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Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Sono cotiledoni, ogni tanto fidati!
Sempre fretta, eh ?
Sempre fretta, eh ?
daniele- Messaggi : 658
Data d'iscrizione : 13.01.15
Età : 75
Località : SAN DONA' DI PIAVE - VE
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
evvabbe' mi fido.. è che ricordo gli esperimenti scolastici ma erano fagioli
Fretta perchè? Se li lascio la radice va in profondità, poi avevo messo tanti semi..e mi sa che partiranno in percentuale elevata...e quindi mi tocca trasferirli prima che diventino una specie di prato di aceri
Sto operando così: lascio in pace virgulti a distanze regolari, sposto quelli troppo vicini al bordo o tra loro...
PS: sto veramente esagerando, tra un po' potrei regalare piantine di aceri-querce-melograni a chi dovesse passare da Pessano
Fretta perchè? Se li lascio la radice va in profondità, poi avevo messo tanti semi..e mi sa che partiranno in percentuale elevata...e quindi mi tocca trasferirli prima che diventino una specie di prato di aceri
Sto operando così: lascio in pace virgulti a distanze regolari, sposto quelli troppo vicini al bordo o tra loro...
PS: sto veramente esagerando, tra un po' potrei regalare piantine di aceri-querce-melograni a chi dovesse passare da Pessano
richiurci- Messaggi : 1024
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Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Approfitta ora perché gli aceri ho notato che diventano delicati appena mettono qualche capillare...
leizer- Messaggi : 586
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Età : 36
Località : Udine
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Richiurici, non è che ti scappa un seme di tridente?
scricciolo- Messaggi : 268
Data d'iscrizione : 14.01.15
Età : 49
Località : Milano
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
ma .. scusate l'ignoranza... ma tridente e campestre è lo stesso?
Scricciolo se vuoi questi ho, sono gli aceri "comunali" e stanno spuntando....passi da Pessano e ne tiriamo via un paio per te
Scricciolo se vuoi questi ho, sono gli aceri "comunali" e stanno spuntando....passi da Pessano e ne tiriamo via un paio per te
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
No sono 2 tipi di acero differente. il vero nome dell'acero tridente è Acero Buergerianum.
Tiger- Messaggi : 1839
Data d'iscrizione : 09.01.15
Età : 49
Località : Montevarchi (Ar) (m.s.m 200)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Con la semina del 2012 dei semi di Cassandra ne ho prodotti parecchi, poi taleizzati ad oltranza.scricciolo ha scritto:Richiurici, non è che ti scappa un seme di tridente
Se aspettate la stagione giusta e se passo di lì ....
Anche perché in vivaio non ne ho mai visti e piantati in giro ancor meno.
Ho seminato quest'anno parecchi aceri minori ( monspessulanum) e sono spuntati. Anche di questi, distanza permettendo,
ne ho disponibili.
daniele- Messaggi : 658
Data d'iscrizione : 13.01.15
Età : 75
Località : SAN DONA' DI PIAVE - VE
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Sono andata a un vivaio e tridenti ne ho visti di bellissimi, ma tutti troppo cari per le mie tasche... E poi diciamocelo, un bonsai in vacanza me lo riesco a portare, due son già troppi.
Sto già aspettando luglio...
Sto già aspettando luglio...
scricciolo- Messaggi : 268
Data d'iscrizione : 14.01.15
Età : 49
Località : Milano
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
invece io nel frattempo mi godo le prime foglie "da acero", bellissime e minuscole...
Aveva ragione MirkoB: a parte la prima coppia che in realtà erano i cotiledoni, la seconda coppia non ha i tipici lobi degli aceri, la terza coppia invece si!
Aveva ragione MirkoB: a parte la prima coppia che in realtà erano i cotiledoni, la seconda coppia non ha i tipici lobi degli aceri, la terza coppia invece si!
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
richiurci ha scritto:invece io nel frattempo mi godo le prime foglie "da acero", bellissime e minuscole...
Aveva ragione MirkoB: a parte la prima coppia che in realtà erano i cotiledoni, la seconda coppia non ha i tipici lobi degli aceri, la terza coppia invece si!
