Acqua irrigazione

Buongiorno a tutti,
Scrivo in questa sezione perchè non sono riuscito a scrivere in quella specifica sull'annaffiatura..volevo chiedere un consiglio riguardo l'acqua da utilizzare per innaffiare il mio bonsai..vista la presenza di cloro e calcare nell'acqua del lavandino e i relativi metodi per eliminare queste 2 sostanze (che tutti ormai conosciamo) non sarebbe meglio utilizzare acqua di pozzo?per chi ovviamente ne avesse la possibilità! Grazie per l'aiuto
Ricks

L'acqua del pozzo risulta comunque calcarea, e comunque saresti costretto comunque a farla decantare per 24/48 ore.
L'acqua migliore per le annaffiature senza problemi di cloro e o calcare è l'acqua piovana.

Ora, sinceramente...qual'è effettivo danno l'acqua del rubinetto contenente cloro/calcare eccecc fa sulle nostre piante???

Certo, le piante in natura assumono acqua solo dalla pioggia, ma non credo che l'acqua del rubinetto sia così dannosa, altrimenti tutte le piante del mio giardino (bonsai e piante da frutto/estetiche) sarebbero morte o soffrirebbero ormai da anni essendo tutte innaffiate tramite sistema di irragazione automatica goccia goccia.

Poi certo, l'acqua piovana è il metodo più naturale, ma il rapporto costi/difficoltà-benefici per il 99% di noi credo sia a favore della cara e vecchia acqua del rubinetto.

Detto questo se potete usare l'acqua piovana ben venga, ma non credo che farsi molte "pippe" mentali sulla presenza di cloro/calcare faccia crescere più rigogliosi i nostri bonsai in maniera apprezzabile.

ok sicuramente l'acqua del rubinetto va più che bene!stavo cercando di capire se quella del pozzo fosse meglio o meno..io fortunatamente ho accesso a entrambe e allo stesso modo quindi mi chiedevo semplicemente quale fosse la migliore!

ricks esistono kit economici per misurarne la durezza.

Comunque a Pessano (MI est) l'acqua dell'acquedotto viene da pozzi... a Milano forse dalla falda, ma comunque non è mica acqua di sorgente..

Secondo me la durezza dipende dalle rocce che attraversa, non tanto da come arriva a casa tua

richiurci ha scritto:ricks esistono kit economici per misurarne la durezza.

Comunque a Pessano (MI est) l'acqua dell'acquedotto viene da pozzi... a Milano forse dalla falda, ma comunque non è mica acqua di sorgente..

Secondo me la durezza dipende dalle rocce che attraversa, non tanto da come arriva a casa tua

Infatti, è tutta una questione relativa alle rocce che l'acqua attraversa nel suo cammino... ho fatto analizzare l'acqua del pozzo che ho dai nonni ed è risultata pari pari a quella del rubinetto, poi molte piante "neutrofile" riescono a crescere anche in terreni calcarei quindi altro che acqua dura
Il cloro c'è ma è talmente poco... in più i bonsai con il rinvaso ricevono periodicamente terra nuova quindi non c'è neppure il problema di accumulo che si verifica invece con piante che vivono tutta la vita nello stesso vaso

Io mi regolo in questo modo e sin ora posso dirmi soddisfatto.
L'acqua distribuita dall'acquedotto lasciata "decantare" per una notte in un secchio si libera del cloro, che è volatile ma il calcare ci rimane tutto perché è un sale disciolto. Se si sala dell'acqua e la si lascia per una notte nella pentola alla mattina non è meno salata.
Se si annaffia regolarmente con acqua del rubinetto, evaporando, l'acqua deposita i sali disciolti incrostando il terreno, le radici e spesso anche la base del tronco.
Annaffiando abbondantemente fino a fare sgrondare dai fori di drenaggio una sufficiente quantità di acqua, questa scioglie e asporta una buona parte dei sali depositati dall'acqua dell'annaffiatura predente.
Se invece si annaffia quel tanto che basta a bagnare, i sali non vengono dilavati e con il tempo incrostano.
Quando non dispongo di acqua piovana quindi annaffio in abbondanza e quando finalmente piove lascio all'esterno i vasi in modo che il terreno venga ben lavato.
Tengo invece una scorta di acqua piovana per le epifite, alcune felci e le orchidee.

L'acqua che scorre nei nostri rubinetti di casa varia molto secondo le zone d'Italia.
E' molto difficile trovare acquedotti identici.

