Vasi da coltivazione
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Vasi da coltivazione
Messaggio da Tiger » 31 ago 2014, 16:52
Spesso sentiamo parlare di rinvaso e di falso rinvaso e vengono citati i vasi di coltivazione;
Ma spesso molti si chiedono, cosa siano effettivamente i vasi di coltivazione, e che caratteristiche devono avere e perché, oppure di che materiale devono essere fatti?
A queste domande cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo, rispondendo alle più comuni domande che ci possiamo porre su questo argomento.
Prima di tutto dobbiamo dire che una pianta durante tutta la fase di lavorazione e coltivazione, viene lasciata crescere e sviluppare in vasi che non sono affatto vasi da bonsai; per crescita non si intente tanto in altezza, ma crescita nel senso di formazione, dell'apparato radicale, il Nebari che è la base del tronco, e del tronco stesso, e la formazione (costruzione) dei rami.
L'ultima cosa, a cui dobbiamo pensare, è proprio il vaso bonsai, questo avverrà solo dopo un lungo percorso, di studio, coltivazione e lavorazione, quando la pianta sarà pronta al momento giusto, potremo pensare a trovere l'abbinamento migliore con un vaso bonsai, tenendo conto della forma, stile, proporzioni e colore da abbinare.
I Vasi di coltivazione non sono altro che vasi, o anche comunemente chiamate ciotole, di forma tonda e bassa.
La forma deve essere tonda perché ci aiuta a far crescere le radici a raggiera, ovvero in tutte le direzioni e con una proporzione omogenea da tutte le parti, cosa che non si potrebbe ottenere con altre forme, ad esempio rettangolare o quadrata.
Il vaso deve essere basso perché questo ci aiuterà a far si che le radici non si propaghino in profondità, e si adattino al meglio nei futuri vasi bonsai.
In definitiva sono la forma più adatta per la coltivazione e che più si adatta alla forma dei vasi bonsai.
Un'altra domanda che ci poniamo è:
Ma di quale materiale deve essere?
I materiali principali sono due, di plastica e di terracotta (non smaltata).
Tutte e due hanno pro e contro.
I pro della terracotta sono la qualità dei materiali superiori alla plastica, la porosità che aiuta la traspirazione e effetto isolante termico.
I contro sono il peso e i costi; il peso superiore (rispetto alla plastica) può diventare un problema in caso si debbano trasportare le piante, o anche solo spostarli. Magari su piante piccole possiamo usarli, ma su piante più grandi diventa un'impresa perché sommando il peso del vaso , della pianta e del terreno si raggiungono pesi alle volte davvero non indifferenti.
I vasi di Plastica hanno un costo decisamente inferiore e sono molto più leggeri, buona resistenza e durevolezza come quelli di terracotta.
I contro sono la inesistente traspirabilità e mancanze di isolamento termico.
Solitamente per la facilità di reperibilità, i costi contenuti e la leggerezza si consiglia l'uso di vasi di plastica, ma ciò non toglie che si possa usare quelli di terracotta.
Nel caso si scelga di usare quelli in plastica sarà bene apportare piccole modifiche (prima di usarli) per migliorarli.
Abbiamo detto che tra i contro abbiamo problemi di scarso isolamento termico, e per risolvere questo problema , prima del periodo invernale,sarà bene fasciare i vasi con materiale isolanti come Pluriball o TNT (Tessuto non Tessuto).
Oppure invece di usare questa tecnica di “rivestimento” possiamo riporli dentro a delle cassette di polistirolo come quelli che usano nelle pescherie o trasporto mozzarelle e formaggi freschi, chiaramente lavati prima dell'uso.
Una volta riposti dentro le cassette di polistirolo verrà riempito gli spazi vuoti tra il vaso di coltivazione e il polistirolo con della pacciamatura.
Per aumentare la traspirazione e aumentare il drenaggio sarà bene aumentare il numero e il diametro dei fori di scolo.
Per fare questa operazione abbiamo bisogno di poche cose.
Un trapano con una punta dotata di una sega a tazza e un taglierino ben affilato.
Come si vede dalla foto i fori sono piccolo e insufficienti.
Con l'aiuto del trapano praticheremo nuovi fori
Un nuovo foro centrale grande
Oltre al foro centrale si allarga il diametro di quelli già esistenti.
A questo punto praticheremo altri due fori piccoli in cui faremo passare il filo per l'ancoraggio del vaso alla pianta.
Infine con un taglierino si rifilano i bordi dei fori dal lato interno del vaso
A questo punto il vaso è pronto per l'uso, basterà ricordarsi prima di fare il rinvaso o il falso rinvaso, di mettere e bloccare le retine per il drenaggio nei fori.
