Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
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Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
[Marzo 2010] Ciao a tutti! Voglio mostrarvi una lavorazione che ho fatto non molto tempo fa.
Questa è la pianta appena comprata in un vivaio:
Ce ne erano una quindicina tutte simili, dal portamento strisciante, e con vegetazione ad aghi (almeno così mi ha detto il vivaista e in effetti erano tutte con gli aghi dappertutto, dalla base alle punte di tutti i rami, e sono aghetti corti... cercavo una specie con questo tipo di ago, come il Procumbens, ma ho dei dubbi che lo sia... oth_1 ).
Questa pianta l'ho lavorata al club, nell'ambito di una specie di piccolo concorso tra i soci del club, e dunque ho fatto la lavorazione nell'arco di una giornata e ovviamente tutta da sola. Ero un po' agitata prima della lavorazione, e ho passato moltissimo tempo a studiare la pianta una volta pulita un po': si presentava così:
Non riuscivo a prendere una decisione, non sapevo cosa fare, è stata molto dura la fase di studio... (per fortuna avevo in mente i consigli e gli incoraggiamenti che mi avevano dato due amici che avevano visto la pianta qualche giorno prima: li ringrazio, mi hanno dato un po' di coraggio e serenità, senza non so che avrei combinato! ).
Alla fine ho deciso, ed ecco le foto della lavorazione (poche purtroppo perchè già ero terribilmente indietro coi tempi... ):
Ho deciso di costruire tutto con un ramo cercando di fare un eretto informale. Le alternative pensate erano tenere entrambi i rami e fare una semicascata, o tenere un ramo solo ma farci una cascata. Ho escluso la cascata perchè mi sento troppo impreparata su questo stile e anche perchè la partenza del tronco mi pareva troppo dritta per la cascata. Ho escluso dopo grande scervellamento anche la semicascata perchè sull'altro ramo avevo troppo pochi rami secondari e non sarei riuscita a fare palchi (cosa che uno con più esperienza magari avrebbe visto subito... ).
Ho protetto con camera d'aria il ramo scelto per fare la prosecuzione del tronco e ho messo il filo:
Nella foto qui sopra si vede un ramo incartato con carta bianca: era un ramo che avevo deciso di eliminare, ma poichè volevo fare una bella piega al tronco poco più avanti, l'ho incartato e tenuto di riserva nel caso il tronco avesse fatto crack (meglio essere previdenti :mrgreen: ). Il tronco invece si piegava bene senza grosse difficoltà, d'altra parte i rami dei Ginepri sono molto flessibili e questo ha un diametro abbastanza piccolo.
Il problema è stato invece fissare la piega con un tirante, perchè con due sole mani non riuscivo a tenere il tronco in piega e fissare il tirante . Mi sono fatta anche un attimo aiutare, ma il tirante si è rotto , e alla fine ho fatto da sola, solo che così ho piegato molto meno di quanto avrei voluto . Ecco il risultato (in foto non sembra ma il tronco un po' è stato piegato, solo che viene verso l'osservatore e in foto non si capisce):
Ho quindi potuto eliminare il ramo tenuto di scorta, ho poi filato la ramificazione e ho cercato di creare i palchi. Devo confessare che non ho terminato la lavorazione entro la giornata , anche se mancava poco... Già nelle giornate come queste si fanno tanti lavori su una pianta che sarebbe meglio diluire nel tempo, sono sicuramente lavorazioni che provocano un discreto stress (l'eliminazione di così tanta vegetazione tutta insieme, in più le pieghe, in più la filatura anche della vegetazione più fine...). Non mi andava di procurare altro stress alla pianta lavorando male e di fretta, e quindi ho voluto fare le cose al meglio delle mie capacità senza sbrigarmi troppo... non ho finito in tempo ma pazienza.
Arrivata a casa ho sistemato anche gli ultimi rametti e questo è il risultato finale:
I jin sono ovviamente da lavorare, quello più basso l'ho lasciato lunghetto perchè ci ho ancorato il tirante, quello più in alto sta proprio al centro della figura e viene verso l'osservatore, quindi stavo pensando che in futuro potrei eliminarlo del tutto e al suo posto lasciare uno shari... oth_10 però sono indecisa, non lo so, ci devo pensare, perciò per ora lo lascio così.
Devo dire che, da come si presentava la pianta e dai mille dubbi che avevo all'inizio, sono stata molto contenta e soddisfatta del mio lavoro, non pensavo che sarei riuscita a tirare fuori qualcosa! Poi è chiaro che, già guardando e riguardando la pianta in questi giorni, ho trovato già un sacco di cose che non vanno, e chissà quante non ne vedo! Comunque è stata un'esperienza che mi ha insegnato un sacco di cose, molto istruttiva (senza parlare ovviamente dell'atmosfera vissuta in quella giornata al club, semplicemente splendida!).
Qualunque pensiero, commento o critica sarà ben accetto e molto aprezzato!
Questa è la pianta appena comprata in un vivaio:
Ce ne erano una quindicina tutte simili, dal portamento strisciante, e con vegetazione ad aghi (almeno così mi ha detto il vivaista e in effetti erano tutte con gli aghi dappertutto, dalla base alle punte di tutti i rami, e sono aghetti corti... cercavo una specie con questo tipo di ago, come il Procumbens, ma ho dei dubbi che lo sia... oth_1 ).