Forcellone ha scritto:Quelle due "cose" che chiami foglioline, sono in realtà i due "cotiledoni", è tutt'altra "roba".
Cerca in rete Angiosperme.... Monocotiledoni e Dicotiledoni, l'acero è un Dicotiledone.
Ciao.
Ma un'ora circa prima di Mirko ti aveva già risposto un certo Forcellone.
Non vedi i sui post? .... Se è così forse c'è qualcosa nel forum che non funziona!!!
Dai scherzoooooo!! Alla prossima.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
ahahah forcellone ma che dici? Tu sei un mito, figurati se non ti leggo!
Sui cotiledoni tu ed altri mi avevate convinto (anche se medito di fare un esperimento ) mentre mi ha colpito il fatto che la prima coppia di foglie sia molto diversa dalle successive!
Perchè di solito non è così, magari sono più piccole o un po' differenti ma riconoscibili. Insomma, tutti gli altri "virgulti" che mi stanno nascendo da seme (albicocco, querce) hanno le prime foglie simili alle definitive, invece questi aceri no, le prime due foglie sono senza lobi, mi stavano facendo venire il dubbio che stessi coccolando qualche erbaccia
Sui cotiledoni tu ed altri mi avevate convinto (anche se medito di fare un esperimento ) mentre mi ha colpito il fatto che la prima coppia di foglie sia molto diversa dalle successive!
Perchè di solito non è così, magari sono più piccole o un po' differenti ma riconoscibili. Insomma, tutti gli altri "virgulti" che mi stanno nascendo da seme (albicocco, querce) hanno le prime foglie simili alle definitive, invece questi aceri no, le prime due foglie sono senza lobi, mi stavano facendo venire il dubbio che stessi coccolando qualche erbaccia
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Considera che gli aceri "negundo" anche da grandi hanno le foglie "imparipennate a tre o cinque foglioline", le prime che spuntano fuori in primavera son a tre poi mano mano che escono le altre aumenta il numero.
Comunque molte piante per capire cosa sono dalle foglie si deve aspettare che crescano un pochino.
Comunque molte piante per capire cosa sono dalle foglie si deve aspettare che crescano un pochino.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Dimenticavo, visto che ti piacciono gli esperimenti..... il prossimo anno quando rinvasi le piantine con alcune fai una prova:
metti sotto le radici un bel pezzo di coccio di un vecchio vaso rotto, la tecnica della mattonella o legno, con piante come l'albicocco vedrai la base come cambia. Avendo molte piantine con alcune puoi variare e vedere come si comportano. Si fa anche con piantine o piante già grandi.
Ti faccio un disegno al volo. (Fermi il tutto con il solito filo, non l'ho messo nel disegno cavolo,.... ora cade tutto )
metti sotto le radici un bel pezzo di coccio di un vecchio vaso rotto, la tecnica della mattonella o legno, con piante come l'albicocco vedrai la base come cambia. Avendo molte piantine con alcune puoi variare e vedere come si comportano. Si fa anche con piantine o piante già grandi.
Ti faccio un disegno al volo. (Fermi il tutto con il solito filo, non l'ho messo nel disegno cavolo,.... ora cade tutto )
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
ah...ma.... MAESTRO mi deludi, allora anche tu leggi distrattamente, non hai visto la foto nel 1o post?
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Sorry mi era sfuggita la cosa... ed ora non ricordavo.
Comunque io uso un pezzo di vaso di coccio leggermente "arcuato" per non avere possibili ristagni e ne ho un sacco per le mani di vasi vecchi rotti.
Come hai indicato tu non mi piace e poi le piantine così piccole le lascio in pace, aspetto che ci siano almeno un discreto numero di radici. E' solo un mio modo, magari è meglio come fai tu.
Si fa anche con tavolette o altro. Io mi trovo benissimo con il coccio.
Comunque io uso un pezzo di vaso di coccio leggermente "arcuato" per non avere possibili ristagni e ne ho un sacco per le mani di vasi vecchi rotti.
