[WIP] Orniello a ceppaia

Posto la ceppaia che sto coltivando da un po' di anni, partendo da materiale molto povero.
Si tratta di un Frassino orniello ( Fraxinus ornus) raccolto sui colli Berici, non lontano da casa, durante una passeggiata, sul bordo del sentiero, dove era stata scalzata probabilmente nel corso di lavori di manutenzione.

marzo 2004


Dopo una selezione dei tronchi da tenere:



Nel 2006 già in vaso bonsai.
Con il senno di poi sarebbe stato meglio attendere l'ingrossamento in ciotola grande. Ma l'impazienza mi affligge da sempre.



2008:


2009


2010


2011


2012, dopo cambio del vaso, più basso ed ampio


dicembre 2012 in mostra a Verona


Novembre 2014, in attesa del rinvaso previsto per la prossima primavera, sistemo un poco il nebari

Prima


Dopo




Quando ho iniziato il percorso di formazione con il mio maestro Edoardo Rossi, tre anni fa, mi ha chiesto di mostrargli un bonsai lavorato da me, per capire in che gruppo inserirmi, gli ho portato questa ceppaia.
Mi ha detto: "lo sai, vero, che non vincerai mai un premio con questa?"
Gli ho risposto che non sono interessato ai premi ma al percorso da fare con le mie piante che la mia soddisfazione deriva dal vederle maturare con me. Su questo abbiamo trovato concordia assoluta.

Appoggio appieno la tua filosofia... comunque molto spesso ammetto di non comprendere granché i criteri valutativi dei concorsi. Io sta ceppaia te la ruberei volentieri senza offesa

Il tuo è un bel complimento grazie.
Quando andiamo a qualche mostra con gli amici del club facciamo sempre un gioco: Rispondere alla domanda "quale bonsai ti porteresti a casa?"
I criteri di merito nei concorsi si trovano in giro per il web. Ma come già detto a mio modesto parere le esposizioni di bonsai sarebbero molto più  serene e rilassate senza competizione. Al Sakka ten o a Gonzaga,  per esempio lo scambio di opinioni tra bonsaisti è molto più  sciolto che all'Ubi, dove uno sport molto praticati è parlare male dei bonsai degli avversari

non capisco perchè non potresti,secondo il tuo maestro,vincere un concorso..premesso che a me non interesserebbe partecipare ad un concorso penso che la regola fondamentale dovrebbe essere la naturalezza,cioè la pianta deve essere come la si può trovare in natura..trovo abbastanza innaturale vedere quei bonsai con quelle parti bianche,non ho presente il termine tecnico e trovo molto più naturale questa ceppaglia..

I rametti secchi si chiamano Jin, le porzioni senza corteccia Shari, i buchi scavati credo Sabamiki. Si anche io non amo moltissimo il secco, su alcune piante trovo che valorizzi ma personalmente lo considero più un "tappabuchi" nel senso che ti permette di salvare almeno parzialmente una parte della pianta che magari ti è seccata per conto suo

l'unica tecnica che amo tantissimo,devo usare ancora dei termini poco tecnici ,è quella dove viene scavato il tronco per tutta la sua lunghezza..quella si che la vedo come tecnica naturale,non si trova spesso però mi piace davvero tanto

NicoColi ha scritto:l'unica tecnica che amo tantissimo,devo usare ancora dei termini poco tecnici ,è quella dove viene scavato il tronco per tutta la sua lunghezza..quella si che la vedo come tecnica naturale,non si trova spesso però mi piace davvero tanto

La tecnica da te citata si chiama Sabamiki.

Sabamiki,  Jin e Shari non  sono né  giusti né sbagliati di per se.
Qualche volta sono esagerati, certamente, ma se aiutano a raccontare una storia perché no?
Non mi esprimo sulle competizioni.
rispetto tutti gli approcci al bonsai, anche se alcuni non li condivido.

Giorgio complimenti per la pianta, a me piacciono molto tronchi multipli e boschetti, con il tempo e ramificazione ancora più fine sarà strepitosa.