Questa pianta l'ho lavorata al club, nell'ambito di una specie di piccolo concorso tra i soci del club, e dunque ho fatto la lavorazione nell'arco di una giornata e ovviamente tutta da sola. Ero un po' agitata prima della lavorazione, e ho passato moltissimo tempo a studiare la pianta una volta pulita un po': si presentava così:
Non riuscivo a prendere una decisione, non sapevo cosa fare, è stata molto dura la fase di studio... (per fortuna avevo in mente i consigli e gli incoraggiamenti che mi avevano dato due amici che avevano visto la pianta qualche giorno prima: li ringrazio, mi hanno dato un po' di coraggio e serenità, senza non so che avrei combinato! ).
Alla fine ho deciso, ed ecco le foto della lavorazione (poche purtroppo perchè già ero terribilmente indietro coi tempi... ):
Ho deciso di costruire tutto con un ramo cercando di fare un eretto informale. Le alternative pensate erano tenere entrambi i rami e fare una semicascata, o tenere un ramo solo ma farci una cascata. Ho escluso la cascata perchè mi sento troppo impreparata su questo stile e anche perchè la partenza del tronco mi pareva troppo dritta per la cascata. Ho escluso dopo grande scervellamento anche la semicascata perchè sull'altro ramo avevo troppo pochi rami secondari e non sarei riuscita a fare palchi (cosa che uno con più esperienza magari avrebbe visto subito... ).
Ho protetto con camera d'aria il ramo scelto per fare la prosecuzione del tronco e ho messo il filo:
Nella foto qui sopra si vede un ramo incartato con carta bianca: era un ramo che avevo deciso di eliminare, ma poichè volevo fare una bella piega al tronco poco più avanti, l'ho incartato e tenuto di riserva nel caso il tronco avesse fatto crack (meglio essere previdenti :mrgreen: ). Il tronco invece si piegava bene senza grosse difficoltà, d'altra parte i rami dei Ginepri sono molto flessibili e questo ha un diametro abbastanza piccolo.
Il problema è stato invece fissare la piega con un tirante, perchè con due sole mani non riuscivo a tenere il tronco in piega e fissare il tirante . Mi sono fatta anche un attimo aiutare, ma il tirante si è rotto , e alla fine ho fatto da sola, solo che così ho piegato molto meno di quanto avrei voluto . Ecco il risultato (in foto non sembra ma il tronco un po' è stato piegato, solo che viene verso l'osservatore e in foto non si capisce):
Ho quindi potuto eliminare il ramo tenuto di scorta, ho poi filato la ramificazione e ho cercato di creare i palchi. Devo confessare che non ho terminato la lavorazione entro la giornata , anche se mancava poco... Già nelle giornate come queste si fanno tanti lavori su una pianta che sarebbe meglio diluire nel tempo, sono sicuramente lavorazioni che provocano un discreto stress (l'eliminazione di così tanta vegetazione tutta insieme, in più le pieghe, in più la filatura anche della vegetazione più fine...). Non mi andava di procurare altro stress alla pianta lavorando male e di fretta, e quindi ho voluto fare le cose al meglio delle mie capacità senza sbrigarmi troppo... non ho finito in tempo ma pazienza.
Arrivata a casa ho sistemato anche gli ultimi rametti e questo è il risultato finale:
I jin sono ovviamente da lavorare, quello più basso l'ho lasciato lunghetto perchè ci ho ancorato il tirante, quello più in alto sta proprio al centro della figura e viene verso l'osservatore, quindi stavo pensando che in futuro potrei eliminarlo del tutto e al suo posto lasciare uno shari... oth_10 però sono indecisa, non lo so, ci devo pensare, perciò per ora lo lascio così.
Devo dire che, da come si presentava la pianta e dai mille dubbi che avevo all'inizio, sono stata molto contenta e soddisfatta del mio lavoro, non pensavo che sarei riuscita a tirare fuori qualcosa! Poi è chiaro che, già guardando e riguardando la pianta in questi giorni, ho trovato già un sacco di cose che non vanno, e chissà quante non ne vedo! Comunque è stata un'esperienza che mi ha insegnato un sacco di cose, molto istruttiva (senza parlare ovviamente dell'atmosfera vissuta in quella giornata al club, semplicemente splendida!).
Qualunque pensiero, commento o critica sarà ben accetto e molto aprezzato!
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
[Aprile 2010] Eccomi qui con gli aggiornamenti.
Prima di tutto volevo dirvi che qualcuno (grazie GoJu ) mi ha fatto notare che, dopo lavorazioni come quelle delle demo dove in una giornata si fanno tanti interventi drastici che andrebbero invece diluiti nel tempo (e quindi in piccolo anche lavorazioni come questa), è cosa buona e giusta rimuovere poi il filo messo sulla vegetazione verde fine: questo infatti causa un grande stress per la pianta... Cioè, il filo sulla vegetazione fine ancora verde starebbe lì giusto per un motivo estetico, ma per il resto è più che altro dannoso, e visto che sicuramente la chioma andrà definita meglio in futuro e che per il momento è più importante la ripresa della pianta che l'aspetto estetico, è meglio toglierlo. E così ho fatto, ho tolto con molta delicatezza tutto il filo più fine da tutti i rametti verdi, quindi ora la chioma non ha più la forma di prima ma è tutta aperta e scompigliata... ma non importa!