Per le piante uso l'acqua del mio pozzo, solo da pochi anni, l'ho controllata con vari test "limitati" che uso per l'acquario e di cloro non c'è traccia.
Prima usavo quella del rubinetto di Roma decantata, c'è molta differenza con quella di Pomezia dove mi trovo ora.
A chi interessa sapere i valori della propria acqua di casa consiglio di cercare nel sito del comune di appartenenza, alcuni sono chiari, altri purtroppo ci "marciano", come il mio, dichiara che fa puntualmente i controlli, ma scrive solo che i valori sono conformi all'acqua potabile, "alla faccia della trasparenza".
Se leggerete sotto capirete il perché è importante sapere i valori con precisione per poterla bere con tranquillità. Alcune sono al limite della sicurezza e/o potabilità.

Comunque si trovano acqua minerali con valori molto differenti figuriamoci quelle del rubinetto di casa. Io la lascerei solo decantare per il cloro, poi se qualcuno ha situazioni di acqua non buona per le piante deve trovare altre soluzioni.  

I valori dell'acqua sono molti e ora dire quale sia quella buona è difficile, dipende anche dal tipo di piante che abbiamo, io non mi farei questa paranoia. Molti non si preoccupano o non sanno neppure se sia idonea per gli umani, figuriamoci per le piante.

(Questa questione è conosciuta e seguita molto bene tra gli appassionati di acquari, in questo settore è meno importante, ma volendo nessuno vieta di approfondire bene l'argomento).

Vi posto una cosa che ho trovato in rete sulle acqua confezionate, forse dopo che lo leggerete molti di voi non le berranno più. L'ho trovato in rete e ho fatto vari controlli e mi tornano i valori che ha scritto il tizio. (Se volete cercate in rete con il copia incolla):

La Sangemini e' un acqua bicarbonato-calcica, non so dirti
se il bicarbonato od il calcio possano fare questo effetto.
La ferralelle pero' e' molto piu' bicarbonato e piu' calcio,
chissa' se aveva lo stesso effetto.

Anzitutto, dico subito che sto cominciando a cambiare idea
sulla convenienza delle acque minerali: sto vedendo che l'
acqua di rubinetto e' sottoposta a molti piu' controlli e
deve rispettare limiti molto piu' restrittivi: insomma,
quasi sempre le acque dei nostri rubinetti si rivela
migliore di quella in bottiglia, certo ci sono le eccezioni
ma si tratta appunto di casi singoli.

Siete pronti all' immersione nel mondo delle acque minerali?
Benvenuti all' inferno...

NITRATI unico valore riportato in etichetta

toka (34) vivian (17.4) col fabrizia (10.2) galvanina (34.9)
paradiso (16.5) egeria (35.1) candida (15.4) eleonora (18.2)
fonte fria (14.9) isola antica (16.0) lughentina (15.
smeraldina(12.2) tamara (18.7) santa maria (30.0) goccia
viva (12.9) santa fiora (11.1) fonte aura (16.1) orvieto
(20.5)


TROPPO ACIDE (Ph basso, si raccomanda di non scendere sotto
i 6,5. Alcune queste acque arrivano a 4,1, rientrando a
pieno titolo nella categoria degli acidi. La pioggia acida
ha un ph attorno ai 5)

felicia, gaudianello, sveva, toka, vivien, fontedoro,
serricella, lete, sant' agata, acqua di nepi, claudia,
egeria, fonte santa vittoria friela,san pellegrino,
lauretana, monte rosa, isola antica, sandalia, santa lucia,
kaiserwasser, maraner mineralwasser,san zaccaria, fonte
napoleone, lavaredo, uliveto, fabiaviva, dolomiti

ALLUMINIO

L’esposizione all’alluminio, è un fattore di rischio per la
comparsa e la progressione del morbo di Alzheimer. E sia
l’OMS che la legge italiana per le acque di rubinetto fissa
in 200 microgrammi/litro la concentrazione massima. Peccato
però che questo limite non sia presente per la legislazione
che regolamenta le acque in bottiglia; l’Acqua di Nepi (237)
e l’acqua Sandalia (267) sono nei limiti di legge, ma non in
quelli di salute.