Come hai indicato tu non mi piace e poi le piantine così piccole le lascio in pace, aspetto che ci siano almeno un discreto numero di radici. E' solo un mio modo, magari è meglio come fai tu.
Si fa anche con tavolette o altro. Io mi trovo benissimo con il coccio.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
giusto, quella mia ha comunque un forellino in centro e l'ho messa con la concavità verso l'alto...
Sai com'è avevo sotto mano i resti dei contenitori usati per le talee... poi essendo piccola ho lasciato molto spazio lateralmente alle radici, così potranno espandersi
Sai com'è avevo sotto mano i resti dei contenitori usati per le talee... poi essendo piccola ho lasciato molto spazio lateralmente alle radici, così potranno espandersi
richiurci- Messaggi : 1024
Data d'iscrizione : 12.01.15
Età : 59
Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Interessante Forcellone. Avresti qualche foto dei risultati ottenuti?
Giorgioc- Messaggi : 1450
Data d'iscrizione : 09.01.15
Età : 63
Località : Montagnana (PD)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Non faccio mai foto dei lavori, anche perché quando metto mani sulle piante spesso sono incasinato dalla fretta, mi organizzo il tutto e parto la mattina e finisco la sera, una gran fatica. Ho solo alcune foto che faccio per il forum ma non sono di lavori.
Posso vedere se trovo del materiale che fa al caso.....
..... ho un albicocco da seme che con un anno solo ha modificato abbastanza la base del tronco, se trovo delle foto del 2015 le posso confrontare con ora.
E' una pianta che ho da un pochino di anni, è stata messa anche in un vaso bonsai senza nessun risultato, poi ripassata in ciotola ci ho giocato in vari modi per provare. La primavera 2015 gli è stato messo il coccio sotto "in una ciotola", questa primavera è stata rinvasata nuovamente ma senza il coccio sotto, "sempre per le mei prove". Al rinvaso ho trovato un bel lavoro alla base.
Questa tecnica è usata da molto tempo, di solito si usa una mattonella nei vasi, oppure una tavoletta di legno. Chi coltiva in campo usa anche questa tecnica mettendo sotto la pianta un grosso mattone di tufo o cose simili. Non ho inventato nulla, ho solo modificato la cosa con pezzi di coccio che ho per le mani di vecchi vasi rotti. Cerco di evitare possibili ristagni usando pezzi leggermente sagomati tipo "collinetta".
La cosa funziona meglio con certe essenze .... (io ho delle piantine di acero palmato che sto aspettando che crescano per coltivarle in questo modo, se non ho un certo numero di radici non la uso, penso che non abbia senso).
Se trovo delle foto del 2015 ti posto il risultato di un solo anno della pianta che descrivevo sopra.
Intanto faccio un piccolo disegno che spiega meglio, altrimenti mancano dei particolari non chiari. Si deve fare attenzione solo in base a che piante si hanno per le mani.
Come già detto se sono piantine piccole non vedo ancora il motivo di fare in questo modo; con le piante grandi ci sono già molte radici formate e non ci sono problemi di ancoraggio, Volendo si fissa una tavoletta sotto la base anche avvitandola, ma non so.....;
l'unica difficoltà e con piante con certe dimensioni "ancora piccoline" e con radici ancora tenere "trovo che sia il momento buono per applicare la tecnica ma si deve fare attenzione alle radici ancora tenere si possono rompere".. per cui ecco come faccio io con uno disegno cerco di spiegarlo:
All'ora, visto che le radici sono tenere uso questo sistema: metto due pezzi di coccio anche sopra il terriccio a filo del vaso e fisso il tutto con filo di legatura o simile "da giardinaggio", poi dopo dei mesi se voglio lo posso levare se mi da noia, intanto la pianta avrà fermato il tutto con le nuove radici.
Uso un terriccio drenate soprattutto sul fondo del vaso;
Le radici che sono presenti sulla pianta si devo aprire bene a raggiera il più possibile.
Nel giro di una anno le radici si saranno formate tutto intorno al coccio che poi al prossimo rinvaso si toglie e se serve si può rimettere.
