La temperatura estiva nei vasi
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La temperatura estiva nei vasi
La temperatura estiva nei vasi
(Autore: Boba 74)
Apro questo post simil-articolo per riportare una esperienza fatta negli ultimi giorni, visto che da un po' di tempo mi frullava per la testa la curiosità di che temperatura potessero raggiungere le radici poste all'interno di vasi esposti in pieno sole durante l'estate, ma soprattutto che differenze ci fossero a seconda del materiale del vaso e del grado di "annaffiatura".
Ebbene, armato semplicemente di 3 termometri e 3 vasi ho provato a misurare l'andamento delle temperature nel corso di una giornata estiva (la settimana scorsa è stato veramente caldo da me).
Premetto che non voglio assolutamente fossilizzarmi sui valori assoluti, o che qualcuno prendesse per buoni i miei risultati per estenderli a tutti i casi, ma il mio scopo è solo quello di evidenziare qualitativamente le differenze tra le possibili condizioni in cui si vengono a trovare le nostre piante in coltivazione.
Per rendere il tutto vagamente "scientifico" ho utilizzato 3 vasi, che chiameremo A, B e C, tutti delle stesse dimensioni e riempiti con una miscela "standard" composta da 50% pomice e 50% terriccio universale. I vasi sono dei seguenti materiali:
Vaso A: vaso in plastica di color terracotta
Vaso B: vaso in terracotta normale
Vaso C: vaso in plastica di colore nero.
Tutti i vasi hanno approssimativamente diametro 15 cm e altezza 15 cm, sono quindi normali vasi e non ciotole o vasi da bonsai.
La misura della temperatura avviene lasciando immerso il termometro nel vaso a una profondità di 2-3cm, e a distanza di 1-2cm dalla parete interna del vaso, dalla parte più esposta al sole. I vasi sono posti su un ripiano di legno vicini a un muro, in modo da simulare le condizioni più "estreme". I vasi sono stati annaffiati la sera precedente l'esperimento. Ecco una foto:
Dopo un paio di giorni di "test", per valutare l'efficacia delle letture e uniformi condizioni, il giorno 22 agosto si è proceduto a rilevare a intervalli di un ora le temperature dei vasi, e come controllo e confronto si è aggiunto un quarto vaso di plastica di colore nero, contenente la stessa miscela ma con terriccio completamente secco, in modo da valutare le differenze sumulando così le condizioni di un vaso lasciato senza annaffiature. Inoltre, ad ogni lettura si è misurata anche la temperatura esterna, ossia non la temperatura ambiente, ma quella nei pressi dei vasi (se vogliamo, la temperatura del piano di appoggio, visto che è quella ottenuta appoggiando il termometro direttamente sul ripiano).
Ecco i risultati. Nel primo grafico si vede l'andamento orario delle temperature nei 3 vasi e nel vaso a secco:
Nel secondo grafico sono riportate le differenze di temperatura misurate tra l'interno dei vasi e la temperatura esterna:
Commento dei risultati:
1.Come si vede, nel vaso in plastica nero si raggiungono temperature istantanee che in media superano di 2 gradi (rispettivamente in media 2.10 e 2.40 con max di 5°C), quelle degli analoghi vasi non neri.
2.Il vaso in terracotta si riscalda più lentamente rispetto a quello in plastica color cotto, anche se di fatto raggiunge poi le stesse temperature massime.
3. Nel vaso nero la temperatura massima è di 3 gradi superiore rispetto a quella raggiunta negli altri vasi.
4. Il vaso a secco raggiunge temperature dell'ordine di 50°C (pari al fondo scala del termometro, il che non esclude valori superiori), e comunque la temperatura si mantiene sempre in media 4 gradi sueriore a quella ragginta nel vaso nero "annaffiato".
5.Rispetto alla temperatura esterna (quella attorno ai vasi), si nota che nel vaso a secco si possono raggiungere anche 9°C gradi in più, nel vaso nero si ha un picco di 5°C in più, mentre nei vasi in terracotta o in plasttica color cotto si raggiungono al max 3-4 gradi in più, e solo nel pomeriggio, rimanendo per tutta la mattinata a temperature inferiori rispetto a quella esterna.
Ne consegue che, volendo scegliere, almeno dal punto di vista della coltivazione, è preferibile utilizzare vasi in terracotta che hanno un'inerzia termica maggiore (si riscaldano più lentamente) e raggiungono temperature massime meno elevate rispetto a vasi in plastica (soprattutto di quelli scuri).
Altra considerazione: la mancanza di annaffiature, oltre a dare problemi di stress idrico, può nuocere gravemente alle radici più esterne, che come visto, possono raggiungere temperature di 50°C, valore sufficiente a "bruciare" i capillari.
N.B. Da esperimento test non riportato, posso aggiungere che anche il vaso in terracotta raggiunge i 50°C se rimane a secco, (quindi non è solo colpa del colore nero), cosa che ci fa capire quanto l'acqua sia importante anche nel garantire giuste condizioni termiche alle radici.
