ginepro da imbastire
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ginepro da imbastire
Ciao a tutti!
Visto che ho raccolto un bel po di materiale è il caso di dedicare un topic ad ogni pianta più cresciutella.
qua vorrei parlare di questo ginepro da vivaio, una varietà a squama, che ho preso per via del tronco ma ha tutti i rami da un lato (se il tronco avesse avuto l'inclinazione opposta sarebbe stato una buona partenza per uno "spazzato dal vento", ma vabè).
vi metto intanto le foto da varie angolazioni, poi vi dico cosa avevo pensato di fare.
Anzitutto, come potete vedere dalla cicatrice, ho eliminato un grosso ramo completamente inutile.
poi, dopo aver valutato e scartato una semicascata (non c'erano proprio le geometrie) ho pensato di scegliere il fronte della prima foto e usare il ramo sulla sinistra come primo ramo (anche se in quel punto sembra esserci una certa controconicità) abbassandolo con un tirante prima e del filo poi (e ovviamente facendo arretrare parecchio la vegetazione). e fin qui, più o meno ok.
i problemi li incontriamo salendo lungo il tronco: ho tutti i rami da un lato oltre a una grossa controconicità in alto.
allora, l'idea è questa, poi voi mi dite se è fattibile o meno:
lavorare a jin tutta la parte segnata in giallo e fare una sostituzione d'apice con il ramo che segue il movimento della freccia celeste che sarà il nuovo apice, mentre il ramo che segue la freccia blu sarà il ramo di destra.
in alternativa, tagliare senza pietà tutta la parte che vorrei lavorare a jin e fare solo la sostituzione d'apice.
naturalmente questa è solo la mia idea, se a voi viene in mente qualcosa di più efficace per questa pianta dite pure!!
Visto che ho raccolto un bel po di materiale è il caso di dedicare un topic ad ogni pianta più cresciutella.
qua vorrei parlare di questo ginepro da vivaio, una varietà a squama, che ho preso per via del tronco ma ha tutti i rami da un lato (se il tronco avesse avuto l'inclinazione opposta sarebbe stato una buona partenza per uno "spazzato dal vento", ma vabè).
vi metto intanto le foto da varie angolazioni, poi vi dico cosa avevo pensato di fare.
Anzitutto, come potete vedere dalla cicatrice, ho eliminato un grosso ramo completamente inutile.
poi, dopo aver valutato e scartato una semicascata (non c'erano proprio le geometrie) ho pensato di scegliere il fronte della prima foto e usare il ramo sulla sinistra come primo ramo (anche se in quel punto sembra esserci una certa controconicità) abbassandolo con un tirante prima e del filo poi (e ovviamente facendo arretrare parecchio la vegetazione). e fin qui, più o meno ok.
i problemi li incontriamo salendo lungo il tronco: ho tutti i rami da un lato oltre a una grossa controconicità in alto.
allora, l'idea è questa, poi voi mi dite se è fattibile o meno:
lavorare a jin tutta la parte segnata in giallo e fare una sostituzione d'apice con il ramo che segue il movimento della freccia celeste che sarà il nuovo apice, mentre il ramo che segue la freccia blu sarà il ramo di destra.
in alternativa, tagliare senza pietà tutta la parte che vorrei lavorare a jin e fare solo la sostituzione d'apice.
naturalmente questa è solo la mia idea, se a voi viene in mente qualcosa di più efficace per questa pianta dite pure!!
Ultima modifica di Gaiden il Gio Nov 07, 2019 2:29 pm - modificato 1 volta.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Località : Pomezia/Roma
Re: ginepro da imbastire
sulla ferita ho già messo il mastice fai-da-te con vinavil e solfato di rame.
le soluzioni proposte non fanno impazzire neanche me...
le soluzioni proposte non fanno impazzire neanche me...
Re: ginepro da imbastire
Il materiale di partenza è quello che è e quindi non si può chiedere la luna.
Ma se analizzi la pianta sarai concordo con me che hai moltissima cilindricità non solo sul tronco ma anche sui rami.
Dovresti tagliare drasticamente, si, ma cosa otterresti? un moncone spelacchiato che prima di diventare qualcosa ti ci vorranno decine di anni.
La lavorazione del Jin, e il cambio d'apice non risolve il problema visto i diametri invertiti tra i rami bassi o i rami alti.