ARSENICO

L’arsenico è un noto elemento cancerogeno (è associato a
diversi tipi di cancro, come cancro alla pelle, polmoni,
vescica, rene e altre malattie della pelle) e tutte le acque
minerali campionate sono risultate al di sotto del tetto
massimo di 10 microgrammi/litro.
Tuttavia, secondo gli scienziati, andrebbero monitorate
quelle acque che hanno un valore superiore a 5

acqua di Nepi (5,7) egeria (8.9) friela (5.6) levissima
(6.2) vala (5.3) sant' anna (5.2) candida (5.4) fonte fria
(5.6) isola antica (7.4) orvieto (6.0)

BORO

Il valore guida dell’OMS fissa una concentrazione massima di
500 microgrammi/litro. Per le acque del rubinetto, la
tolleranza in Italia è fissata a 1000 microgrammi/litro, e
per le acque minerali arriviamo a 5000 microgrammi/litro. Le
acque minerali nostrane sono tutti nei (larghi) limiti di
legge, ma l’acqua Toka arriva oltre (1170) il limite fissato
per l’acqua del rubinetto. Se invece ci riferiamo al valore
massimo secondo l’OMS, allora i bocciati sono di più:
l’acqua Ferrarelle arriva a una concentrazione di boro di
551 microgrammi/litro, la Fonte Chiara tocca i 536, la San
Martino si attesta su 847, la Sandalia su 849, Uliveto su
548, Claudia su 738.

BERILLIO

Classificato dall’EPA, l’agenzia per la protezione
ambientale americana, come elemento cancerogeno di classe A
– ossia provoca il cancro nell’uomo – ed è uno degli
elementi più tossici della tavola periodica. Se una falda
acquifera presenta più di 4 microgrammi/litro (dato fissato
proprio dall’EPA) si rende subito necessario un intervento
di bonifica (anche se non è destinata al consumo umano).
Ebbene, nelle tabelle che riportano i limiti per le acque
minerali, non è prescritto nessun valore massimo. L’Acqua di
Nepi fa registrare una concentrazione di 4,69
microgrammi/litro.


FLUORO

Il fluoro, in alte concentrazioni, può provocare fluorosi
dentale e fluorosi scheletrica. Anche qui l’anomalìa
legislativa tutta Italia fissa un tetto massimo di 1,5
milligrammi/litro nell’acqua di rubinetto ma di ben 5
milligrammi/litro nelle acque minerali. Rispetto a questo
limite, solo la Sandalia è in difetto (7,93). Se invece
guardiamo al valore 1,5 (che è anche quello fissato dalle
linee guida dell’OMS) sono diverse le marche che lo
superano: Acqua di Nepi (1,64), Acqua Claudia (1,52), Egeria
(1,71), Santa Lucia (2,33).

SODIO

Il sodio è uno dei macronutrienti più importanti dal punto
di vista biologico. Una sua carenza provoca problemi di
salute, ma anche un suo eccesso può causare i ben noti danni
all’organismo, ad esempio ai vasi sanguigni. Tutte le acque
minerali analizzate rientrano nei limiti di legge, anche
perché questi limiti non sono stati fissati. Se invece
guardiamo ai valori guida dell’OMS, che coincidono con i
limiti di legge stabiliti (quelli sì) per le acque di
rubinetto, 200 milligrammi/litro, sono molte le acque anche
li superano. Dalla più alta concentrazione alla più bassa:
San Martino (774), Sandalia (527), Toka (428) , Santa Lucia
(293) e infine Sveva (222)

URANIO

L’uranio, certamente tossico, nella legislazione italiana
non ha limiti massimi di riferimento, né per le acque
minerali né per le acque del rubinetto. Rifacendosi al
valore guida di 15 microgrammi/litro dell’OMS, l’acqua Rocce
Sarde raggiunge una concentrazione di 31 microgrammi/litro,
dovuta all’ubicazione della sorgente in rocce granitoidi. Le
altre marche sono ben al di sotto del valore di 15, anche se
val la pena segnalare i valori di 11,85 dell’acqua Santa
Lucia e di 10,95 dell’acqua Courmayeur

VANADIO

L’azione tossica del vanadio è confinata al tratto
respiratorio: sono frequenti bronchiti e broncopolmoniti fra
i lavoratori esposti a composti del vanadio. In Italia è
fissato un tetto massimo di concentrazione solo nelle acque
del rubinetto, ed è di 50 microgrammi/litro, mentre per le
acque minerali non è prevista alcuna limitazione. Se ci
riferiamo a quella soglia, tutte le acque minerali sono al
di sotto di quel valore, ma l’acqua Leggera della Basilicata
tocca i 48.9 microgrammi/litro.

