Acero buergeriano Shoin

Riciclo un mio messaggio di risposta nel post "A proposito di margotta e nebari" perché la storia di questo piccolo acero può essere didatticamente interessante


Ho un acero buergeriano che aveva già un bel nebari al momento dell'acquisto. Aveva in origine una dimensione Kifu/ Chuin, ma il tromco dritto e per nulla conico. L' ho capitozzato molto basso 3 o 4 anni fa e l'ho  coltivato in pomice grossolana pura.
eccolo


Non ho foto 2015, questa è di agosto 2014, oltre due metri di vegetazione


In autunno 2015


Ecco le progressive sostituzioni di apice



A primavera, pensando che la formazione di nebari e tronco si possa considerare quasi completa l' ho rinvasato in vaso più piccolo, per iniziare la formazione dei rami. A tal fine ho ridotto la granulometria del terriccio, composto da un mix di pomice, lapillo ed akadama.









Come sempre il buergeriano mostra grande vigore, in settimana ho pinzato i germogli a parte il primo ramo, che desidero favorire per l'ingrossamento. ho applicato filo leggero nella prima parte dei rami per dare movimento. ora ne riparliamo a fine maggio

bella pianta giorgio... ha un bel potenziale

eh si, la base è fatta, ora i primari

Che bella...
Ma quando hai cambiato l'apice hai capitozzato lasciando qualche gemma o la pianta rimaneva "nuda"?
La prima capitozzatura mi sembra completamente coperta dalla corteccia, è perfetta (nessuna ciambella nessun "uro", nessuna cicatrice), ha fatto da sola o l'hai aiutata in qualche modo?

Sempre capitozzato lasciando un rametto con gemme per garantire la prosecuzione dell'apice (vedi appena sopra il numero 5).
L'acero buergeriano cicatrizza benissimo come specie, soprattutto se aiutato da una coltivazione mirata al forte vigore ( terriccio a granulometria grossa e tanto concime).
Mettendo ordine tra le foto ho trovato anche questa di fine agosto 2014 (il ramo di sacrificio è lungo oltre 2 metri)

Il vigore di questo acerino mi spaventa

Ecco vedi, io invece spesso ho paura a lasciarle crescere così tanto; come dici spesso tu bisognerebbe avere già in mente almeno il disegno finale del tronco ed agire di conseguenza.
Nella tua coltivazione si vede chiaramente che c'è una perfetta conoscenza e consapevolezza delle capacità vegetative dell'acero, e le sfrutti a tuo vantaggio.
Sono impressionata, sei davvero bravo.

In realtà pubblico solo le cose che riescono...
I fallimenti, faccio fatica a mostrarli, e credimi non sono pochi

Beh...se pensi che c'è gente che colleziona solo fallimenti ti consoli (e ovviamente parlo per me)

Un bell' articoletto stile quello, ormai mitico, di Cassandra, no?

https://bonsai-italia.forumattivo.it/t96-come-creare-un-mame-da-una-talea-di-olmo-cinese

Anche perché la tua "costruzione" dello shohin di acero tridente è veramente da manuale
So che sei troppo modesto, ma, una volta tanto, fa uno strappo
Se vuoi proprio trovarci un difetto, probabilmente, da quanto ho imparato sul forum, è l' apice fuori asse, ma per il resto penso potrebbe aiutare molti (me compreso) ad imparare come costruire un bonsai

Giorgioc ha scritto:I fallimenti, faccio fatica a mostrarli, e credimi non sono pochi

Scarboc ha scritto:Beh...se pensi che c'è gente che colleziona solo fallimenti ti consoli (e ovviamente parlo per me) tongue
.

Beh, ragazzi, chi è senza fallimenti, scagli la prima pietra

Daniele ha avuto davvero una bella idea, se hai voglia mettiamo questo wip nella didattica, però poi ti devi impegnare ad aggiornarlo... Te la sentiresti?
Dai-dai-dai

Daniele ha scritto:potrebbe aiutare molti (me compreso) ad imparare come costruire un bonsai Very Happy
.

Mi autocito.
E soprattutto a capire che, per formare un vero bonsai, ci vuole tempooooo!

Quoto!
Dai-dai-dai

(...e dopo questo Giorgio decise di non far più vedere nessuna delle sue piante...)