Seconda cosa... c'è una cosa che non vi avevo detto, speravo non fosse necessario... oth_12 invece... Il giorno stesso della lavorazione, durante il viaggio di ritorno a casa, facendo una curva il vaso mi si è cappottato! ziiitto Mi sono fermata e ho fissato meglio la pianta, ma ormai una bella botta l'aveva presa rotolando per il sedile della macchina... oth_1 Il rametto che più ne ha risentito è questo che vi faccio vedere in una foto di prima che togliessi il filo fine, l'avevo visto subito che si era piegato troppo, ma speravo che ce la facesse lo stesso:
Insomma sto rametto si è seccato, ma anche di questo non mi preoccupo più di tanto, la struttura andrà rivisitata in futuro, con calma.
Terza cosa:
Comunque ho fatto così, ho prima pulito i jin dalla muffetta grigia, poi gli ho dato una passata col fuoco, poi li ho un po' spazzolati, poi ho passato il liquido jin un po' diluito, e questo è il risultato:
Eh, in verità il colore è rimasto un po' giallognolo...
Mo vediamo se basta questo trattamento o dovrò ripeterlo...
Se avete osservazioni o consigli sono tutt'orecchie!
Prima di tutto volevo dirvi che qualcuno (grazie GoJu ) mi ha fatto notare che, dopo lavorazioni come quelle delle demo dove in una giornata si fanno tanti interventi drastici che andrebbero invece diluiti nel tempo (e quindi in piccolo anche lavorazioni come questa), è cosa buona e giusta rimuovere poi il filo messo sulla vegetazione verde fine: questo infatti causa un grande stress per la pianta... Cioè, il filo sulla vegetazione fine ancora verde starebbe lì giusto per un motivo estetico, ma per il resto è più che altro dannoso, e visto che sicuramente la chioma andrà definita meglio in futuro e che per il momento è più importante la ripresa della pianta che l'aspetto estetico, è meglio toglierlo. E così ho fatto, ho tolto con molta delicatezza tutto il filo più fine da tutti i rametti verdi, quindi ora la chioma non ha più la forma di prima ma è tutta aperta e scompigliata... ma non importa!
Seconda cosa... c'è una cosa che non vi avevo detto, speravo non fosse necessario... oth_12 invece... Il giorno stesso della lavorazione, durante il viaggio di ritorno a casa, facendo una curva il vaso mi si è cappottato! ziiitto Mi sono fermata e ho fissato meglio la pianta, ma ormai una bella botta l'aveva presa rotolando per il sedile della macchina... oth_1 Il rametto che più ne ha risentito è questo che vi faccio vedere in una foto di prima che togliessi il filo fine, l'avevo visto subito che si era piegato troppo, ma speravo che ce la facesse lo stesso:
Insomma sto rametto si è seccato, ma anche di questo non mi preoccupo più di tanto, la struttura andrà rivisitata in futuro, con calma.
Terza cosa:
Cerrrrrrrrrrrrrto che lo sapevo!!! oth_7 oth_12 :mrgreen: :mrgreen: No seriamente, grazie GoJu che me l'hai ricordato , in effetti ricordavo una cosa del genere ma non ho esperienza in queste cose. Comunque ragionando, se il legno è ancora fresco di scortecciatura e non è quindi secco, non è molto permeabile, quindi per trattarlo subito bisogna seccarlo con la fiamma e renderlo così microporoso e permeabile, così il liquido jin può fare il suo effetto sul legno. E' giusto il ragionamento?GoJu ha scritto:Già sai che il liquido jin non prende se il taglio è fresco e non sfiammato...
Comunque ho fatto così, ho prima pulito i jin dalla muffetta grigia, poi gli ho dato una passata col fuoco, poi li ho un po' spazzolati, poi ho passato il liquido jin un po' diluito, e questo è il risultato:
Eh, in verità il colore è rimasto un po' giallognolo...
Mo vediamo se basta questo trattamento o dovrò ripeterlo...
Se avete osservazioni o consigli sono tutt'orecchie!
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Visto che non avete fatto osservazioni, deduco che ho operato bene.
Vi aggiorno ancora dicendo che il colore giallognolo dei jin poi se ne è andato spontaneamente nei giorni seguenti, ecco una foto di ieri:
La macchia in punta color ruggine invece deve essere stata causata dal filo di rame del tirante quando ho sfiammato il jin... :mrgreen: Vabbè non importa, tanto questo jin andrà molto accorciato, chiaramente.
Vi aggiorno ancora dicendo che il colore giallognolo dei jin poi se ne è andato spontaneamente nei giorni seguenti, ecco una foto di ieri:
La macchia in punta color ruggine invece deve essere stata causata dal filo di rame del tirante quando ho sfiammato il jin... :mrgreen: Vabbè non importa, tanto questo jin andrà molto accorciato, chiaramente.
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
AGGIORNAMENTO MARZO 2011
Dopo un anno vi aggiorno su questa pianta.