Quindi hai tre possibilità.
1) Vai di pieghe drastiche, ma devi sapere rafiare (con rafia, gomma, o altro) per evitare che ti si spezzi il ramo.
2) Sfrutti i rami da una parte con uno stile spazzato dal vento "Fukinagashi".
3) Rinvasi e butti giù la pianta e crei una zattera "Ikada-Buki"
Pensaci, e a te la scelta.
Ma se analizzi la pianta sarai concordo con me che hai moltissima cilindricità non solo sul tronco ma anche sui rami.
Dovresti tagliare drasticamente, si, ma cosa otterresti? un moncone spelacchiato che prima di diventare qualcosa ti ci vorranno decine di anni.
La lavorazione del Jin, e il cambio d'apice non risolve il problema visto i diametri invertiti tra i rami bassi o i rami alti.
Quindi hai tre possibilità.
1) Vai di pieghe drastiche, ma devi sapere rafiare (con rafia, gomma, o altro) per evitare che ti si spezzi il ramo.
2) Sfrutti i rami da una parte con uno stile spazzato dal vento "Fukinagashi".
3) Rinvasi e butti giù la pianta e crei una zattera "Ikada-Buki"
Pensaci, e a te la scelta.
Tiger- Messaggi : 1839
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Re: ginepro da imbastire
Visto che devo fare esperienza opterei per le pieghe drastiche.
In passato ho visto qualcosa su YouTube, voi avete qualche video o discussione che posso visionare per approfondire?
In passato ho visto qualcosa su YouTube, voi avete qualche video o discussione che posso visionare per approfondire?
Re: ginepro da imbastire
Video su YouTube?
Tiger- Messaggi : 1839
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Re: ginepro da imbastire
seguo Ivo Sap e Bonsai Mirai.Tiger ha scritto:Video su YouTube?
ma proprio per questo vi chiedo qualche riferimento consigliato da voi
Re: ginepro da imbastire
I video i forum (questo incluso) servono come infarinatura e per dare una direzione, ma per quanto riguarda imparare e soprattutto la manualità la miglior cosa rimangono i club e le scuole.
Tante volte si legge o si guardano video e si pensa (io compreso) Eh, che ci vuole a farlo!
Poi invece quando si arriva a farlo, o ci sembra che va bene oppure si fa direttamente danno.
Cerca di associarti almeno ad un club e vedrai quanto imparerai e quanti amici pronti ad aiutarti troverai!
Tante volte si legge o si guardano video e si pensa (io compreso) Eh, che ci vuole a farlo!
Poi invece quando si arriva a farlo, o ci sembra che va bene oppure si fa direttamente danno.
Cerca di associarti almeno ad un club e vedrai quanto imparerai e quanti amici pronti ad aiutarti troverai!
Tiger- Messaggi : 1839
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Re: ginepro da imbastire
E' vero, tra dire e fare c'è di mezzo il mare…. si deve vedere pere prendere spunto ma non è tutto. Nei video ci sono anche molte cose non dette perché non ci si pensa o non si vogliono dire…
E' anche vero che senza la pianta tra le mani è impossibile dare informazioni e consigli precisi, si sbaglia facilmente. Non ci si rende conto della realtà con delle foto.
Le soluzioni postate non ti garbano….
Considera la possibilità di fare innesti, è una cosa un pochino più complicata ma fai esperienza e metti rami dove non ci sono, se riesci ti cambia completamente la situazione nel tuo caso. Non andrei per stili ventosi, sono complicati e molto spesso si vedono cose poco credibili se non si ha una certa esperienza. Già da come parte il tronco alla base ha il suo perché.
Per darti dei suggerimenti si dovrebbe verificare la flessibilità dei rami che ci sono sulla pianta. Penso che un ramo a circa metà pianta è già gradino per piegarlo come vuoi, forese va eliminato subito se non fa parte del disegno futuro. Forse anche tutto la parte alta sopra il ramo incriminato, tipo così, ma va valutato, è un intervento molto drastico.
Il primo ramo basso a sx va filato e si deve avvicinare la vegetazione al tronco con curve strette.
I rametti sopra del "nuovo apice", vanno selezionati, filati e lavorati dando la giusta distribuzione almeno a 3 di questi che ti servono per completare la famosa "triangolarità e profondità"… al lato dx, posteriore e poi uno per il futuro apice.