E ora, via con i commenti.....
Boba74
(Autore: Boba 74)
Apro questo post simil-articolo per riportare una esperienza fatta negli ultimi giorni, visto che da un po' di tempo mi frullava per la testa la curiosità di che temperatura potessero raggiungere le radici poste all'interno di vasi esposti in pieno sole durante l'estate, ma soprattutto che differenze ci fossero a seconda del materiale del vaso e del grado di "annaffiatura".
Ebbene, armato semplicemente di 3 termometri e 3 vasi ho provato a misurare l'andamento delle temperature nel corso di una giornata estiva (la settimana scorsa è stato veramente caldo da me).
Premetto che non voglio assolutamente fossilizzarmi sui valori assoluti, o che qualcuno prendesse per buoni i miei risultati per estenderli a tutti i casi, ma il mio scopo è solo quello di evidenziare qualitativamente le differenze tra le possibili condizioni in cui si vengono a trovare le nostre piante in coltivazione.
Per rendere il tutto vagamente "scientifico" ho utilizzato 3 vasi, che chiameremo A, B e C, tutti delle stesse dimensioni e riempiti con una miscela "standard" composta da 50% pomice e 50% terriccio universale. I vasi sono dei seguenti materiali:
Vaso A: vaso in plastica di color terracotta
Vaso B: vaso in terracotta normale
Vaso C: vaso in plastica di colore nero.
Tutti i vasi hanno approssimativamente diametro 15 cm e altezza 15 cm, sono quindi normali vasi e non ciotole o vasi da bonsai.
La misura della temperatura avviene lasciando immerso il termometro nel vaso a una profondità di 2-3cm, e a distanza di 1-2cm dalla parete interna del vaso, dalla parte più esposta al sole. I vasi sono posti su un ripiano di legno vicini a un muro, in modo da simulare le condizioni più "estreme". I vasi sono stati annaffiati la sera precedente l'esperimento. Ecco una foto:
Dopo un paio di giorni di "test", per valutare l'efficacia delle letture e uniformi condizioni, il giorno 22 agosto si è proceduto a rilevare a intervalli di un ora le temperature dei vasi, e come controllo e confronto si è aggiunto un quarto vaso di plastica di colore nero, contenente la stessa miscela ma con terriccio completamente secco, in modo da valutare le differenze sumulando così le condizioni di un vaso lasciato senza annaffiature. Inoltre, ad ogni lettura si è misurata anche la temperatura esterna, ossia non la temperatura ambiente, ma quella nei pressi dei vasi (se vogliamo, la temperatura del piano di appoggio, visto che è quella ottenuta appoggiando il termometro direttamente sul ripiano).
Ecco i risultati. Nel primo grafico si vede l'andamento orario delle temperature nei 3 vasi e nel vaso a secco:
Nel secondo grafico sono riportate le differenze di temperatura misurate tra l'interno dei vasi e la temperatura esterna:
Commento dei risultati:
1.Come si vede, nel vaso in plastica nero si raggiungono temperature istantanee che in media superano di 2 gradi (rispettivamente in media 2.10 e 2.40 con max di 5°C), quelle degli analoghi vasi non neri.
2.Il vaso in terracotta si riscalda più lentamente rispetto a quello in plastica color cotto, anche se di fatto raggiunge poi le stesse temperature massime.
3. Nel vaso nero la temperatura massima è di 3 gradi superiore rispetto a quella raggiunta negli altri vasi.
4. Il vaso a secco raggiunge temperature dell'ordine di 50°C (pari al fondo scala del termometro, il che non esclude valori superiori), e comunque la temperatura si mantiene sempre in media 4 gradi sueriore a quella ragginta nel vaso nero "annaffiato".
5.Rispetto alla temperatura esterna (quella attorno ai vasi), si nota che nel vaso a secco si possono raggiungere anche 9°C gradi in più, nel vaso nero si ha un picco di 5°C in più, mentre nei vasi in terracotta o in plasttica color cotto si raggiungono al max 3-4 gradi in più, e solo nel pomeriggio, rimanendo per tutta la mattinata a temperature inferiori rispetto a quella esterna.
Ne consegue che, volendo scegliere, almeno dal punto di vista della coltivazione, è preferibile utilizzare vasi in terracotta che hanno un'inerzia termica maggiore (si riscaldano più lentamente) e raggiungono temperature massime meno elevate rispetto a vasi in plastica (soprattutto di quelli scuri).
Altra considerazione: la mancanza di annaffiature, oltre a dare problemi di stress idrico, può nuocere gravemente alle radici più esterne, che come visto, possono raggiungere temperature di 50°C, valore sufficiente a "bruciare" i capillari.
N.B. Da esperimento test non riportato, posso aggiungere che anche il vaso in terracotta raggiunge i 50°C se rimane a secco, (quindi non è solo colpa del colore nero), cosa che ci fa capire quanto l'acqua sia importante anche nel garantire giuste condizioni termiche alle radici.
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