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MA insomma, che c'e' rimasto??

Solo nel caso che l' acqua dell' acquedotto non sia di buona
qualita' o se si hanno particolari esigenze:

fonte primavera, fonte valle reale, santa croce, lilia,
calabria certosa, fabrizia, fontenoce, futura, limpida,
mangiatorella, sorgente dell' amore, vita sana, fior d'
acqua, fonte ofella, prata, santo stefano, cerella, CONAD
fonte lieta, fonte vela, fonte ventasso, fonti san fermo,
COOP monte cimone, dolomia, goccia di carnia, pocenia,
pradis, cottorella, fiuggi, alta valle del trebbia, santa
clara, allegra, balda, bernina, boario, bracca, COOP
sorgente grigna, fonte tavina, gaverina, leonardo, primaluna
allsea, maniva, neve, norda, daggio, pineta, sorgente sales,
pureland, naturale, primula, san francesco, santa corina,
sant' antonio, stella alpina, casteldelci, elisa, frasassl,
gala, nerea, tinnea, valdimeti, mollsla, seolnia, alpe
guizza, alpi cozie, alte vette, cime bianche, crodo lislel,
fonte delle alpi, lurisia, martina, san bernardo, sovrana,
sparea, stella del monviso, valmora, acqua light, alturo,
boschetta, federica, levia, meribia, montes, pura,
quercetta, san giorgio, san leonardo, sant' abba, slete
fuentuea, cavagrande, fontalba, gerasia, santa rosalia,
pejo, plose, acqua silva, cintoia, fonte azzurrina, fonte
de' medici, fonte viva, goccia viva, monte verde, panna,
sorgente tesorino, verna, angelica, CONAD acqua minerale,
goccia blue, lieve, misia motette, rocchetta, sangemini,
viva, don carlo, fonte margherita, recoaro


Oddiomio, sono distrutto...controlli incrociati su tutte le
acque. Perdonatemi eventuali errori e se avete dei dubbi su
un' acqua controllo

io da anni bevo acqua del rubinetto. MOLTO calcarea, ma da quanto ho capito il calcare per noi non è un problema, non viene assimilato.

Per le piante da quanto ne so è negativo, specie per le acidofile. E' solo per questo che sto usando acqua dal deumidificatore, eventualmente valuterò di mischiarla al 50% o meno con acqua di rubinetto.

Ci sono diversi modi di fare, dipende anche dal numero di piante che si possiede e da cosa si ha per le mani, il tutto dovrebbe essere a costo possibilmente irrisorio, altrimenti è facile si montano dei depuratori mirati e si chiude il discorso.

La cosa migliore sarebbe semplificarsi la vita, di conseguenza si coltivano le piante che "possiamo coltivare secondo le nostre possibilità anche ambientali".

L'acqua di suo potrebbe avere molti elementi positivi ma anche negativi. Poi correggiamo il tiro con i prodotti concimi e fertilizzanti. Se osserviamo le foglie spesso mandano sei segnali di carenze o eccessi, ma servono anni di esperienza o studi mirati.

L'acqua del deumidificatore e condizionatore in realtà è priva di tutto, ma paradossalmente potrebbe contenere batteri che si trovano nell'aria. Forse alle piante non fa male ... boooo
Tornado agli acquari è un'acqua che viene sconsigliata, sia per i pesci che per le piante ecc.

Per le acidofile, ne ho pochissime, uso ogni tanto un prodotto della Campo, mi regolo dal colore delle foglie. E' un modo che trovo comodo, poi ogni uno fa come si trova meglio.

Maaaaaaaa si da il caso che io abbia un acquario di acqua dolce ed una volta al mese cambio 30 litri di acqua. Attualmente quella che tolgo la butto ma ora mi sorge un dubbio...e se la usassi per innaffiare i miei bonsai?
Teoricamente l'acqua che tolgo è ricca di sostanze (cibo non mangiato, escrementi dei pesci) potrebbe andare secondo voi?

Cambi l'acqua della vasca ogni mese! Hai 150 lt. circa.
Lo fai per un motivo valido, qualche problema, fai dei controlli dell'acqua.... o solo perché così si dice?

Resti di cibo non dovrebbero esserci in vasca, gli escrementi servono alle piante se ci sono, almeno che non hai una miriade di pesci. Controlli i nitrati?