E' anche vero che senza la pianta tra le mani è impossibile dare informazioni e consigli precisi, si sbaglia facilmente. Non ci si rende conto della realtà con delle foto.
Le soluzioni postate non ti garbano….
Considera la possibilità di fare innesti, è una cosa un pochino più complicata ma fai esperienza e metti rami dove non ci sono, se riesci ti cambia completamente la situazione nel tuo caso. Non andrei per stili ventosi, sono complicati e molto spesso si vedono cose poco credibili se non si ha una certa esperienza. Già da come parte il tronco alla base ha il suo perché.
Per darti dei suggerimenti si dovrebbe verificare la flessibilità dei rami che ci sono sulla pianta. Penso che un ramo a circa metà pianta è già gradino per piegarlo come vuoi, forese va eliminato subito se non fa parte del disegno futuro. Forse anche tutto la parte alta sopra il ramo incriminato, tipo così, ma va valutato, è un intervento molto drastico.
Il primo ramo basso a sx va filato e si deve avvicinare la vegetazione al tronco con curve strette.
I rametti sopra del "nuovo apice", vanno selezionati, filati e lavorati dando la giusta distribuzione almeno a 3 di questi che ti servono per completare la famosa "triangolarità e profondità"… al lato dx, posteriore e poi uno per il futuro apice.
Forcellone- Messaggi : 2993
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Località : Pomezia/Roma
Re: ginepro da imbastire
anzitutto grazie per i vostri suggerimenti, sempre preziosi.
caro Tiger, purtroppo dalle mie parti non c'è nulla: nè scuole, nè club.. c'è solo un vivaio che ha un reparto di vendita e lavorazione di bonsai e materiali correlati; non ho capito se fanno corsi ma vedendo la qualità delle piante esposte onestamente dubito che si tratti di gente preparata e mi puzza tanto di fuffa e chiacchiere al vento..
caro Tiger, purtroppo dalle mie parti non c'è nulla: nè scuole, nè club.. c'è solo un vivaio che ha un reparto di vendita e lavorazione di bonsai e materiali correlati; non ho capito se fanno corsi ma vedendo la qualità delle piante esposte onestamente dubito che si tratti di gente preparata e mi puzza tanto di fuffa e chiacchiere al vento..
Re: ginepro da imbastire
Classico dei vivai!Gaiden ha scritto:anzitutto grazie per i vostri suggerimenti, sempre preziosi.
caro Tiger, purtroppo dalle mie parti non c'è nulla: nè scuole, nè club.. c'è solo un vivaio che ha un reparto di vendita e lavorazione di bonsai e materiali correlati; non ho capito se fanno corsi ma vedendo la qualità delle piante esposte onestamente dubito che si tratti di gente preparata e mi puzza tanto di fuffa e chiacchiere al vento..
Hai provato a cercare su google? mi sembra che nella tua città ci sia qualcosa che può fare al caso tuo, cerca bene.
Tiger- Messaggi : 1839
Data d'iscrizione : 09.01.15
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Località : Montevarchi (Ar) (m.s.m 200)
Re: ginepro da imbastire
“Ginepro da violentare” : il titolo che hai dato a questa discussione è, per un vero appassionato bonsaista, a dir poco aberrante. Le piante sono esseri viventi, la cui natura va rispettata anche nel processo di modellazione/formazione. Non sono esseri inanimati da “violentare”. Ti piacerebbe, che qualcuno contro cui non puoi difenderti ti violentasse contro la tua natura? Se una pianta non è adatta ad essere modellata nello stile desiderato, non la si stravolge contro la sua natura, ma piuttosto se ne cerca un’ altra. Se ti vuoi allenare a creare jin, shari, piegare rami o lavorare il legno morto, fallo su piante già morte (nei vivai ne puoi recuperare tante). Adesso ti darò alcuni veritieri e lucidi consigli per evitare cantonate e fregature : prima di tutto la pianta che hai fotografato non è adatta per bonsai; le piante da vivaio in genere non sono adatti per bonsai, semplicemente perché nascono e sono coltivate fin da giovani per essere piante da vivaio ornamentali e non bonsai. La motivazione di ciò, è un apparato radicale non adatto. Con una tale pianta non otterrai un bonsai minimamente dignitoso, neanche