W.I.P Carpino Bianco

Questa pianta fu espiantata a febbraio 2013. Rimossa da un argine dalla quale sarebbe stata tagliata per bonifica si presentava così a Febbraio 2013.




A maggio 2013 finalmente aprì le sue prime gemme dopo l'espianto, l'altezza era eccessiva e anche le grosse radici avrebbero avuto bisogno di una aggiustatina, ma per tutto il 2013 decisi di lasciarla vegetare in santa pace, così da aumentare al massimo le chance di sopravvivenza.



Accola a settembre 2013, capitozzatura importante e selezione dei getti, purtroppo la rottura di un ramo molto vicino al tronco mi rallentò la primavera successiva nella costruzione della ramificazione secondaria



Ed eccola a giugno 2014, una zona del tronco seccò e marcì contringendomi a intervenire rimuovendo la corteccia a pulire il tutto, fortunatamente i carpini ricallano molto bene. In questa foto la ramificazione è ancora molto disordinata, si può notare il ramo sulla destra rotto e l'apice che in quel perido non mi soddisfaceva. Inoltre la grande radice posteriore che è ad oggi stata ridotta di 2/3. La riduzione è stata progressiva, con le tronchesi ho inciso prima la porzione a contatto con il substrato, in questo modo ha emesso nel giro di 3 settimane 4 grossi capillari (che ad oggi sono 4 grosse radic), dopo circa 1 mese ho rimosso anche la porzione superiore, rifinendo il tutto con la tronchese sferica, ora la zona sta ricallado molto bene e le nuove radici sono in una posizione più armonica con il resto della pianta



Ed eccola ad oggi. L'inclinazione è stata cambiata, i rami esili che ancora vedete sono li per un motivo che andrò a spiegare a primavera, a bereve dovrò dotarmi di filo di alluminio di almen 5mm di spessore per riposizionare i rami nel giusto asse, essendo il tronco stato inclinato ora i rami non sono più in asse con la pianta, dovrò pian piano riprotarli tutti in armonia. L'apice non mi soddisfa, al risveglio verrà ulteriormente abbassato e cambiato. Purtroppo il primo ramo di destra stenta a riprendersi dalla rottura accidentale, spero che la prossima stagione spinga di più così da raccordare i diametri e poter lavorare sulla ramificazione secondaria e terziaria come sugli altri.

Fronte:



4 lati:









Nebari ancora in parte nascosto, dvovrò lavorare per avvicinare i capillari.



Ecco la pianta nel nuovo vaso (pagato 26€)

Bella! anche se l'apice non mi convince molto..

Grazie!!!

L'apice verrà rivisto e abbassato a primavera... inoltre verranno fatti alcuni innesti per completare la ramificazione...

Sull'onda di tutte queste esecuzioni di innesti a foro passante mi unisco anche io alla ciurma...



Il vecchio fronte non mi convinceva, sono indeciso tra queste due possibilità, anche se sono più propenso per la seconda:

Io non lo avrei messo in vaso bonsai.
Lo avrei lasciato i vaso d coltivazione,per far ingrossare i rami.
Io ne ho uno simile...

In realtà la grandezza del vaso in cui era prima e questo vaso bonsai non è tanto diversa... il vaso da coltivazione è circolare e quello bonsai ovale, ma come "volume" è pressochè identico. Quello in plastica è un po' più profondo, ma come potrai notare nel trasferirlo nel vaso bonsai ho scoperto circa 3 cm di nebari.

L'anno prossimo provvederò con una concimazione "aggressiva".

Prova con na cassettina in legno.....
Ottima per la coltivazione

Ho già provato, sarà il clima che c'è nella mia zona, sarà l'umidita della pianura padana, sarà non so cosa, cassettine ottenute con listelli di pino da 1cm mi marciscono in 12 mesi... ho provato a trattarle con la catramina perfino ma riescono a marcire lo stesso...

Io uso opezzi di pallet per ceramica, oppure assi da muratore.
Pero', le ultime, piu' di 2 anni non durano...

Io ne coltivo uno da tre anni in una cassetta fatta con legno tek,é ancora tale e quale

Ti sei risposto da solo... hai usato il tek...

no mai usato.
anche perchè più di un paio di anni non ce le tengo.
le assi di pallet durano molto di più, poi sono trattate per i parassiti, se pallet fao.

Filatura dei rami più alti:, gli unici ad avere una struttura impostabile dato che quelli più bassi sono ancora allo stadio di ingrossamento dei primari.

Aggioramento primaverile:

fronte odierno:


fronte che assumerà al prossimo rinvaso:

Diventa togo il carpino (y)

Innesto a foro passante attecchito:






La prossima primavera tornerà in vaso da coltivazione per almeno un paio di anni...

Potresti spiegarmi il perché del filo di rame stretto intorno al ramo usato per l'innesto?

Per ridurre gradualmente il flusso di linfa proveniente dalla parte retrostante del ramo e spingerlo ad alimentarsi solo attraverso i fasci vascolari originatisi nel callo. È più una precauzione che altro.

Esatto, serve a rellentare il flusso di linfa.

Guarda le gemme, quella prima del filo è bella gonfia, quelle dopo il filo sono sottosviluppate, mentre quelle del ramo oltre l'innesto sono gonfie come la prima.

Il filo non è stretto intorno al ramo ma avvolto a spirale da metà giugno, ossia quando la prima fase di crescia è a metà, il ramo ha quindi un primo periodo di accrescimento senza filo, poi un secondo periodo dove si forza la saldatura tra i due calli tramite la limitazione flusso proveniente dal ramo.

Capisco...grazie per la spiegazione!

Ciao Vid ,bel progresso per questa pianta e ricordo anche gli altri carpini raccolti, credo , insieme a questo presentati sul vecchio forum . Vorrei chiederti se le piante sono state raccolte a radice nuda ,che substrato ai usato e se hai imbustato ,grazie .

Sì raccolti a radice nuda. Substrato 70 pomice 20 lapillo e 10 T.U.. non lo ho imbustati.

Credo che anche nella tua zona l`inverno sia freddino e volevo chiederti ancora se le hai ricoverate in serra fredda . Io per i carpini raccolti verso la fine dell`inverno scorso non ho avuto fortuna .Ho raccolto invece ,ai primi di agosto alcuni carpini con pochissime radici ed attualmente sembra che scoppino di salute .

Sì tutte in serra fredda.

Situazione autunnale del carpino: