Pesco perde linfa

Ciao.
Il mio pesco perde linfa credo o non so cosa dal tronco, non saprei come mai eppure la pianta sta bene e ha avuto un vigore veramente inaspettato.

Attenzione che potrebbero essere sintomi di Corineo o gommosi.
Un altro sintomo sono dei buchetti sulle fogloe

Ciao giorgio ti poso delle foto delle foglie.

Le foglie sono sanissime. Meglio così.

Era già capitato che perdeva un po' di linfa dalle foglie ai lati avevo postato qua mi erano state dette varie cose e tra le tane, se ricordo bene, dav mi aveva detto che aveva visto peschi con questi comportamenti dopo la bolla ed effettivamente ha avuto la bolla un anno fa, quest'anno stranamente nulla e lo scorso anno non l'avevo trattato con nulla.
Poi quel problema alle foglie è andato via da solo.

Per mia esperienza è impossibile coltivare il pesco senza adeguata difesa dalle malattie fungine

99 volte su 100 ormai peschi, albicocchi, ciliegi, prugni e in generale le piante da frutto domestiche delle rosaceae sono attaccate ogni anno da svariati funghi e batteri e la risposta è la produzione di resina, gomma...non c'è molto da fare se non bombardarli di prodotti chimici.

E che dovrei dargli?
Che poi dico solo le piante in vaso piccolo e basso hanno tutti sti problemi?
Perchè io nelle mie zone vedo peschi che vivono e non gli danno nulla di nulla eppure ogni anno fan le pesche.

Vedo che la tua pianta sta bene, non ha nemmeno accenno di oidio che da me ha colpito l'apice dei rami.
Le drupacee si difendono con l'emissione di gomma e resina, nel tuo caso direi niente di preoccupante, è resina abbastanza asciutta, probabilmente il gran vigore della pianta ha prodotto micro fessurazioni nella parte basale del tronco che è stata sollecitata dal notevole flusso di linfa.

Le fanno le pesche certo ma sicuro che non danno nessun prodotto preventivo? I peschi cmq sono veramente piante delicate e dalla vita breve (non arrivano nemmeno a 50 anni spesso), io ne avevo uno in giardino che ho eliminato dalla disperazione eppure fruttificava regolarmente ma mangiavo 10 frutti all'anno...il resto da buttare, perchè non davo prodotti chimici, solo poltiglia bordolese ma inutile...si è preso la bolla e in pochi anni è deperito sempre più.

comunque io i prunus li tratto con poltiglia bordolese due volte, una novembre una febbraio e basta ma se uno volesse veramente curarla dovrebbe usare la dodina o lo ziram che non sono prodotti di libera vendita mi pare, Frantore è l'esperto dei prodotti mi pare

frantore ha scritto:Vedo che la tua pianta sta bene, non ha nemmeno accenno di oidio che da me ha colpito l'apice dei rami.
Le drupacee si difendono con l'emissione di gomma e resina, nel tuo caso direi niente di preoccupante, è resina abbastanza asciutta, probabilmente il gran vigore della pianta ha prodotto micro fessurazioni nella parte basale del tronco che è stata sollecitata dal notevole flusso di linfa.

Azz...eccolo ahahah nemmeno a farlo apposta!

Il fatto che attualmente non ci sia necessità (almeno evidente) di trattare non ti deve far rilassare, come detto negli altri interventi il pesco è particolarmente esposto a varie malattie.
Quando la pianta sarà più compatta dovrai mettere nel conto i trattamenti preventivi (cioè che mirano ad evitare la molto probabile insorgenza) citati da Dav; già questo fine inverno, dopo le necessarie potature abbastanza drastiche che dovrai fare, ti servirà un prodotto rameico.

Dopo il rinvaso gli farò un trattamento di poltiglia bordolese.
So che per vari motivi non è una specie molto adatta al bonsai però è anche la pianta più avanti, nel senso dei lavori, che mi ritrovo.

Ciao,
purtroppo perde di nuovo linfa.

Da molto? ma, l'avevi capitozzata, vedo, senza nessuna protezione...

E non saprei credo da poco me ne sono accorto solo oggi.
L'avevo capitozzato l'anno scorso quando me l'avete detto, non ho toccato più nulla da allora.
Come protezione avevo messo la colla vinilica.

Purtroppo il pesco è una pianta disgraziata, la gommosi è perenne, per "curarla" dovresti comprare prodotti seri di non libera vendita ma ne vale la pena?
Dato che il bonsai si basa sulle potature costanti e progressive...e purtroppo è proprio dalle potature che si infetta e conseguentemente la pianta produce la gomma...è un gatto che si morde la coda

Su questo tipo di piante il problema in questione è per molti di poca importanza, ma sono costretti a seguire per sempre con una certa cadenza e costanza trattamenti mirati, dipende dal prodotto che su usa. Ma non è male alternare. Io comunque non lo farei.
Moltissimo tempo fa avevo dei peschi da seme che con gli anni ho seguito sempre meno ed alla fine li ho persi tutti, non avevano problemi come il tuo, ma con l'esperienza ho capito che non mi "interessava" avere un pesco bonsai.

Ma dato che sono in sole pieno durante il giorno e fa caldo e la notte freddissimo non è che il legno dilatandosi e restringendosi crea quelle crepe ed esce linfa?
Come ho già detto so che non è la pianta più adatta ma è la più avanzata che ho se però mi dite che è meglio lasciar perdere e che le tecniche bonsai la portano a morte certa la lascio stare.
Ora la linfa non c'è più si è asciugata completamente sembrerebbe.
O forse ho sbagliato le innaffiature nel senso che a volte non innaffiavo per settimane essendo sempre umido fuori e facendo freddo poi quando tocco mi sembra sempre umido contando che c'è del terriccio anche insieme agli inerti.
Ditemi voi.

Quel moncone andava comunque eliminato.
Prova a fare così: taglia il moncone e rifinisci bene i bordi, poi applichi ossicloruro di rame o poltiglia bordolese spennellando bene, se ci piove sopra lo riapplichi.
Anche sulle normali potature fai la stessa cosa. 

Mi trovo con frantore.

Non farei un bonsai di pesco, ma non vuol dire nulla, è solo un mio parere.

Tutte le piante e "non solo" hanno un limite di età.  

E' una essenza che viene coltivata a bonsai.... ormai è nella tua collezione per cui armati di pazienza e segui un protocollo per il problema. Forse in seguito il problema non si vedrà se fai i trattamenti con una certa regolarità, non dico sparirà perché se non dico fesserie una volta preso te lo tieni "non sparisce".

Pulisci sempre bene i ferri che usi.

Seguo con interesse, ma non so come aiutarti con "certezza e precisione".

Quel moncone l'avevamo lasciato perchè dovevamo farne un jin dato che quella parte della pianta è morta già da ancora prima che provassi a bonsaizzarlo.
Purtroppo per me non è facile non ho club vicini per imparare bene ed è un bel problema.

Il procedimento è simile anche se decidi di farne un jin, ma così non può stare.

Posso farlo al rinvaso quindi tra qualche mese?
Se faccio un jin mi devo tenere per forza più alto credo.
Per tagliare devo usare un seghetto a sto punto credo.

Puoi fare adesso sia lo jin che il semplice taglio, seghetto va bene poi va rifilato a mano con una lama.