Dopo la lavorazione fatta al concorsino del club l'anno scorso, la pianta, come avevo detto, aveva seccato un paio di rametti (causa botta presa in macchina durante una curva... ). Per il resto però stava bene. Dopo neanche un paio di mesi si è messa a vegetare con una tale vigoria che ha cominciato a incidere pesantemente tutto il filo che avevo messo, la corteccia in alcuni punti sembrava volesse esplodere! Penso che probabilmente il filo lo avrei dovuto mettere più lento... Comunque sia, sotto consiglio di chi ne sa più di me, decisi di rimuovere tutto il filo che avevo messo dopo neanche due mesi dalla lavorazione! Ecco una foto di Maggio dell'anno scorso, durante la fase di slegatura:
Tolto tutto il filo, ho lasciato crescere completamente indisturbata la pianta per tutto l'anno, in modo che si rinforzasse e guarisse le numerose ferite che ho trovato sui rami, e magari tornasse a squama.
Vi metto quindi le foto della situazione attuale, la pianta è molto vigorosa e la chioma è in ottima salute, ci sono però diverse ferite gravi, che però stanno rimarginandosi:
Vi faccio vedere che finalmente sta tornando la squama!!! daidai_xx
Ora finalmente l'ho rinvasata, e devo dire che anche l'apparato radicale era in ottima salute! oth_4 Presto vi metto le foto.
Dopo un anno vi aggiorno su questa pianta.
Dopo la lavorazione fatta al concorsino del club l'anno scorso, la pianta, come avevo detto, aveva seccato un paio di rametti (causa botta presa in macchina durante una curva... ). Per il resto però stava bene. Dopo neanche un paio di mesi si è messa a vegetare con una tale vigoria che ha cominciato a incidere pesantemente tutto il filo che avevo messo, la corteccia in alcuni punti sembrava volesse esplodere! Penso che probabilmente il filo lo avrei dovuto mettere più lento... Comunque sia, sotto consiglio di chi ne sa più di me, decisi di rimuovere tutto il filo che avevo messo dopo neanche due mesi dalla lavorazione! Ecco una foto di Maggio dell'anno scorso, durante la fase di slegatura:
Tolto tutto il filo, ho lasciato crescere completamente indisturbata la pianta per tutto l'anno, in modo che si rinforzasse e guarisse le numerose ferite che ho trovato sui rami, e magari tornasse a squama.
Vi metto quindi le foto della situazione attuale, la pianta è molto vigorosa e la chioma è in ottima salute, ci sono però diverse ferite gravi, che però stanno rimarginandosi:
Vi faccio vedere che finalmente sta tornando la squama!!! daidai_xx
Ora finalmente l'ho rinvasata, e devo dire che anche l'apparato radicale era in ottima salute! oth_4 Presto vi metto le foto.
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Le radici erano tutte belle e sane, e anche il substrato usato dal vivaista non era il solito mattone ma un bel mix di TU sciolto e pomice, quindi ho lasciato una bella parte del vecchio substrato lì sotto al piede, anche se in foto non sembra, in modo da non stressare troppo le radici.
Ecco un particolare delle punte delle radici, che cominciavano appena a formare le nuove punte e i nuovi capillari, quindi era proprio il momento giusto per rinvasarlo:
La sistemazione delle radici nella nuova ciotola: in foto non sembra, ma le ho lasciate quasi tutte, ho giusto spuntato le più lunghe, ma proprio poca roba:
Risultato finale, ho potuto finalmente sistemare la pianta con l'inclinazione giusta, daidai_xx più o meno:
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Giusta osservazione. Io comunque ho postato la foto della pianta a radici nude, e confrontandola con quella a rinvaso finito si può capire bene quanta parte del tronco alla base è stato interrato: in effetti uno/massimo due cm di tronco l'ho interrato. Non è detto che io abbia fatto bene, comunque il motivo è stato questo: come avevo scritto, rinvasando la pianta l'ho anche inclinata un po', ma così facendo, le radici che stanno a sinistra (guardando l'ultima foto o la foto a radici nude) sono venute verso l'alto. Se non avessi leggermente interrato il piede, quelle radici sarebbero rimaste fuori dal terreno: ho preferito invece tenerle interrate per evitare che seccandosi creassero un ulteriore stress nel post rinvaso. Tuttora comunque quelle radici affiorano leggermente dalla superficie del terreno. Probabilmente, come al solito, sono stata troppo prudente, probabilmente la pianta non avrebbe sofferto per la morte di poche radici superficiali, tuttavia forse mi sentivo anche in debito con questa povera pianta dopo la lavorazione aggressiva che le avevo fatto l'anno scorso...randall ha scritto:Non hai interrato troppo il piede perdendoti un pò di tronco?
Magari sono le foto che non rendono...