Alla fine è come usare vasi molto bassi ma la pianta ha molto terriccio a sua disposizione per crescere di più, la base del tronco si allarga con più velocità.
Posso vedere se trovo del materiale che fa al caso.....
..... ho un albicocco da seme che con un anno solo ha modificato abbastanza la base del tronco, se trovo delle foto del 2015 le posso confrontare con ora.
E' una pianta che ho da un pochino di anni, è stata messa anche in un vaso bonsai senza nessun risultato, poi ripassata in ciotola ci ho giocato in vari modi per provare. La primavera 2015 gli è stato messo il coccio sotto "in una ciotola", questa primavera è stata rinvasata nuovamente ma senza il coccio sotto, "sempre per le mei prove". Al rinvaso ho trovato un bel lavoro alla base.
Questa tecnica è usata da molto tempo, di solito si usa una mattonella nei vasi, oppure una tavoletta di legno. Chi coltiva in campo usa anche questa tecnica mettendo sotto la pianta un grosso mattone di tufo o cose simili. Non ho inventato nulla, ho solo modificato la cosa con pezzi di coccio che ho per le mani di vecchi vasi rotti. Cerco di evitare possibili ristagni usando pezzi leggermente sagomati tipo "collinetta".
La cosa funziona meglio con certe essenze .... (io ho delle piantine di acero palmato che sto aspettando che crescano per coltivarle in questo modo, se non ho un certo numero di radici non la uso, penso che non abbia senso).
Se trovo delle foto del 2015 ti posto il risultato di un solo anno della pianta che descrivevo sopra.
Intanto faccio un piccolo disegno che spiega meglio, altrimenti mancano dei particolari non chiari. Si deve fare attenzione solo in base a che piante si hanno per le mani.
Come già detto se sono piantine piccole non vedo ancora il motivo di fare in questo modo; con le piante grandi ci sono già molte radici formate e non ci sono problemi di ancoraggio, Volendo si fissa una tavoletta sotto la base anche avvitandola, ma non so.....;
l'unica difficoltà e con piante con certe dimensioni "ancora piccoline" e con radici ancora tenere "trovo che sia il momento buono per applicare la tecnica ma si deve fare attenzione alle radici ancora tenere si possono rompere".. per cui ecco come faccio io con uno disegno cerco di spiegarlo:
All'ora, visto che le radici sono tenere uso questo sistema: metto due pezzi di coccio anche sopra il terriccio a filo del vaso e fisso il tutto con filo di legatura o simile "da giardinaggio", poi dopo dei mesi se voglio lo posso levare se mi da noia, intanto la pianta avrà fermato il tutto con le nuove radici.
Uso un terriccio drenate soprattutto sul fondo del vaso;
Le radici che sono presenti sulla pianta si devo aprire bene a raggiera il più possibile.
Nel giro di una anno le radici si saranno formate tutto intorno al coccio che poi al prossimo rinvaso si toglie e se serve si può rimettere.
Alla fine è come usare vasi molto bassi ma la pianta ha molto terriccio a sua disposizione per crescere di più, la base del tronco si allarga con più velocità.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
interessante questo approfondimento delle mattonelle!
Una considerazione sul virgulto del mio primo post: è uno dei primi ad essere germogliato, e ad oggi è quello più sviluppato quindi non sembra aver risentito del trapianto nè della "mattonella".
Non avendo radici da allargare le ho interrate così come in foto, quindi tutte da un lato, spero che crescendo partano le altre in tutte le direzioni.
Ora la domanda. Al successivo rinvaso le radici, a parte la auspicata disposizione a raggiera, avranno anche "aggirato" la mattonella e invaso la parte sottostante.
Cosa si fa di solito? Intendo dire che se le si districa sarebbero ben più larghe del vaso, andranno potate o le si lascia?
Una considerazione sul virgulto del mio primo post: è uno dei primi ad essere germogliato, e ad oggi è quello più sviluppato quindi non sembra aver risentito del trapianto nè della "mattonella".
Non avendo radici da allargare le ho interrate così come in foto, quindi tutte da un lato, spero che crescendo partano le altre in tutte le direzioni.
