Acqua irrigazione

richiurci ha scritto:si ma guarda che neanche l'acqua piovana è potabile, per gli stessi motivi...

E in altro post giustamente mi si è fatto capire che è inutile sterilizzare i terricci, che tanto spore e parassiti sono tra noi    anzi magari fanno pure bene alle piante...

Comunque io probabilmente dovrò fare un mix, che mica qualche decina di litri l'anno mi bastano per i bonsai...

Vedila come meglio credi, io ti sto dicendo quanto so e se posso documento quanto dico, l'acqua che si accumula nelle bacinelle di questi impianti è molto a rischio per queste cose, anche se ci sono una sorta di filtri non sempre fermano quello che ci fanno credere. Questi impianti sono famosi per la loro concentrazioni di batteri, di tutti i tipi.

Come dici tu, nell'acqua o terreno ecc......ci sono cose che possono far bene e cose che possono far male, ora sta a noi cercare di non correre dei rischi.

Finisco, sempre tornando a quanto dici, visto che comunque questi impianti ti tirano fuori dell'acqua che non ti sarà mai sufficiente alle tue esigenze, perché rischiare di usare quei pochi litri.

A me era venuta l'idea di usare l'acqua del rubinetto filtrata con la brocca della Brita, ma ho letto da qualche parte che il filtraggio toglie tutti i micro elementi. Sarà vero o sarà una bufala? Voi che ne dite?
Nel frattempo, vado di acqua del cambio acquario mixata con rubinetto e decantata.

Personalmente mi arrangio un po, l'acqua del deumidificatore la mischio(sarà 1% di quella che uso), uso un po l'acqua dell'acquedotto perchè avendo un impianto vecchio prima che arrivi l'acqua calda per farmi la doccia perdo 6/7 litri di acqua;
Per questo la raccolgo in un secchio e ci annaffio.
Poi visto che comunque non mi basta ho tre fusti di plastica rigida e scura da 100 litri l'uno che riempio con acqua di torrente. Ho taniche da 30 litri per fare scorta poi da metà giugno a settembre il comune mette divieto di raccolta acque lasciando il permesso solo ai coltivatori di zona, e con i fusti vado alla grande.

I microelementi, cioè i metalli come ferro, zinco, manganese, ecc., sono sciolti nell'acqua sotto forma i molecole o ioni. Non possono essere filtrati così come non è possibile filtrare il sale di cucina, sono infinitamente piccoli.

I filtri che vengono proposti per migliorare l'acqua del rubinetto hanno un effetto setaccio su particelle piccole ma infinitamente più grandi delle molecole. Fermano i pollini, le spore dei funghi, alcuni dei batteri più grossi. Se poi il filtro contiene del carbone attivo o delle argille attivate, riesce ad adsorbire il cloro e le sostanze responsabili degli odori.
Con il tempo la parte attiva si satura per cui non è più in grado di assorbire il cloro anche se il filtro trattiene ancora pollini, spore e batteri.

Quindi per quanto riguarda i microelementi questi non vengono toccati.

Di tutte le azioni di questi filtri l'unica che interessa le piante è l'eliminazione del cloro. Stesso risultato ottenuto lasciando l'acqua in un secchio per qualche ora.
Questa operazione di decantare l'acqua durante la notte, cha da effettivamente un risultato abbastanza evidente nel tempo, non è finalizzata solo a liberarsi del cloro, un demonio spesso dipinto molto peggio di quello che è in realtà, ma fa si che l'acqua, la terra e l'aria ambiente siano alla stessa temperatura quando si annaffia.
Questo si che le piante lo percepiscono. Anch'io ho a lungo sottovalutato lo stress provocato da un'acqua a 15° versata su vasi che erano a più di 30°. In piena terra forse è meno shoccante ma in un vasetto con meno di 1 litro di terreno, una annaffiatura che si possa definire tale fa crollare anche più di 10° la temperatura, se poi si irrigano anche le foglie..... Brrrrr.

Se si hanno dei bonsai questi stanno o in balcone o, chi può, in giardino. Gli si mette di fianco un bidone, un secchio, due bidoni se i vasi son tanti, quello che si può rimediare e lo si riempie di acqua del rubinetto. Si usa l'acqua il giorno dopo e poi si riempiono di nuovo i secchi.

Salvo piante delicatissime, se si ha l'accortezza di dilavare bene con l'annaffiatura e far prendere la pioggia quando c'è, il problema calcare non si presenta, almeno così è il mio caso.

Sulle piante delicatissime, tipo  orchidee epifite, non potendo disporre di acqua decalcificata, si può neutralizzare di molto l'effetto calcare depositato nel terreno e sulle radici, annaffiando bene con acqua in cui si è sciolto del solfato di magnesio.

Lo vendono in buste da 5 o 10 grammi in farmacia come sale inglese o sale amaro, un cucchiaio da minestra in un annaffiatoio da 10 litri, 2 o 3 volte l'anno, sui bonsai non saprei, con le mie orchidee funziona.

Per addolcire l'acqua dal calcare, oltre che a far decantare l'acqua si può usare anche il carbone oppure la torba bionda.

quello della torba bionda la sapevo... io ho usato 1 cucchiaino di aceto ( di solito ne consigliano 3 per acque calcaree) per ogni litro e non mi sembrava poi così male...poi i sali precipitano quindi non bisogna smuovere il contenitore, sarebbe perfetto un pescante leggermente più alt,o se trovo le foto di quello che feci l'anno scorso le posto subito...

eccole, è una tanica.. è un po come rubare la benzina riempi il tubo e chiudi il rubinetto (tenendolo più basso del livello dell'acqua ovviamente) così quando apri l'acqua esce... costo : un vecchio recipiente, un tubo di plastica, fascette, e l'unica cosa da comprare è il rubinetto.... si fa decantare l'acqua con aceto o torba bionda senza andarli a ripescare dal fondo...