Comunque vorrei fare ora un discorso generale, che forse c'entra poco con il caso in questione, ma magari può essere utile discuterne. Durante le fasi di costruzione di un bonsai la sistemazine del "nebari" è importante ed è una delle prime cose da fare: occorre indirizzare subito le prime radici alla base del tronco in modo ordinato, conico, evitando accavallamenti, gomiti strani ecc, in modo che col tempo le radici crescendo nella giusta posizione creino l'effetto di radici possenti e vetuste che vogliamo (il discorso vale soprattutto con le caducifoglie però, e con determinati stili piuttosto che altri). Tuttavia, durante gli anni di vaso da coltivazione in cui si porta avanti il progetto, il piede, che man mano va acquistando spessore e maturità, è meglio che resti sotto terra, in modo che cresca al meglio e che le radici capillari restino comunque vicine al colletto. Il nebari andrà riportato fuori dal terreno solo una volta che si sarà sufficientemente sviluppato sia lui che l'apparato di radichette fini sotto di esso, che potrebbe essere per esempio quando il bonsai sarà pronto per essere messo in vaso bonsai. Però ripeto, è un discorso che ha molto più senso con le caducifoglie che con un Ginepro...
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
AGGIORNAMENTO GENNAIO 2012
Prima di tutto vi faccio vedere lo stato attuale della pianta, che l'anno scorso, dopo il rinvaso, è stata lasciata libera di crescere senza alcuna lavorazione o potatura, e devo dire che la stagione vegetativa è andata alla grande, la pianta è cresciuta sana e forte e senza mai alcun segno di sofferenza o parassiti.
Purtroppo ancora c'è una gran quantità di vegetazione ad ago, ma ha fatto anche molta vegetazione a squama! daidai_xx Ecco un dettaglio (dove si vede anche che la pianta è un esemplare maschio :mrgreen: ):
Ora, visto lo stato di salute esuberante, ho deciso di rimetterci le mani. Vi dico cosa avrei in mente di fare, sperando come sempre nei vostri commenti e consigli! Prima di tutto mi autoquoto:
In questa ottica, e considerando che vorrei seguire comunque più o meno il disegno che avevo pensato inizialmente, vorrei ora riprovare a piegare il tratto di tronco che dopo la slegatura si era riaddrizzato, e stop, per quest'anno vorrei fare solo questo. Gli darò un anno di tempo per fissare bene la piega del tronco mentre la vegetazione sarà ancora libera, in modo che tiri bene, non subisca ulteriori stress, e magari maturi ancora facendo sempre più squama e meno aghi. Che ne pensate? Troppo prudente questa volta? Oltretutto la piega non è troppo drastica, si tratta di andare ad accentuare un leggero movimento che c'è già...
Prima di tutto vi faccio vedere lo stato attuale della pianta, che l'anno scorso, dopo il rinvaso, è stata lasciata libera di crescere senza alcuna lavorazione o potatura, e devo dire che la stagione vegetativa è andata alla grande, la pianta è cresciuta sana e forte e senza mai alcun segno di sofferenza o parassiti.
Purtroppo ancora c'è una gran quantità di vegetazione ad ago, ma ha fatto anche molta vegetazione a squama! daidai_xx Ecco un dettaglio (dove si vede anche che la pianta è un esemplare maschio :mrgreen: ):
Ora, visto lo stato di salute esuberante, ho deciso di rimetterci le mani. Vi dico cosa avrei in mente di fare, sperando come sempre nei vostri commenti e consigli! Prima di tutto mi autoquoto:
Cassandra ha scritto:Il risultato della prima lavorazione era abbastanza accettabile, ma lo sbaglio è stato aver fatto tutti quegli interventi in un solo giorno (...): spero che arrivi a tutti il messaggio che volevo lanciare con la condivisione di questa esperienza: è decisamente meglio fare uno step alla volta, con i giusti tempi e le giuste preparazioni, nel rispetto della salute della pianta, in modo che il lavoro abbia un buon esito.
In questa ottica, e considerando che vorrei seguire comunque più o meno il disegno che avevo pensato inizialmente, vorrei ora riprovare a piegare il tratto di tronco che dopo la slegatura si era riaddrizzato, e stop, per quest'anno vorrei fare solo questo. Gli darò un anno di tempo per fissare bene la piega del tronco mentre la vegetazione sarà ancora libera, in modo che tiri bene, non subisca ulteriori stress, e magari maturi ancora facendo sempre più squama e meno aghi. Che ne pensate? Troppo prudente questa volta? Oltretutto la piega non è troppo drastica, si tratta di andare ad accentuare un leggero movimento che c'è già...
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Hai ragione, me ne ero accorta... La vegetazione non è delle più compatte, e ho diversi altri Ginepri che sono messi anche peggio! :?giorgioc ha scritto:Con questa varietà sarà dura formare i palchi
A dire il vero non ci avevo pensato, ma è una grande idea!giorgioc ha scritto:Non hai pensato di innestarci magari un itoigawa?
Ho due Ginepri che potrebbero andare bene, uno è il chinensis sargentii nella varietà molto diffusa tra i bonsai (Kishu). Ecco il confronto della sua vegetazione (a sinistra) con il Ginepro della discussione (a destra):
Il sargentii ha la vegetazione molto più compatta e corta, ed è molto adatto per formare palchi piccoli, in effetti. Questo però è un piccolo bonsai in lavorazione che ho, quindi dovrei prima farci qualche talea.