Contemplando  il risultato del lavoro di Giorgio e avendo modo di valutarne l'evoluzione, una riflessione per i neofiti:
E' questa la strada per ottenere dei veri bonsai da materiali di per sé insignificanti, ma quelli che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, a voler vedere
Ci vuole costanza, competenza (che si forma con gli anni) e TEMPOOOOOOOOOOO.
L'alternativa è quella di comprarsi bonsai già fatti o di avere la rara fortuna di trovare del materiale quasi pronto in natura (fermi restando permessi d'espianto e capacità di far sopravvivere la pianta che, guarda caso, più è interessante e più sarà difficile da espiantare con successo). Una tecnica quest' ultima, tuttavia, sconsigliata ai neofiti, appunto
Quindi, non pensate a risultati immediati per le vostre piante, due tagli, una filatura e pronte , ma siate convinti che (quasi) ogni materiale grezzo, colle dovute cure e con tanti anni di lavorazione e crescita, potrà diventare un Bonsai

daniele ha scritto:Contemplando  il risultato del lavoro di Giorgio e avendo modo di valutarne l'evoluzione, una riflessione per i neofiti:
E' questa la strada per ottenere dei veri bonsai da materiali di per sé insignificanti, ma quelli che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, a voler vedere
Ci vuole costanza, competenza (che si forma con gli anni) e TEMPOOOOOOOOOOO.
L'alternativa è quella di comprarsi bonsai già fatti o di avere la rara fortuna di trovare del materiale quasi pronto in natura (fermi restando permessi d'espianto e capacità di far sopravvivere la pianta che, guarda caso, più è interessante e più sarà difficile da espiantare con successo). Una tecnica quest' ultima, tuttavia, sconsigliata ai neofiti, appunto
Quindi, non pensate a risultati immediati per le vostre piante, due tagli, una filatura e pronte , ma siate convinti che (quasi) ogni materiale grezzo, colle dovute cure e con tanti anni di lavorazione e crescita, potrà diventare un Bonsai

Moltissima ragione tu hai *immagina la parlata tipo Yoda*
Io ho ancora molta impazienza però sono un novellino, e mi avete insegnato moltissimo xd per compensare il problema ho comprato qualche bonsai già fatto per saziare la fame, e tutto il resto materiale da lavorare XD

NicoColi ha scritto:non capisco perchè non potresti,secondo il tuo maestro,vincere un concorso..premesso che a me non interesserebbe partecipare ad un concorso penso che la regola fondamentale dovrebbe essere la naturalezza,cioè la pianta deve essere come la si può trovare in natura..trovo abbastanza innaturale vedere quei bonsai con quelle parti bianche,non ho presente il termine tecnico e trovo molto più naturale questa ceppaglia..

purtroppo è l'esatto opposto eheh

la concezione predominante attuale del bonsai (occidentale perlomeno) è l'ARTE.......quindi entra in gioco l'"IO" dell'artista...il lasciare il segno....la firma....la mano da riconoscere quando osservi la pianta......non esiste la "naturalezza"..........le mostre hanno criteri "artistici"....e ne deriva una forte competizione.

poi c'è chi fa bonsai come VIA........il bonsai tradizionale giapponese...

poi c'è chi fa penjing.......MILIONI di persone forse in Cina e sud est asiatico fanno penjing......in pratica è più diffuso del bonsai eheh



nessuno ha torto, nessuno ha ragione..........hai torto solo se insulti la gente e pensi di essere migliore di altri perchè disprezzi la visione che non è tua.....e ciò accade in tutti gli ambienti.

comunque bello questo ornus Giorgio bel piede e vaso che ci sta bene.

Interessante la riflessione sulla differenza arte/via. Soprattutto per un classicista pedante come me che pensa che dopo la generazione di Van Gogh "arte" in europa non se ne sia più fatta xd
Già che siamo finiti in questo OT filosofico, cito uno dei rari bonsai in cui il secco sia stato usato perfettamente dal mio punto di vista: un olivastro di nome rajo che ho visto in foto sul libro di ricchiari "l'arte del bonsai", la cima secca suggerisce l'idea di un albero antichissimo la cui vetta sia stata distrutta dalla millenaria lotta contro temporali e fulmini, alcuni antichissimi pini nel nevada gli somigliano, pur nel cambio di specie assolutamente totale xd

Mi piace questo post, spunto di tante rifessioni..
A parte che la ceppaia di Giorgio a me piace tantissimo ( meno pero del biancospino che hai portato a Gonzaga lo scorso anno), concordo, stranamente, con cio' che dici.
Io ho iniziato a fare bonsai un tot di anni fa, ed ho con me ,ora, piante di 20 anni di coltivazione, che, se le mostrassi a qualche maestro, mi consiglierebbe o di lasciare perdere o di " smontare" tutto x ricostruire.... Cosa che io non farei mai.
Ricordo che,tempo fa, ho avuto l'ispirazione, di tuffarmi nel mondo bonsai piu' serio e pesante anche disposto ad investire una certa cifra per l'acquisto di piante di livello superiore, per poter ambire a qulalcosa, ma, dopo un po' di tempo, ho capito che quello e' un mondo a me lontanissimo, molto....cosa che si e' poi vista con l'ultimo direttivo ubi.
Quindi, io continuero' a coltivare i miei bonsai pensando a cio' che piace a me, indipendentemente se una pianta e' da mostra o no.