Spesso sentiamo parlare di rinvaso e di falso rinvaso e vengono citati i vasi di coltivazione;
Ma spesso molti si chiedono, cosa siano effettivamente i vasi di coltivazione, e che caratteristiche devono avere e perché, oppure di che materiale devono essere fatti?
A queste domande cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo, rispondendo alle più comuni domande che ci possiamo porre su questo argomento.
Prima di tutto dobbiamo dire che una pianta durante tutta la fase di lavorazione e coltivazione, viene lasciata crescere e sviluppare in vasi che non sono affatto vasi da bonsai; per crescita non si intente tanto in altezza, ma crescita nel senso di formazione, dell'apparato radicale, il Nebari che è la base del tronco, e del tronco stesso, e la formazione (costruzione) dei rami.
L'ultima cosa, a cui dobbiamo pensare, è proprio il vaso bonsai, questo avverrà solo dopo un lungo percorso, di studio, coltivazione e lavorazione, quando la pianta sarà pronta al momento giusto, potremo pensare a trovere l'abbinamento migliore con un vaso bonsai, tenendo conto della forma, stile, proporzioni e colore da abbinare.
I Vasi di coltivazione non sono altro che vasi, o anche comunemente chiamate ciotole, di forma tonda e bassa.
La forma deve essere tonda perché ci aiuta a far crescere le radici a raggiera, ovvero in tutte le direzioni e con una proporzione omogenea da tutte le parti, cosa che non si potrebbe ottenere con altre forme, ad esempio rettangolare o quadrata.
Il vaso deve essere basso perché questo ci aiuterà a far si che le radici non si propaghino in profondità, e si adattino al meglio nei futuri vasi bonsai.
In definitiva sono la forma più adatta per la coltivazione e che più si adatta alla forma dei vasi bonsai.
Un'altra domanda che ci poniamo è:
Ma di quale materiale deve essere?
I materiali principali sono due, di plastica e di terracotta (non smaltata).
Tutte e due hanno pro e contro.
I pro della terracotta sono la qualità dei materiali superiori alla plastica, la porosità che aiuta la traspirazione e effetto isolante termico.
I contro sono il peso e i costi; il peso superiore (rispetto alla plastica) può diventare un problema in caso si debbano trasportare le piante, o anche solo spostarli. Magari su piante piccole possiamo usarli, ma su piante più grandi diventa un'impresa perché sommando il peso del vaso , della pianta e del terreno si raggiungono pesi alle volte davvero non indifferenti.
I vasi di Plastica hanno un costo decisamente inferiore e sono molto più leggeri, buona resistenza e durevolezza come quelli di terracotta.
I contro sono la inesistente traspirabilità e mancanze di isolamento termico.
Solitamente per la facilità di reperibilità, i costi contenuti e la leggerezza si consiglia l'uso di vasi di plastica, ma ciò non toglie che si possa usare quelli di terracotta.
Nel caso si scelga di usare quelli in plastica sarà bene apportare piccole modifiche (prima di usarli) per migliorarli.
Abbiamo detto che tra i contro abbiamo problemi di scarso isolamento termico, e per risolvere questo problema , prima del periodo invernale,sarà bene fasciare i vasi con materiale isolanti come Pluriball o TNT (Tessuto non Tessuto).
Oppure invece di usare questa tecnica di “rivestimento” possiamo riporli dentro a delle cassette di polistirolo come quelli che usano nelle pescherie o trasporto mozzarelle e formaggi freschi, chiaramente lavati prima dell'uso.
Una volta riposti dentro le cassette di polistirolo verrà riempito gli spazi vuoti tra il vaso di coltivazione e il polistirolo con della pacciamatura.
Per aumentare la traspirazione e aumentare il drenaggio sarà bene aumentare il numero e il diametro dei fori di scolo.
Per fare questa operazione abbiamo bisogno di poche cose.
Un trapano con una punta dotata di una sega a tazza e un taglierino ben affilato.
Come si vede dalla foto i fori sono piccolo e insufficienti.
Con l'aiuto del trapano praticheremo nuovi fori
Un nuovo foro centrale grande
Oltre al foro centrale si allarga il diametro di quelli già esistenti.
A questo punto praticheremo altri due fori piccoli in cui faremo passare il filo per l'ancoraggio del vaso alla pianta.
Infine con un taglierino si rifilano i bordi dei fori dal lato interno del vaso
A questo punto il vaso è pronto per l'uso, basterà ricordarsi prima di fare il rinvaso o il falso rinvaso, di mettere e bloccare le retine per il drenaggio nei fori.
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