Non si tratta di falsa modestia o altro. Mi piace far vedere le mie esperienze, anche non positive, ad esempio la margotta non riuscita di quercia e (appena riesco a fotografare bene) la ceppaia con un tronco seccato.
Ma da qui a fare didattica, ne deve passare ancora un po' di esperienza per me. non me la sento

Rispetto la tua scelta anche se non la condivido.
Non penso ci siano maestri fra noi, però ci sono diversi livelli di preparazione ed esperienza, e il tuo livello è alto.
Quasi nessuno di noi ha potuto portare una delle sue piante ad una mostra e se proprio vuoi saperlo, io non ho nemmeno una pianta in vaso bonsai.
Io non faccio davvero testo, però so che tante persone con più piante e più esperienza potrebbero imparare molto da te; già soltanto la costruzione del tronco, come diceva anche Daniele, è spettacolare, se vuoi potresti mettere solo quella (anche se a me servirebbero moltissimo anche le dritte sulla ramificazione).
Però vedi tu ecco, non voglio costringere nessuno

Scarboc ha scritto:Rispetto la tua scelta anche se non la condivido.
Non penso ci siano maestri fra noi, però ci sono diversi livelli di preparazione ed esperienza, e il tuo livello è alto.
Quasi nessuno di noi ha potuto portare una delle sue piante ad una mostra e se proprio vuoi saperlo, io non ho nemmeno una pianta in vaso bonsai.
Io non faccio davvero testo, però so che tante persone con più piante e più esperienza potrebbero imparare molto da te; già soltanto la costruzione del tronco, come diceva anche Daniele, è spettacolare, se vuoi potresti mettere solo quella (anche se a me servirebbero moltissimo anche le dritte sulla ramificazione).
Però vedi tu ecco, non voglio costringere nessuno Wink
.

Straquoto
Comunque l'hai già fatto, si tratterebbe solo di spostarlo in " Didattica- formazione e coltivazione bonsai", corredarlo con altre foto e modificare leggermente l'impostazione del testo, tipo: "  ottenere uno shohin di acero tridente step by step", corredandolo con altre foto ( se ne hai).
Che la tua esperienza potesse essere utile ad altri con minor preparazione ti era già evidente:

Giorgioc ha scritto: perché la storia di questo piccolo acero può essere didatticamente interessante

Sono consapevole della possibile utilità didattica di quello che pubblico in W.I.P.
Lo faccio proprio per questo, oltre che per vanità personale...
Ma scrivere nella sezione didattica per me avrebbe il senso di "sono arrivato, ho imparato, ora vi insegno".
Non è  e per come la penso  non sarà mai così. 
Preferisco identificarmi nel sempai, di "sensei" c'è ne sono troppi; soprattutto autoproclamati.
Il mio maestro continua ancora anche lui il suo percorso, figursti

Ammirevole e condivisibile anche questo
Comunque non si tratterebbe di "montar in scagno" (con le conseguenze del proverbio), non è il tuo caso
Solo per continuare il discorso, senza la minima intenzione di volerti convincere, ti ricordo che la tua, di esperienza, è comunque superiore a quella di molti del forum (me compreso) e che le conoscenze andrebbero condivise, soprattutto se è aliena la volontà di far sapere " quanto so' bravo!".
Comunque ti rispetto e ti ammiro molto per come ti proponi

Io lo stesso e non insisto, però è un peccato.

Quoto Daniele, ed apprezzo davvero il tuo discorso sul non volerti porre da "sensei", ma tanto per portare qualche freccia in più all'arco dei richiedenti voglio aggiungere che questa comunità non ha mai voluto porsi come una rigida scuola fatta di allievi e maestri, ma un luogo ove condividere i propri risultati... se gli altri utenti ritengono che un particolare percorso possa avere utilità "didattica", il suo inserimento nella sezione apposita è una pura formalità, che non muta sicuramente il rapporto fra i membri del forum

Aggiornamento.
Una parziale defogliazione effettuata una quindicina di giorno fa ha provocato una abbondante e diffusa germogliazione che oggi ho iniziato a pinzare

E' sempre un bel vedere
Perchè parziale defogliazione? L'hai fatta in concomitanza on la potatura verde?

Avevo lasciato    crescere liberamente alcuni rami per fare diametro.
Al raggiungimento del diametro desiderato ho accorciato. Per ottenere una germogliazione abbondante e internodi corti serviva molta luce all'interno della chioma. Non me la sono sentita di defogliazione totalmente avendo rinvasato in primavera e così  ho tolto poco più di mera delle foglie lasciando le più piccole

Secondo me la defogliazione totale così tutto in una volta è un'operazione che ha tanti benefici dal punto di vista funzionale (se devi filare i rami fini ok, su piante mature) quanti rischi per quanto riguarda l'equilibrio, su piante vigorose che vegetano 4-5 volte anche durante la stagione come può fare un buergerianum rischi l'inutile produzione di succhioni o rami ascellari come risposta della pianta per lo scompenso che genera questa tecnica. Sarebbe troppo comodo se rivegetasse soltanto dai rametti apicali dove abbiamo defogliato!

Io con le caducifoglie, soprattutto quelle un po' sfavorite dalla foglia grossa già in natura applico una costante defogliazione parziale da aprile a luglio-agosto dipende dalla specie e da come vegeta....a prescindere dalla concomitanza o meno della classica potatura dei nuovi rami verdi, anche qui dipende dalla specie e dal vigore.
Ho notato che la pianta non ha risposte strane o troppo sbilanciate su alcuni rami ma quasi non se ne accorge che ha perso una foglia, soprattutto se all'ascella si vede già una nuova gemma pronta.