Inoltre ho una talea di chinensis sargentii proprio della famosa varietà Itoigawa! La squama è compatta anche questa ma è più fine e il colore è un verde molto brillante daidai_xx (è quello a sinistra ovviamente, sempre in confronto con quello della discussione):
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
AGGIORNAMENTO APRILE 2013
Allora, alla fine, l'anno scorso non feci più nulla, nessuna lavorazione, nè potatura, nulla di nulla, solo coltivazione per tutto l'anno. Ecco una foto di non molto tempo fa:
Quest'inverno dunque avevo deciso di lavorarla di nuovo, la pianta era sanissima e vigorosissima. L'ho studiata parecchio, l'ho studiata per qualche mese, e mi sono fermamente convinta che non era il caso di reimpostarla come l'avevo impostata la prima volta (vedere pag.1). oth_1 Il tronco principale si biforcava in due, e nella prima impostazione avevo usato un ramo come prosecuzione del tronco e l'altro come primo ramo, ma era una delle mie prime lavorazioni e ora mi rendo conto che c'erano un sacco di cose che non andavano, soprattutto il primo ramo era troppo grosso e partiva all'interno della curva... Eh sì, decisamente ci voleva un progetto nuovo, decisamente diverso, che valorizzasse meglio la pianta. daidai_xx
Nelle settimane scorse ho fatto un nuovo progetto e ho fatto questa nuova impostazione! daidai_xx Sono molto soddisfatta, il risultato dal vivo mi piace tantissimo love anche se l'impostazione della vegetazione è solo accennata. Appena riesco vi metto le foto! Volevo chiedervi se sapreste indovinare che disegno ho realizzato, ma mi rendo conto che è impossibile rispondere perchè dalle foto la struttura della pianta non si vede per niente.
Allora, alla fine, l'anno scorso non feci più nulla, nessuna lavorazione, nè potatura, nulla di nulla, solo coltivazione per tutto l'anno. Ecco una foto di non molto tempo fa:
Quest'inverno dunque avevo deciso di lavorarla di nuovo, la pianta era sanissima e vigorosissima. L'ho studiata parecchio, l'ho studiata per qualche mese, e mi sono fermamente convinta che non era il caso di reimpostarla come l'avevo impostata la prima volta (vedere pag.1). oth_1 Il tronco principale si biforcava in due, e nella prima impostazione avevo usato un ramo come prosecuzione del tronco e l'altro come primo ramo, ma era una delle mie prime lavorazioni e ora mi rendo conto che c'erano un sacco di cose che non andavano, soprattutto il primo ramo era troppo grosso e partiva all'interno della curva... Eh sì, decisamente ci voleva un progetto nuovo, decisamente diverso, che valorizzasse meglio la pianta. daidai_xx
Nelle settimane scorse ho fatto un nuovo progetto e ho fatto questa nuova impostazione! daidai_xx Sono molto soddisfatta, il risultato dal vivo mi piace tantissimo love anche se l'impostazione della vegetazione è solo accennata. Appena riesco vi metto le foto! Volevo chiedervi se sapreste indovinare che disegno ho realizzato, ma mi rendo conto che è impossibile rispondere perchè dalle foto la struttura della pianta non si vede per niente.
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Scusate il tremendo ritardo , ma finalmente vi posto le foto della nuova impostazione di questa pianta, che ho fatto a inizio Aprile scorso.
Come dicevo, era da tempo che mi ero convinta che la vecchia impostazione non andasse bene... e così mi sono decisa, ho tagliato via uno dei due rami, quello che era la prosecuzione del tronco, e ho lasciato invece quello che era il primo ramo: ho deciso di fare con esso la prosecuzione del tronco perchè aveva una buona ramificazione e poi era un po' più fino dell'altro, dando più conicità alla pianta. Ho quindi gommato e filato questo ramo, e con l'aiuto di un amico :mrgreen: e di un tirante l'ho piegato in questo modo (ovviamente il moncone a sinistra l'ho lasciato lungo per ancorarci il tirante, ma in futuro lo scorteccerò e ci farò un altro jin):
Peccato che la foto appiattisce :? perchè il movimento in realtà è molto tridimensionale.
Come si vede c'erano diversi rametti da usare come primari, i quali però non avevano ulteriori ramificazioni ma direttamente la vegetazione; vabbè, vuol dire che non si poteva ottenere subito un risultato che sembrasse definitivo, in pratica ho filato e impostato solo i primari, i palchi li creerò in futuro quando ci sarà ramificazione secondaria, e quindi l'aspetto finale per ora, come vedrete, è un po' "strano", eheheheh. :mrgreen:
Ecco una foto dopo l'impostazione dei primi due rami:
Con questa pianta ho voluto realizzare uno stile che in verità conoscevo poco e non amavo molto, cioè un bunjin di quelli alti con i primari piegati come "braccia" (cioè con una curva molto accentuata vicino al tronco a mo' di spalla e il resto del ramo che scende in basso). Ultimamente mi ero accorta che mi stavo un po' fossilizzando su quei pochi stili che conoscevo meglio, e invece ho deciso di sperimentare un po' diverse soluzioni e provare ad affrontare anche stili che non conoscevo, che magari non mi piacevano troppo o meglio non li capivo e mi facevano un po' paura. E così ecco il mio primo esperimento di bunjin di questo genere (perchè poi di bunjin ce ne sono un'infinità di varianti e possibilità...)! daidai_xx Eccolo a impostazione terminata:
Dal vivo ero veramente soddisfatta alla fine di questo lavoro, il risultato mi piaceva tantissimo (immaginando i palchetti ordinati ed essenziali messi ad hoc)! love Mi dispiace tantissimo che in foto sembra una doppia S piatta, ci perde proprio tanto, perchè in verità c'è tantissimo movimento tridimensionale, il tronco è quasi più movimentato dagli altri lati che non dal fronte, e i rami non stanno affatto uno sopra l'altro come sembra nella foto! daidai_xx
Ahahaha lì per lì veramente ero tutta entusiasta e già me lo immaginavo come sarebbe stato finito, in un bel vasetto minimale, pronto per una mostra! denti_xx Nella realtà invece ho capito che sicuramente lo modificherò ancora (per esempio sicuramente un po' lo abbasserò, oth_10 lì in alto c'è da compattare le pieghe, secondo me...). Penso sia normale, mentre maturano le piante matura anche la nostra visione di esse: ogni bonsai è veramente sempre in evoluzione!