Da come dici .... penso che sifoni anche il fondo....

Ci sono differenti modi di curare un acquario, io sono per i giusti pesci, tante piante e soprattutto quelle giuste e cambi d'acqua il meno possibile. Forse siamo di due "scuole" differenti.. OK

Non so se e come concimi la vasca .....
Tornando all'acqua, se la cambi solo per come detto sopra ... usala pure per le piante, se lo fai per motivi di malattie non usarla, non si sa mai.

Ciao.

Adesso non vorrei star qui a parlare di acquari visto che non credo sia il tred giusto ma ti do qualche info cosi magari per essere più preciso.
Ho un acquario da 240 litri e una volta al mese circa (solitamente ogni 5 settimane) faccio la pulizia del vetro, dei filtri e do una sifonata al fondo per eliminare eventuali escrementi o resti di cibo che si formano tra la ghiaia fine/sabbia perchè avendo pesci rossi (Oranda, Pearlscale, Lion Head) loro setacciano spesso il fondo alzando un po tutto. Problemi di micosi o batteriosi non ne ho e la fertilizzazione avviene con un fertilizzante liquido..circa 15ml ogni 15 giorni La pulizia porta al riempimento di due taniche da 15 litri circa.
Detto ciò farò comunque analizzare un campione di acqua (ho i suoceri acquariofili di professione) alla prossima pulizia cosi da avere qualche dato al riguardo.

Hola!!!

ma se io avessi la felice idea di immagazzinare l'acqua piovana? come faccio a stoccarla per lunghi periodi?

@forcellone: l'acqua del deumidificatore non è totalmente pura, comunque ovviamente si dà per scontato che i nutrienti arrivino da terreno e concimazione.
Altri la consigliano, ma credo sia solo per i casi come il mio di acqua di rubinetto veramente troppo dura.

@leone: io la tengo in box e in tanica di plastica. Per scrupolo ho verniciato la tanica esternamente di nero, in modo che anche tenendola sul balcone (ma sempre in ombra) non si sviluppino alghe per la luce che filtra dalla tanica.
Ma è una delle mie tante s...e mentali!

no invece il problema e proprio per lo sviluppo di funghi ed alghe (o batteri) che trovano acqua e cibo e si riproducono...

ma sicuri che l'acqua dei condizionatori sia buona? secondo me non ce ne rendiamo conto, ma nella "normale" acqua ci sono disciolti talmente tanti elementi che noi con le nostre concimazioni dovremmo fare delle vere e proprie pozioni magiche per poterla eguagliare...

Si può usare sia quella del condizionatore che del deumidificatore.

Ragazzi ogni uno fa come meglio crede, io vi dico quello che so, poi siete padroni di fare come volete.

Per sei anni ho usato acqua per i bonsai presa da un bidone, nel quale cerano dei pesci rossi cometa. Alghe e anche altro non mancavano. Mai nessun problema, anzi.
L'acqua la prendevo dal rubinetto e la lasciavo decantare, poi andava nel bidone per alcuni giorni.

- L'acqua del condizionatore io non la userei per le piante. E' come la demineralizzata, osmosi ecc., priva di elementi utili. Oltretutto potrebbe avere dei batteri, funghi o altro preso dall'aria. Attenti al pH, di solito tende all'acido per cui incide sul terreno e la pianta. Con 5 € presso un qualsiasi supermercato di quelli economici che si trovano ovunque, si comprano una 50 litri di acqua imbottigliata liscia di ottima qualità certificata. L'ho usata per l'acquario due mesi fa con un ottimo risultato, la mia del rubinetto non andava bene, non sono l'unico a fare in questo modo.
- OK rubinetto, per sicurezza si lascia decantare 24 ore per il cloro, se poi la prendi bollente come si raffredda è pronta. Provato con il test.
- OK piovana, a chi interessa la mette in un bidone e la usa quando gli serve, in estate va coperto per le zanzare, se con il tempo si fa un pochino verde non fa assolutamente nulla alle piante;
- OK pozzo, serve solo un pochino di attenzione, se è contaminata con qualcosa non si usa per una serie di motivi, per noi e per le piante.

Ciao.

ma le piante in natura bevono acqua piovana, che è come l'acqua del deumidificatore....