dopo 100 anni di coltivazione. Bisogna perciò iniziare a procurarsi materie adatte per essere coltivate a bonsai. A tale scopo sono necessari tempo, conoscenza e mezzi economici, perché una materia con potenzialità costa diverse centinaia (ma forse sarebbe meglio dire migliaia) di euro. È buona regola tenere poche piante con ottime caratteristiche, che non molte piante scadenti ed inadatte alla coltivazione bonsai. Tieni presente, che quasi tutte le piante, messe in vendita come bonsai o pre - bonsai, non sono coltivate in maniera adeguata, per cui spesso bisogna rischiare consapevolmente. Tuttavia, un’ osservatore esperto sa riconoscere se una pianta gode di discreta salute o se è debole (con scarse possibilità di sopravvivenza). La coltivazione è la base fondamentale per riuscire a creare bonsai di grande bellezza. Difatti, prima si apprendono le tecniche di coltivazione, poi quelle della modellatura. Per imparare a coltivare correttamente, servono anni di pratica ed esperienza (soltanto per imparare ad annaffiare correttamente, servono anni di pratica e perspicace osservazione, per correggere gli errori o capire se si è agito correttamente). Perciò prima di parlare di piegare i rami o creare dei jin, ti consiglio di concentrarti sulle tecniche di coltivazione. Dopo tutto, un’ ingegnere prima di costruire un ponte segue un corso di studi universitari e non viceversa. Il bonsai è impegno, sacrificio ed umiltà nell’ apprendere. Con tutta sincerità, devo ammettere che notizie molto interessanti si possono trovare nei vari numeri della rivista Bonsai & News, tuttavia, bisogna essere in grado di fare un’attenta selezione delle informazioni ivi riportate, perché non sempre sono attendibili. Sul numero di Bonsai & News di Settembre, vi è un’ interessante intervista al maestro Kimura, egli dice : “Parlare della concettualizzazione della libertà non vuol dire distaccarsi dall’insegnamento del bonsai. Lo spirito del bonsai si trova in opere, che una volta create devono essere mantenute nella loro forma per molti anni da chi se ne prenderà cura. La creazione di un bonsai non ha niente a che vedere con una performance limitata al momento stesso della sua creazione per la gioia degli spettatori : un’opera bonsai parla con il cuore del suo creatore e una volta terminata deve essere coltivata e mantenuta in condizioni ottimali di salute e per lunghi anni, grazie alle cure quotidiane.”
Proprio le cure quotidiane sono la base del bonsai. Chi non riesce ad espletarle, non potrà dedicarsi alla formazione di piante a bonsai.
Purtroppo in Europa esiste solo un esiguo numero di onesti e capaci professionisti; non bisogna mai affidarsi a quelli che promettono di creare bonsai di valore in poco tempo, con pochi sacrifici e dedizione. Inciampare in trappole ben congegnate è molto semplice.
Coloro i quali oggi posseggono una collezione di pregio, hanno all’inizio commesso errori, perdendo tempo e ingenti risorse economiche. Ma costoro si sono sempre rialzati e hanno fatto delle dolorose esperienze un’ opportunità per migliorarsi.
Non bisogna mai compiere azioni dettate dalle emozioni o dalla fretta, ma controllarsi, riflettere ed avere molta pazienza : un’ errore può costare molti soldi oppure anni di impegno e coltivazione.
Ho inteso darti diversi spunti di riflessione, per stimolare la tua curiosità, riflettere, ricercare ed evolverti nella giusta direzione.
Proprio le cure quotidiane sono la base del bonsai. Chi non riesce ad espletarle, non potrà dedicarsi alla formazione di piante a bonsai.
Purtroppo in Europa esiste solo un esiguo numero di onesti e capaci professionisti; non bisogna mai affidarsi a quelli che promettono di creare bonsai di valore in poco tempo, con pochi sacrifici e dedizione. Inciampare in trappole ben congegnate è molto semplice.
Coloro i quali oggi posseggono una collezione di pregio, hanno all’inizio commesso errori, perdendo tempo e ingenti risorse economiche. Ma costoro si sono sempre rialzati e hanno fatto delle dolorose esperienze un’ opportunità per migliorarsi.