Ora la domanda. Al successivo rinvaso le radici, a parte la auspicata disposizione a raggiera, avranno anche "aggirato" la mattonella e invaso la parte sottostante.
Cosa si fa di solito? Intendo dire che se le si districa sarebbero ben più larghe del vaso, andranno potate o le si lascia?
richiurci- Messaggi : 1024
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Località : Pessano (MI)
Re: I miei aceri da seme (e da margotta)
Io ci vado molto pesante con le radici, di solito vedo altro in rete o nei forum.
[Anzi c'è solo un forum dove il proprietario è bravissimo in questo, ogni tanto butto un occhio anche li ma non scrivo più nulla. Ho abbandonato per polemiche e soprattutto perché ogni volta che chiedevo un qualcosa non avevo mai risposte se un banale <non è facile da spiegare>, sorry .... non ha senso proseguire].
Non so se sono troppo pesante io... o troppo delicati gli altri.
E' anche vero che immagini cosa ci sia sotto, ma capita di trovare anche sorprese e modificare le cose che avevi per la testa con altre soluzioni, dipende da cosa si trova. Non pensate che chi sa qualcosa in più non ha problemi, anzi i problemi spesso sono più grossi e non si sa bene cosa fare se non hai per le mani un esperto più di te che ti aiuta. Personalmente sono uno che deve provare per capire "in parte come fai anche tu, per cui capisco benissimo la tua voglia di sperimentare anche andando contro corrente".
Su vasi di certe misure e con certi terricci compatti che senso ha perdere ore per districare le radici? E' ovvio che si deve conoscere un pochino la situazione avendo rinvasato la stessa pianta negli gli anni precedenti, ma in certi casi uso anche una grossa sega da falegname (è meglio dire da "muratore/carpentiere" forse è più appropriato il termine, tolgo più della metà del vecchio pane radicale, alla fine quello che rimane non è tantissimo e si scioglie benissimo con un gancio o rastrello piccolino.
La procedura la uso da tanti anni ed è "supercollaudata", la uso soprattutto per i boschetti, non puoi sciogliere le radici di ogni singola pianta, ma lavori il tutto come se fosse una sola pianta. Ho la parte interna dei boschetti che in questi giorni non sono riuscito ad infilarci l'attrezzo dell'irrigazione automatica, è molto duro e pieno di radici ma non è un problema per le piante, "si deve fare attenzione alle innaffiature".
Per quello che hai scritto delle tue piantine.
Immaginavo che le radici non erano idonee a questa tecnica ed ho spiegato nel post precedente il perché, ma non è detto che sia sbagliato..... solo che penso che quando ci saranno più radici è meglio. Forse quando andrai a rinvasare la prossima primavera avrai radici disordinate e dovrai correggere se puoi, o eliminare, non è un problema ma non so quanto sia servito allo scopo.
Nel mio caso le radici nuove crescono orizzontali lungo il coccio "o base simile" per poi scendere anche sotto. E' ovvio che poi elimino al prossimo rinvaso quasi tutto quello che è cresciuto in un anno oltre il coccio.
Ritocco il disegno e ti faccio un esempio + o - .
Chi coltiva in campo usa mettere sotto un qualcosa per evitare che radici vanno in verticale giù nel terreno, alcuni anche ai lati limitano le radici con dei materiali. Una sorta di recinzione ad ogni pianta sotto e ai 4 lati.
Devo dire, è da un pochino di anni soprattutto da quando uso vari prodotti come anche i concimi in un certo modo .... ho un casotto di radici che prima non avevo, forse anche troppo in certi casi...... ma non so, non ho modo di fare confronti validi con altre persone in questo, è una cosa che sto valutando e non ho mai potuto approfondire con una certa certezza.
Tanto perché non si finisce mai, ho programmato che in questa stagione non userò tanta "robetta" e vedo se e come cambia la situazione.
In attesa delle foto che devo trovare ..... Se serve altro ......