Quindi acqua piovana e di condizionatore/deumidificatore ok, invece acqua di pozzo/rubinetto/bottiglia in teoria, dico in teoria, può far bene o male a seconda di quali sali e minerali contiene... e quindi bisognerebbe ragionare in base all'etichetta.

Ma io ho smesso di bere l'acqua minerale per motivi di impatto ambientale, darla alle piante proprio no.... almeno finchè non tirerò su un bonsai del valore di migliaia di euro

Forcellone ha scritto:
- OK piovana, a chi interessa la mette in un bidone e la usa quando gli serve, in estate va coperto per le zanzare, se con il tempo si fa un pochino verde non fa assolutamente nulla alle piante;

Interessante... ma per quanto la tenete massimo?

Tutto il discorso è legato a tanti punti di vista e situazioni personali.

Usate quello che volete, alla fine come sempre, siamo tutti contenti.


Da Wikipedia:
L'acqua di condensa scaricata dai deumidificatori non è affatto potabile, sia dal punto di vista nutrizionale (è priva di sali minerali ovvero è un'acqua distillata), sia dal punto di vista biologico (è il luogo ideale per la proliferazione di funghi, trasportati dall'aria sotto forma di spore, e di microbi).

leone ha scritto:

Forcellone ha scritto:
- OK piovana, a chi interessa la mette in un bidone e la usa quando gli serve, in estate va coperto per le zanzare, se con il tempo si fa un pochino verde non fa assolutamente nulla alle piante;

Interessante... ma per quanto la tenete massimo?

Non so cosa intendi per massimo, non so quanta ne potresti raccogliere, non so quante piante hai e che specie..... e infine ogni quanto dai l'acqua alle tue piante.
Nel mio caso in inverno potrei riempirci una piscina volendo visto come gira il tempo ultimamente, ma in estate non mi basterebbe, per cui non ci penso proprio a fare certe cose.
Ho il mio pozzo che va benissimo e controllo i valori principali, il costo delle corrente è quasi zero, è il costo del contratto che fa la differenza, ma dal momento che hai il pozzo il contratto con un gestore di corrente lo devi avere, per cui non ci sono soluzioni, a questo punto lo uso e basta anche a volontà, il costo è sempre quello "il contratto".

(Se pensi che c'è chi usa acqua distillata o del "deumidificatore/condizionatore" senza problemi ... io non mi farei problemi per conservare l'acqua piovana anche per anni).

si ma guarda che neanche l'acqua piovana è potabile, per gli stessi motivi...

E in altro post giustamente mi si è fatto capire che è inutile sterilizzare i terricci, che tanto spore e parassiti sono tra noi anzi magari fanno pure bene alle piante...

Comunque io probabilmente dovrò fare un mix, che mica qualche decina di litri l'anno mi bastano per i bonsai...

richiurci ha scritto:ma le piante in natura bevono acqua piovana, che è come l'acqua del deumidificatore....

Non è la stessa acqua e le piante in natura stanno nel terreno, non in vaso.

richiurci ha scritto:
Quindi acqua piovana e di condizionatore/deumidificatore ok, invece acqua di pozzo/rubinetto/bottiglia in teoria, dico in teoria, può far bene o male a seconda di quali sali e minerali contiene... e quindi bisognerebbe ragionare in base all'etichetta.

Se si vuole andare su certi discorsi è ovvio che se si vuole giocare di fino l'acqua che si usa sulle Azalee non dovrebbe essere come quella che si usa per le Tamerici, ma penso che questo non interessa a nessuno, o meglio, ci si semplifica la vita su altri discorsi figuriamoci sul tipo di acqua.

richiurci ha scritto:
Ma io ho smesso di bere l'acqua minerale per motivi di impatto ambientale, darla alle piante proprio no.... almeno finchè non tirerò su un bonsai del valore di migliaia di euro

Io ho sempre bevuto e bevo acqua del rubinetto se è buona, altrimenti vado con la confezionata.
Per l'impatto ambientale sto attento a tante altre cose più importanti.
Per le piante? Solo del rubinetto a Roma e solo pozzo a Pomezia, piovana quando ci pensa il tempo.
Se proprio te la devo dire tutta, anche il mio cane non vuole l'acqua del rubinetto di Pomezia, quella confezionata la beve e a questo punto anche per lei acqua confezionata, come i pesci, apprezza molto anche quella del pozzo e la piovana quando rimane a terra, "non posso fare anche il guardiano al cane di cosa si va bevendo per il giardino o per strada".

Ciao alla prossima.