Non bisogna mai compiere azioni dettate dalle emozioni o dalla fretta, ma controllarsi, riflettere ed avere molta pazienza : un’ errore può costare molti soldi oppure anni di impegno e coltivazione.
Ho inteso darti diversi spunti di riflessione, per stimolare la tua curiosità, riflettere, ricercare ed evolverti nella giusta direzione.
Joseph73- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 21.11.18
Re: ginepro da imbastire
Ciao Joseph73, benvenuto nel forum, vedo che questo è il tuo primo post, spero di leggerti ancora e magari in altri Thread.
Personalmente non ho dato peso al titolo di questo Thread perché conosco Gaiden anche altrove con altro nick e so che non va giudicato male per cosa ha scritto. Non sono un moderatore o altro nel forum per cui non posso intervenire e correggere il tutto con termini più appropriati.
Vengo a quanto hai scritto e in parte mi trovo… ma è anche vero che hai scritto anche tu cose discutibili. Il Bonsai con la B maiuscola non è "avere i soldi" e "collezioni importanti".
Questa impronta la volevano dare molti anni fa le prime persone che approdarono al Bonsai in Italia….anche Europa, un pochino come avviene nel golf o equitazione ecc.… Un settore di nicchia dove solo i ricchi ne possono far parte, il Bonsai non è assolutamente così.
Un Bonsai da 100.000,00 € lo compra solo chi ha questi soldi da poter investire…. ma questo vale in tutto. In quanti hanno una Ferrari e la sanno veramente guidare o la conoscono tecnicamente. Al contrario quanti piloti di "apette" o "go-kart" ci sono? Questi mezzi non costano una fortuna, ma i loro proprietari la sanno lunga.
Finisco ….
Non sai quanti maestri Giapponesi rispettano veramente la natura, anche tu scrivi che hanno fatto errori e danni agli inizi della loro carriera.
Sai che molti di questi pagavano i raccoglitori di Araki per avere la materia prima più quotata distruggendo la natura, considerando anche che molti di queste piante prelevate alla natura si perdevano non sopportando lo stress della raccolta o delle lavorazioni.
Oggi è differente anche in Giappone, per fortuna.
E' normalissimo che qualsiasi strada prendi con una passione fai degli errori, avrai successo con la costanza, lo studio, il tempo ecc.…
Tutti noi abbiamo fallito in passato, è normale. Anche oggi un incidente o un errore porta dei danni.
Proprio per questo si inizia con piante di poco valore…. in seguito si sceglie e si decide come investire al meglio i propri soldi. Pochi o tanti che sia, questo non fa la molta differenza nel Bonsai sotto l'aspetto vero del Bonsai…. potremmo parlare per ore e ore senza trovare una vera via di uscita, soprattutto in questo modo.
Dici che al 100% le piante del vivaio non potranno mai essere dei Bonsai?... E se parti da seme come la vedi?
Se frequenti i vivai e conosci persone che comprano piante ti sarai reso conto di quante di queste muoiono per cure errate. Basta avere un giardino, un balcone … anche una casa o un ufficio. Tutti coltivano delle piante e molto spesso si perdono anche senza sapere il vero motivo…. A questo punto siamo tutti irrispettosi della natura. Non è proprio così che funziona.
Non so da quanti anni ti occupi di Bonsai.
Se ti presenti e ci aggiorni è utile per tutti quelli che ci seguono.
Nel tuo post hai toccato molti argomenti complicati, interessanti e discutibili…. per adesso ciao.
Personalmente non ho dato peso al titolo di questo Thread perché conosco Gaiden anche altrove con altro nick e so che non va giudicato male per cosa ha scritto. Non sono un moderatore o altro nel forum per cui non posso intervenire e correggere il tutto con termini più appropriati.
Vengo a quanto hai scritto e in parte mi trovo… ma è anche vero che hai scritto anche tu cose discutibili. Il Bonsai con la B maiuscola non è "avere i soldi" e "collezioni importanti".
Questa impronta la volevano dare molti anni fa le prime persone che approdarono al Bonsai in Italia….anche Europa, un pochino come avviene nel golf o equitazione ecc.… Un settore di nicchia dove solo i ricchi ne possono far parte, il Bonsai non è assolutamente così.