Ecco il disegno, se le radici si sono sviluppate bene io taglio subito sotto di netto (1), poi ai 4 lati queste grosse fette (ho indicato solo 2 e 3) e poi rifinisco come va fato di solito, levo completamente tutto il vecchio terriccio "che riciclo e ripreparo come nuovo". (anche questo porta via tempo e fatica).
[Anzi c'è solo un forum dove il proprietario è bravissimo in questo, ogni tanto butto un occhio anche li ma non scrivo più nulla. Ho abbandonato per polemiche e soprattutto perché ogni volta che chiedevo un qualcosa non avevo mai risposte se un banale <non è facile da spiegare>, sorry .... non ha senso proseguire].
Non so se sono troppo pesante io... o troppo delicati gli altri.
E' anche vero che immagini cosa ci sia sotto, ma capita di trovare anche sorprese e modificare le cose che avevi per la testa con altre soluzioni, dipende da cosa si trova. Non pensate che chi sa qualcosa in più non ha problemi, anzi i problemi spesso sono più grossi e non si sa bene cosa fare se non hai per le mani un esperto più di te che ti aiuta. Personalmente sono uno che deve provare per capire "in parte come fai anche tu, per cui capisco benissimo la tua voglia di sperimentare anche andando contro corrente".
Su vasi di certe misure e con certi terricci compatti che senso ha perdere ore per districare le radici? E' ovvio che si deve conoscere un pochino la situazione avendo rinvasato la stessa pianta negli gli anni precedenti, ma in certi casi uso anche una grossa sega da falegname (è meglio dire da "muratore/carpentiere" forse è più appropriato il termine, tolgo più della metà del vecchio pane radicale, alla fine quello che rimane non è tantissimo e si scioglie benissimo con un gancio o rastrello piccolino.
La procedura la uso da tanti anni ed è "supercollaudata", la uso soprattutto per i boschetti, non puoi sciogliere le radici di ogni singola pianta, ma lavori il tutto come se fosse una sola pianta. Ho la parte interna dei boschetti che in questi giorni non sono riuscito ad infilarci l'attrezzo dell'irrigazione automatica, è molto duro e pieno di radici ma non è un problema per le piante, "si deve fare attenzione alle innaffiature".
Per quello che hai scritto delle tue piantine.
Immaginavo che le radici non erano idonee a questa tecnica ed ho spiegato nel post precedente il perché, ma non è detto che sia sbagliato..... solo che penso che quando ci saranno più radici è meglio. Forse quando andrai a rinvasare la prossima primavera avrai radici disordinate e dovrai correggere se puoi, o eliminare, non è un problema ma non so quanto sia servito allo scopo.
Nel mio caso le radici nuove crescono orizzontali lungo il coccio "o base simile" per poi scendere anche sotto. E' ovvio che poi elimino al prossimo rinvaso quasi tutto quello che è cresciuto in un anno oltre il coccio.
Ritocco il disegno e ti faccio un esempio + o - .
Chi coltiva in campo usa mettere sotto un qualcosa per evitare che radici vanno in verticale giù nel terreno, alcuni anche ai lati limitano le radici con dei materiali. Una sorta di recinzione ad ogni pianta sotto e ai 4 lati.
Devo dire, è da un pochino di anni soprattutto da quando uso vari prodotti come anche i concimi in un certo modo .... ho un casotto di radici che prima non avevo, forse anche troppo in certi casi...... ma non so, non ho modo di fare confronti validi con altre persone in questo, è una cosa che sto valutando e non ho mai potuto approfondire con una certa certezza.
Tanto perché non si finisce mai, ho programmato che in questa stagione non userò tanta "robetta" e vedo se e come cambia la situazione.
In attesa delle foto che devo trovare ..... Se serve altro ......
Ecco il disegno, se le radici si sono sviluppate bene io taglio subito sotto di netto (1), poi ai 4 lati queste grosse fette (ho indicato solo 2 e 3) e poi rifinisco come va fato di solito, levo completamente tutto il vecchio terriccio "che riciclo e ripreparo come nuovo". (anche questo porta via tempo e fatica).
Forcellone- Messaggi : 2993
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