Non vi metto la foto di ora perchè fa ridere, ha cacciato nuova vegetazione su tutti i rami (ad aghi, ovviamente) ed essendo un po' lunga è anche un po' piangente, e sembra quasi un salice, ahahahah! :mrgreen:
Come dicevo, era da tempo che mi ero convinta che la vecchia impostazione non andasse bene... e così mi sono decisa, ho tagliato via uno dei due rami, quello che era la prosecuzione del tronco, e ho lasciato invece quello che era il primo ramo: ho deciso di fare con esso la prosecuzione del tronco perchè aveva una buona ramificazione e poi era un po' più fino dell'altro, dando più conicità alla pianta. Ho quindi gommato e filato questo ramo, e con l'aiuto di un amico :mrgreen: e di un tirante l'ho piegato in questo modo (ovviamente il moncone a sinistra l'ho lasciato lungo per ancorarci il tirante, ma in futuro lo scorteccerò e ci farò un altro jin):
Peccato che la foto appiattisce :? perchè il movimento in realtà è molto tridimensionale.
Come si vede c'erano diversi rametti da usare come primari, i quali però non avevano ulteriori ramificazioni ma direttamente la vegetazione; vabbè, vuol dire che non si poteva ottenere subito un risultato che sembrasse definitivo, in pratica ho filato e impostato solo i primari, i palchi li creerò in futuro quando ci sarà ramificazione secondaria, e quindi l'aspetto finale per ora, come vedrete, è un po' "strano", eheheheh. :mrgreen:
Ecco una foto dopo l'impostazione dei primi due rami:
Con questa pianta ho voluto realizzare uno stile che in verità conoscevo poco e non amavo molto, cioè un bunjin di quelli alti con i primari piegati come "braccia" (cioè con una curva molto accentuata vicino al tronco a mo' di spalla e il resto del ramo che scende in basso). Ultimamente mi ero accorta che mi stavo un po' fossilizzando su quei pochi stili che conoscevo meglio, e invece ho deciso di sperimentare un po' diverse soluzioni e provare ad affrontare anche stili che non conoscevo, che magari non mi piacevano troppo o meglio non li capivo e mi facevano un po' paura. E così ecco il mio primo esperimento di bunjin di questo genere (perchè poi di bunjin ce ne sono un'infinità di varianti e possibilità...)! daidai_xx Eccolo a impostazione terminata:
Dal vivo ero veramente soddisfatta alla fine di questo lavoro, il risultato mi piaceva tantissimo (immaginando i palchetti ordinati ed essenziali messi ad hoc)! love Mi dispiace tantissimo che in foto sembra una doppia S piatta, ci perde proprio tanto, perchè in verità c'è tantissimo movimento tridimensionale, il tronco è quasi più movimentato dagli altri lati che non dal fronte, e i rami non stanno affatto uno sopra l'altro come sembra nella foto! daidai_xx
Ahahaha lì per lì veramente ero tutta entusiasta e già me lo immaginavo come sarebbe stato finito, in un bel vasetto minimale, pronto per una mostra! denti_xx Nella realtà invece ho capito che sicuramente lo modificherò ancora (per esempio sicuramente un po' lo abbasserò, oth_10 lì in alto c'è da compattare le pieghe, secondo me...). Penso sia normale, mentre maturano le piante matura anche la nostra visione di esse: ogni bonsai è veramente sempre in evoluzione!
Non vi metto la foto di ora perchè fa ridere, ha cacciato nuova vegetazione su tutti i rami (ad aghi, ovviamente) ed essendo un po' lunga è anche un po' piangente, e sembra quasi un salice, ahahahah! :mrgreen:
Claudia Marconi- Messaggi : 248
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Vero! Ma secondo me era inevitabile.scarboc ha scritto: incerto_xx caspita che evoluzione, ha cambiato proprio faccia!
