Tecniche sul pino nero, taglio degli aghi in primavera
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Tecniche sul pino nero, taglio degli aghi in primavera
TECNICHE DI POTATURA PRIMAVERILI SUL PINO NERO.
A cura di Armando Dal Col
Il pino nero, come si sa, ha la caratteristica di avere aghi piuttosto lunghi, qualità non molto apprezzata nel Bonsai.
Nelle mie sperimentazioni nel ridurre le dimensioni degli aghi nel pino nero ho usato varie tecniche, alcune delle quali si differenziano moltissimo sia dal pino silvestre, dal pino cembro, dal pino pentaphilla, dal pino strombo, dal pino leucodermis e, naturalmente, dal pino mugo. Il periodo migliore per ottenere la miniaturizzazione degli aghi nel pino nero è quello che precede la spuntatura delle "candele" che si sviluppano in primavera. Quando queste iniziano a germogliare generosamente si può intervenire tagliando tutti gli aghi fino alla guaina, lasciando naturalmente intatte le candele, queste andranno spuntate una ventina di giorni più tardi, le quali saranno cimate tutte della stessa lunghezza. Il primo di questi due grandi interventi possono creare dei rischi se praticati su delle piante deboli! Sarà la conoscenza diretta della propria pianta che ci indicherà se è in grado di sopportare il taglio totale degli aghi, nel dubbio, cimate SOLO le candele.
Foto 1. Pino nero. Le "candele" primaverili si sono già parzialmente sviluppate, è il momento giusto per effettuare il taglio degli aghi.
Foto 2. Pino nero visto dopo il taglio degli aghi
al 100%.
Foto 3. Pino nero; sono passati dieci giorni dal taglio degli aghi, ma prima di intervenire sulla spuntatura delle candele si dovrà attendere ancora una decina di giorni.
Foto 4. Primo piano della "corona" del pino nero.
Foto 5. Pino nero, altezza 45 cm. Il taglio degli aghi della pianta in vaso va effettuato ogni tre anni.
Armando
A cura di Armando Dal Col
Il pino nero, come si sa, ha la caratteristica di avere aghi piuttosto lunghi, qualità non molto apprezzata nel Bonsai.
Nelle mie sperimentazioni nel ridurre le dimensioni degli aghi nel pino nero ho usato varie tecniche, alcune delle quali si differenziano moltissimo sia dal pino silvestre, dal pino cembro, dal pino pentaphilla, dal pino strombo, dal pino leucodermis e, naturalmente, dal pino mugo. Il periodo migliore per ottenere la miniaturizzazione degli aghi nel pino nero è quello che precede la spuntatura delle "candele" che si sviluppano in primavera. Quando queste iniziano a germogliare generosamente si può intervenire tagliando tutti gli aghi fino alla guaina, lasciando naturalmente intatte le candele, queste andranno spuntate una ventina di giorni più tardi, le quali saranno cimate tutte della stessa lunghezza. Il primo di questi due grandi interventi possono creare dei rischi se praticati su delle piante deboli! Sarà la conoscenza diretta della propria pianta che ci indicherà se è in grado di sopportare il taglio totale degli aghi, nel dubbio, cimate SOLO le candele.
Foto 1. Pino nero. Le "candele" primaverili si sono già parzialmente sviluppate, è il momento giusto per effettuare il taglio degli aghi.
Foto 2. Pino nero visto dopo il taglio degli aghi
al 100%.
Foto 3. Pino nero; sono passati dieci giorni dal taglio degli aghi, ma prima di intervenire sulla spuntatura delle candele si dovrà attendere ancora una decina di giorni.
Foto 4. Primo piano della "corona" del pino nero.
Foto 5. Pino nero, altezza 45 cm. Il taglio degli aghi della pianta in vaso va effettuato ogni tre anni.
Armando
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