Urca, leggo varie cose strane e alcune non tornano .... è lunga spiegarla tutta e alla fine ogni uno va per la sua strada giustamente.
Se vi funziona continuate così, è la frase comune che tutti usano,....

... ma è anche vero che non è una "certificazione" ed non è valida in assoluto per tutti, (questo non si dice mai).

Ciao.

Baobab: la tua spiegazione è stata ricca ed esauriente, ti meriti un bel 10.

Non c'è alcun merito per i pesci di saper stare così a lungo sott'acqua.

Sono un chimico, quindi...
Spero di non aver confuso troppo le idee lasciandomi scappare qualche tecnicismo di troppo.

Però fa sempre piacere sentirsi dire bravo.

ringrazio tutti per i consigli dati, che ho memorizzato.

Un chiarimento: trattare l'acqua con aceto o decalcificante può avere controindicazioni?

In particolare penso ai miei abeti bianchi, per ora uso l'acqua del deumidificatore ma in estate non ne avrò... e forse come specie potrebbero soffrire con quella molto calcarea del rubinetto.

Se secondo voi aggiungere l'aceto è sufficiente/equivalente all'uso di prodotti chimici specifici io preferirei...

no un decalcificante!!!
per aggiunta di aceto non saprei... io non lo farei.

per decalcificante mi riferivo al solfato di magnesio citato da baobab.

Avendo poche piante e poco spazio per me sarebbe un problema farla decantare con torba o carbone, comunque ho già preso due taniche da tenere in garage per far decantare l'acqua.

Sul balcone ho ancora un po' di residuati di 5-10anni fa (concime, olio bianco ecc) fra i quali mi sembra di ricordare un prodotto specifico per bonsai per trattare l'acqua. Devo ricordarmi di dare un'occhiata e poi vi chiedo se può servire....

Franco ma tu per gli abeti useresti acqua normale, anche se molto dura? Non sono piante acidofile che soffrono l'acqua dura?

io uso acqua del rubinetto.
durante la stagione normale, non ho problemi.
in estate, quando viene integrato il fornitore idrico abituale da un altro ( estrazione di acqua dalla pianura ), noto un aumento di calcare.
ma non ho mai avuto problemi

"per decalcificante mi riferivo al solfato di magnesio citato da baobab."

Chiedo scusa a richiurci e a tutti se non sono stato chiaro.

Il solfato di magnesio non decalcifica l'acqua, l'immersione del vaso o una annaffiatura lenta e lunga con una sua soluzione permette alla pianta di bilanciare lo squilibrio provocato da un eccesso di calcio accumulato dopo che sono state annaffiate a lungo con acqua molto calcarea.
Sulle orchidee ha questo effetto, i l'ho sperimentato quando in mancanza di pioggia ho dovuto annaffiare a lungo solo con acqua del rubinetto.
Se invece ogni tanto piove basta lasciare all'esterno le piante, se già non ci stanno, e la pioggia dilava i vari sali che si sono accumulati.

Ci sono vari decalcificanti ma attenzione! il più comune per esempio è
il Calgon o sale di Madrel, usato in fotografia per non macchiare le pellicole. Usato panche per i detersivi da lavatrice poi sostituito con bicarbonato perché è un polifosfato che ha eutrofizzato fiumi e laghi.
Usarlo per l'acqua di irrigazione vuol dire iperconcimare con fosforo le tue piante, le conifere per esempio schiattano subito.
Passare al bicarbonato vuol dire usare un'acqua molto alcalina, addio acidofile e molto altro.
L'acqua del rubinetto lasciata riposare è molto meglio della maggior parte delle soluzioni che spesso si propongono.
Per l'aceto non so che dire, non mi sono mai trovato nelle condizioni di doverlo provare, ma non lo userei comunque.

Chiedo ancora scusa se ho fuorviato i lettori.
Prometto di stare zitto.

ma no non devi scusarti, quello che hai scritto è interessante e ora anche più chiaro!

Alla fine...se posso usare acqua di rubinetto tanto meglio. Poi in effetti coi rinvasi periodici eventuali accumuli nel terreno vengono rimossi...

Io abito a roma e come tutti sanno l acqua è calcarea,ho sempre utilizzato l acqua del rubinetto per innaffiare i miei bonsai e posso assicurarvi di non aver avuto problemi se non quello di dover pulire i vasi per residui di calcare.
Ormai ho piante che sono con me da diversi anni e non hanno mai avuto nessun tipo di problema.
Sento spesso di persone che innaffiano con acqua ad osmosi inversa con aggiunta di prodotti o chi fa decantare l acqua per eliminare il cloro,è un discorso che può utilizzar chi ha poche piante,ma quando il numero di piante è considerevole non penso sia un operazione fattibile.
Poi la domanda che mi sono posto è, il vivaio dove mi rifornisco che tratta esclusivamente bonsai come fa?
Semplice utilizza anche lui l acqua che utilizzo io e posso assicurarti che ci sono piante anche molto vissute.
Nel discorso irrigazioni potremmo parlare tt il giorno e ti garantisco che ognuno ha i suoi metodi quindi leggi ciò che ti dicono tt gli altri ma il miglior modo per vedere se stai facendo un giusto lavoro è queelo di osservare le tue piante