Un Bonsai da 100.000,00 € lo compra solo chi ha questi soldi da poter investire…. ma questo vale in tutto. In quanti hanno una Ferrari e la sanno veramente guidare o la conoscono tecnicamente. Al contrario quanti piloti di "apette" o "go-kart" ci sono? Questi mezzi non costano una fortuna, ma i loro proprietari la sanno lunga.
Finisco ….
Non sai quanti maestri Giapponesi rispettano veramente la natura, anche tu scrivi che hanno fatto errori e danni agli inizi della loro carriera.
Sai che molti di questi pagavano i raccoglitori di Araki per avere la materia prima più quotata distruggendo la natura, considerando anche che molti di queste piante prelevate alla natura si perdevano non sopportando lo stress della raccolta o delle lavorazioni.
Oggi è differente anche in Giappone, per fortuna.
E' normalissimo che qualsiasi strada prendi con una passione fai degli errori, avrai successo con la costanza, lo studio, il tempo ecc.…
Tutti noi abbiamo fallito in passato, è normale. Anche oggi un incidente o un errore porta dei danni.
Proprio per questo si inizia con piante di poco valore…. in seguito si sceglie e si decide come investire al meglio i propri soldi. Pochi o tanti che sia, questo non fa la molta differenza nel Bonsai sotto l'aspetto vero del Bonsai…. potremmo parlare per ore e ore senza trovare una vera via di uscita, soprattutto in questo modo.
Dici che al 100% le piante del vivaio non potranno mai essere dei Bonsai?... E se parti da seme come la vedi?
Se frequenti i vivai e conosci persone che comprano piante ti sarai reso conto di quante di queste muoiono per cure errate. Basta avere un giardino, un balcone … anche una casa o un ufficio. Tutti coltivano delle piante e molto spesso si perdono anche senza sapere il vero motivo…. A questo punto siamo tutti irrispettosi della natura. Non è proprio così che funziona.
Non so da quanti anni ti occupi di Bonsai.
Se ti presenti e ci aggiorni è utile per tutti quelli che ci seguono.
Nel tuo post hai toccato molti argomenti complicati, interessanti e discutibili…. per adesso ciao.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: ginepro da imbastire
io condivido il pensiero di Forcellone...il paragone con la ferrari ci sta tutto...però devo anche dire che ogni volta che vedo quel titolo...
cosisal- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 12.01.15
Località : Lecce - Bari
Re: ginepro da imbastire
Questo è il mio primo intervento, spinto da un titolo davvero inappropriato. Mi ha profondamente disgustato, così ho voluto fare delle chiare e lucide precisazioni.
Intervenire è totalmente inutile : nessuno vuole ascoltare, nessuno si ferma a riflettere, nessuno vuole evolversi e crescere, perché questo cosa fatica e sacrifici. E' molto più comodo restare arroccati su superbe convinzioni, basate non sulla verità, ma sulle opinioni personali, dettate da una elaborazione fantasiosa di luoghi comuni. Ed i pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il tuo intervento ne è una prova, perché non hai assolutamente colto il significato di ciò che ho scritto; ti sei limitato a scrivere una confusionaria difesa, come se ti fossi sentito attaccato dalle mie parole.
Con queste premesse, ci può mai essere una evoluzione? Un miglioramento? Un salto di qualità, che possa fare avvicinare le piante autoctone europee a quelle giapponesi? La risposta è tristemente no!
Che cosa è una pianta coltivata a bonsai? E' bellezza ed armonia...armonia ed equilibrio tra spazi pieni e vuoti, nel movimento del tronco, nella dimensione dei rami e nella costruzione della ramificazione.
Vi è tutto questo nelle piante postate in questo forum? No...non c'è! Ma vi siete mai posti la domanda di come si ottiene tutto questo? Solo con una corretta coltivazione, partendo da materie appropriate. Non ci sono formule magiche, segreti inconfessabili, prodotti chimici che cambiano il volto di una pianta nel giro di poco tempo. Tutto sta in una corretta coltivazione. E' tutto molto più semplice di quello che ci si può immaginare, ma ci vuole umiltà, costanza, curiosità, voglia di apprendere la verità (che è sempre scomoda!).