Di conseguenza io porto piante a mostre dove l'esposizione e' libera da vincoli canonici di forma, rapporti dimensioni ecc.... e spesso esenti da critiche poco costruttive, se non disfattive.
Lo scorso anno ho dato piante per 3 servizi fotografici pubblicitari, due mostre extra bonsai ( una di una pittrice locale e una di presepi ), due este paesane e Gonzaga, dove ritornero' anche quest' anno.
Scusatemi l'OT.

Ecco perché ti stimo come bonsaista Franco.
stessa visione e stesso rispetto per chi ha visioni diverse.
Ho intenzione di postare un WIP del piccolo biancospino che dopo Gonzaga 2014 ho sottoposto al maestro che mi ha indotto a cambiare fronte. Ma questa è un'altra storia...

francobet ha scritto:Mi piace questo post, spunto di ante rifessioni..
A parte che la ceppaia di Giorgio a me piace tantissimo ( meno pero del biancospino che hai portato a Gonzaga lo scorso anno), concordo, stranamente, con cio' che dici.
Io ho iniziato a fare bonsai un tot di anni fa, ed ho con me ,ora, piante di 20 anni di coltivazione, che, se le mostrassi a qualche maestro, mi consiglierebbe o di lasciare perdere o di " smontare" tutto x ricostruire.... Cosa che io non farei mai.
Ricordo che,tempo fa, ho avuto l'ispirazione, di tuffarmi nel mondo bonsai piu' serio e pesante amche disposto ad investire una certa cifra per l'acquisto di piante di livello superiore per poer ambie a qulalcosa, ma, dopo un po' di tempo, ho capito che quello e' un mondo a me lontanissimo, molto....cosa che si e' poi vista con l'ultimo direttivo ubi.
Quindi, io continuero' a coltivare i miei bonsai pensando a cio' che piace a me, indipendentemente se una pianta e' da mostra o no.

e siamo in due ahah per ora anche io mi sto solo concentrando sull'imparare la coltivazione (dato che sono ancora "giovane") e le tecniche varie....in futuro se sarò bravo e avrò risultati buoni, mi porrò il problema "mostre".

Mi trovo in perfetta sintonia con Giorgioc.
Anch'io amo dare una seconda possibilità alle piante bistrattate e destinate a morte certa. Spesso sono quelle che ti ripagano con una risposta sorprendente e mi sembra che questo orniello ha ben dimostrato la sua gratitudine.
Ma ho apprezzato tantissimo anche il resto di questo post e la discussione che ne è nata.
Ogni tanto accantonare la tecnica e chiarirci le idee del perché facciamo bonsai è corroborante.

Ieri ho raccolto del muschio da un muretto
Pronto per Mondo Bonsai a Gonzaga, sabato e domenica prossimi

bello!!!
io lo avevo preparato.................. ma questa mattina ho notato che quei maledetti uccellacci me ne hanno tolto per rasparci sotto !!!!
il problema, con le piante, è che questa sera sono via e potrò "aggiustare" domani.....che non so se lo troverò.....

Acci col muschio :O le gemme a che punto sono?

francobet ha scritto:bello!!!
io lo avevo preparato.................. ma questa mattina ho notato che quei maledetti uccellacci me ne hanno tolto per rasparci sotto !!!!
il problema, con le piante, è che questa sera sono via e potrò "aggiustare" domani.....che non so se lo troverò.....

il mio cane se vede degli uccelli avvicinarsi fa il diavolo a 4 ahah

Io ho 4 gatti e non ho problemi di uccelli.
.... ma ho problemi di gatti :-(

Anche la mia cagnetta, li scaccia. Ma se le piante sono alla sua portata ci pensa lei a sistemarle per bene, quando torno a casa la trovo con le radici che gli spuntano dalla bocca. ... il bello che tutta contenta mi vuole fare le feste!!!!.....

Bel lavoro Giorgio, c'è di meglio,... ma anche "molto peggio" in giro.
Ora che ci penso ho delle cosette, ma non ho una ceppaia.... Non mi è mai capitato per le mani nulla del genere.