Grazie-grazie! :mrgreen:scarboc ha scritto:Brava-brava
Ardesia, ma lo sai che ci avevo pensato quasi subito anche io? daidai_xx Davvero, studiandola e osservandola avevo pensato anche io di eliminare il ramo che dici tu, il che conferirebbe una direzione più marcata e una maggiore "potenza", andrebbe però anche abbassata la pianta e riportato l'apice più a destra. Tutto giusto, tutto lecito, però mi sono anche resa conto che in pratica stavo ricadendo nell'impostazione bunjin più utilizzata, o almeno è quella che ho visto più spesso al club, quella che conosco meglio... e invece questa volta volevo fare qualcosa di diverso, più elegante, meno sbilanciato... Te l'ho detto, è una cosa mia personale, una voglia di vedere come poteva uscire con questa impostazione un po' diversa anche se meno drammatica della "solita", però la tua osservazione è assolutamente corretta, in teoria andando a cercare l'impostazione che dà più movimento e drammaticità bisognerebbe senza dubbio togliere quel ramo e anche abbassare la pianta, dare più movimento in apice e fare curve più strette e accentuate.Ardesia ha scritto:grande Cassy! mi piace!
guardando l'ultima foto mi sono chiesto come può diventare il bunjin se si elimina il secondo ramo (quello più in basso a sinistra) probabilmente come già hai scritto tu la foto schiaccia molto e non vedendo come si muove nella tridimensionalità è tutta un'altra cosa.
Claudia Marconi- Messaggi : 248
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Terrò in considerazione questa osservazione, ma credo ci sia tempo per tornarci, per ora non lo voglio più toccare per un po'.cambo ha scritto:Guardando e riguardando la foto mi viene da pensare che potresti spostare l'apice più a sinistra e in qusto modo poter aprire maggiormente i rami su quella parte, che ora appaiono un pò schiacciati.
Comunque quando riesco vi metto le foto da diversi lati, così vedete che il tronco è più movimentato di quanto non sembri nelle foto precedenti.
Grazie. Certamente attenderò il ritorno della squama, ma conosco questo ginepro e ci vorranno un paio d'anni... :? Vabbè aspetteremo.cambo ha scritto:Comunque un buon lavoro, ma ora attendi anche che ripristini la squama
Claudia Marconi- Messaggi : 248
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Re: Piccolo ginepro da vivaio: concorso del club 2010
Mi dispiace moltissimo, ma voglio aggiornare anche questo lavoro con l'ultimo aggiornamento... infatti questa pianta è morta! Ci ho messo un sacco di tempo a riprendermi, mi ci ero affezionata tanto...
Comunque, a circa un anno dall'ultima foto che vi ho postato, che era di aprile 2014, la pianta si presentava così (primavera 2015):
Scusate, è il retro, ma si capisce lo stesso.
Però l'estate è successo il fattaccio... D'estate metto sempre l'irrigazione automatica per quando non sono a casa, ma poi nei periodi più torridi e se ho poco tempo la uso a volte anche se sono a casa (ma solo d'estate). Vabbè insomma successe che a questo vaso, che era poggiato su blocchetti di tufo, gli si tapparono i buchi di drenaggio col muschio che ci crebbe intorno, detriti, ecc. Non me ne accorsi subito, perchè lasciai l'irrigazione automatica anche dopo che tornai dal mare, ma a un certo punto vidi la vegetazione virare al grigio spento! Corsa ad indagare mi accorsi che annaffiando si formava un lago nel vaso, l'acqua non usciva da sotto! E le radici sono annegate, cioè morte asfissiate.
Pensate che di solito faccio altri buchi alle mie ciotole e vasi anche più in alto, lateralmente, ecc, invece qui lasciai quelli di fabbrica che erano tutti solamente in punti a contatto col terreno, quindi è stato facile ostruirsi... Avrei dovuto rialzare il vaso con degli spessorini, qualsiasi cosa!!! Per questo non mi perdono, è stata colpa mia! Spero solo che la mia esperienza possa essere di esempio per qualcuno che magari ha un vaso di plastica senza piedini con i buchi tutti a contatto col terreno: rialzate il vaso e/o fate altri buchi anche lateralmente.
Comunque, a circa un anno dall'ultima foto che vi ho postato, che era di aprile 2014, la pianta si presentava così (primavera 2015):
Scusate, è il retro, ma si capisce lo stesso.
Però l'estate è successo il fattaccio... D'estate metto sempre l'irrigazione automatica per quando non sono a casa, ma poi nei periodi più torridi e se ho poco tempo la uso a volte anche se sono a casa (ma solo d'estate). Vabbè insomma successe che a questo vaso, che era poggiato su blocchetti di tufo, gli si tapparono i buchi di drenaggio col muschio che ci crebbe intorno, detriti, ecc. Non me ne accorsi subito, perchè lasciai l'irrigazione automatica anche dopo che tornai dal mare, ma a un certo punto vidi la vegetazione virare al grigio spento! Corsa ad indagare mi accorsi che annaffiando si formava un lago nel vaso, l'acqua non usciva da sotto! E le radici sono annegate, cioè morte asfissiate.
Pensate che di solito faccio altri buchi alle mie ciotole e vasi anche più in alto, lateralmente, ecc, invece qui lasciai quelli di fabbrica che erano tutti solamente in punti a contatto col terreno, quindi è stato facile ostruirsi... Avrei dovuto rialzare il vaso con degli spessorini, qualsiasi cosa!!! Per questo non mi perdono, è stata colpa mia! Spero solo che la mia esperienza possa essere di esempio per qualcuno che magari ha un vaso di plastica senza piedini con i buchi tutti a contatto col terreno: rialzate il vaso e/o fate altri buchi anche lateralmente.
Claudia Marconi- Messaggi : 248
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