Una corretta coltivazione non si è mai voluta accettare in Europa (ed in generale fuori dal Giappone) e difatti chiedo : dove sono finite la stragrande maggioranza delle piante autoctone (e non) esposte alle mostre negli ultimi vent' anni in Italia ed Europa? Non ci sono più, non sono maturate, ma sono morte, nelle mani di individui ignoranti ed arroganti, che pensavano di saperla più lunga di chi coltiva da oltre 1000 anni.
Certamente, gli errori si commettono, ma questi devono essere utilizzati per un' evoluzione positiva, per affinare le tecniche di coltivazione e modellatura, oltreché per una crescita personale. Tutto questo in Italia (ed Europa) non esiste, perché conta solo il "soldo", la stragrande maggioranza dei "professionisti", che dovrebbero divulgare le corrette tecniche di coltivazione, vogliono solo stupire neofiti inesperti, per aspirare da questi denaro, dando in cambio non verità, ma solo comode menzogne ed illusioni.
Dici che chi ha una Ferrari è un fesso e chi invece ha una "apetta" è il furbone di turno : ancora una volta devo infrangere le tue illusioni, perché chi ha una Ferrari è sicuramente talmente ricco da trattarla come una macchina qualsiasi, mentre chi ha una "apetta" dovrà per forza di cose arrangiarsi e non potrà fare esperienze e detenere oggetti, che il ricco invece possiede. Perciò chi è il più svantaggiato dei due? (ma qui stiamo andando fuori tema).
Ci sono persone che comprano piante ornamentali da vivaio e le coltivano con impegno come piante ornamentali, con degli eccellenti risultati, con giardini o terrazzi bellissimi. Ci sono individui che comprano piante da vivaio e le trascurano, con pessimi risultati, fino alla morte delle pianta. Ma le piante ornamentali da vivaio sono pensate e coltivate per quello scopo, per essere ornamento.
Al contrario una seme pensato per essere coltivato a bonsai, sin da giovanissimo sarà coltivato con tecniche differenti : il coltivatore di bonsai professionista (arte che in Giappone si tramanda di padre in figlio) presta attenzione alle radici, effettuando "rinvasi" e potature anche quando la pianta è in campo, presta attenzione alla disposizione dei rami, effettua potature e modellature anche quando la giovane pianta è ancora in pieno campo (cose che ho visto con i miei occhi in Giappone). Le piante da vivaio sono coltivate con queste tecniche? Ebbene no, perché non servono, perché è strutturata per essere una pianta ornamentale.
Per questo bisogna partire da piante adatte alla coltivazione bonsai...piante che abbiano una buona potenzialità, che poi possono e devono essere migliorate e formate nel tempo, sulla base di una corretta coltivazione e tenendo presente i canoni di armonia, proporzionalità e bellezza.
Proprio per questo, nel bonsai moderno, sono state codificate regole generali, che danno un' indirizzo. Senza quelle regole non esisterebbero i bonsai che vediamo in foto sul web o sulle riviste. Esisterebbe solo una gran confusione e bruttezza, come per le piante postate in questo forum.
Se qualcuno si offende per le mie parole, vuol dire che ha capito molto poco (o niente del bonsai), io ho semplicemente detto la VERITA'.
Vuoi sapere la mia storia? Bene eccola e che sia di insegnamento per qualcuno : sono appassionato bonsai da molti anni. Anche io all' inizio pensavo che le piante da vivaio fossero una buona base di partenza, presto mi sono reso conto che qualcosa non funzionava. Ricercavo ovunque notizie sulla coltivazione e sulle cure stagionali, comprando i libri di Jon Naka, di Abe, opuscoli, libriccini, etc..., ma le uniche notizie aggiornate e di qualche interesse le trovai su Bonsai & News. Così presto regalai le piante da vivaio che avevo e comprai un piccolo numero di piante da commercianti che importavano dal Giappone, presto mi resi conto di avere preso una seconda cantonata, perché il mio occhio non era ancora abituato a riconoscere la bellezza e la potenzialità di una pianta. Contemporaneamente, frequentai dei club bonsai, ma presto mi resi conto che era solo un modo per i dirigenti ed i soci anziani di aspirare denaro ai malcapitati neofiti. Così cedetti ancora una volta tutte le mie piante. Disperato e depresso per avere perso tanto tempo e soldi, iniziai una riflessione su cosa fossi disposto a sacrificare per avere delle piante, che potessero perlomeno andare nella direzione di quelle giapponesi : la risposta fù tutto (o quasi). Perché senza sacrifici e rinunce si ottiene sempre molto poco. Così iniziai da capo, da solo, prendendo lezioni private da quei pochissimi professionisti europei (ed italiani) che si impegnano a fare le cose in maniera più o meno corretta, da alcuni maestri giapponesi (recandomi qualche volta in Giappone durante le mie ferie), imparando innanzitutto le tecniche di coltivazione e iniziando a procurarmi piante che avevano una buona potenzialità ed un discreto stato di salute (impresa davvero ardua).
Infatti è meglio avere nella propria collezione poche piante, ma con ottime caratteristiche, piuttosto che un' elevato numero di piante e piantine senza senso e senza futuro.
Io non interverrò più, non risponderò ad eventuali provocazioni, ritorno nel mio anonimato, finché tra qualche anno inizierò ad esporre le mie piante.
Chi invece volesse dei consigli, può contattarmi in privato, sono sempre ben disponibile a condividere le mie esperienze e le mie conoscenze, per mettere sulla corretta via i veri appassionati di bonsai.
Intervenire è totalmente inutile : nessuno vuole ascoltare, nessuno si ferma a riflettere, nessuno vuole evolversi e crescere, perché questo cosa fatica e sacrifici. E' molto più comodo restare arroccati su superbe convinzioni, basate non sulla verità, ma sulle opinioni personali, dettate da una elaborazione fantasiosa di luoghi comuni. Ed i pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il tuo intervento ne è una prova, perché non hai assolutamente colto il significato di ciò che ho scritto; ti sei limitato a scrivere una confusionaria difesa, come se ti fossi sentito attaccato dalle mie parole.
Con queste premesse, ci può mai essere una evoluzione? Un miglioramento? Un salto di qualità, che possa fare avvicinare le piante autoctone europee a quelle giapponesi? La risposta è tristemente no!
Che cosa è una pianta coltivata a bonsai? E' bellezza ed armonia...armonia ed equilibrio tra spazi pieni e vuoti, nel movimento del tronco, nella dimensione dei rami e nella costruzione della ramificazione.
Vi è tutto questo nelle piante postate in questo forum? No...non c'è! Ma vi siete mai posti la domanda di come si ottiene tutto questo? Solo con una corretta coltivazione, partendo da materie appropriate. Non ci sono formule magiche, segreti inconfessabili, prodotti chimici che cambiano il volto di una pianta nel giro di poco tempo. Tutto sta in una corretta coltivazione. E' tutto molto più semplice di quello che ci si può immaginare, ma ci vuole umiltà, costanza, curiosità, voglia di apprendere la verità (che è sempre scomoda!).
Una corretta coltivazione non si è mai voluta accettare in Europa (ed in generale fuori dal Giappone) e difatti chiedo : dove sono finite la stragrande maggioranza delle piante autoctone (e non) esposte alle mostre negli ultimi vent' anni in Italia ed Europa? Non ci sono più, non sono maturate, ma sono morte, nelle mani di individui ignoranti ed arroganti, che pensavano di saperla più lunga di chi coltiva da oltre 1000 anni.
Certamente, gli errori si commettono, ma questi devono essere utilizzati per un' evoluzione positiva, per affinare le tecniche di coltivazione e modellatura, oltreché per una crescita personale. Tutto questo in Italia (ed Europa) non esiste, perché conta solo il "soldo", la stragrande maggioranza dei "professionisti", che dovrebbero divulgare le corrette tecniche di coltivazione, vogliono solo stupire neofiti inesperti, per aspirare da questi denaro, dando in cambio non verità, ma solo comode menzogne ed illusioni.
Dici che chi ha una Ferrari è un fesso e chi invece ha una "apetta" è il furbone di turno : ancora una volta devo infrangere le tue illusioni, perché chi ha una Ferrari è sicuramente talmente ricco da trattarla come una macchina qualsiasi, mentre chi ha una "apetta" dovrà per forza di cose arrangiarsi e non potrà fare esperienze e detenere oggetti, che il ricco invece possiede. Perciò chi è il più svantaggiato dei due? (ma qui stiamo andando fuori tema).
Ci sono persone che comprano piante ornamentali da vivaio e le coltivano con impegno come piante ornamentali, con degli eccellenti risultati, con giardini o terrazzi bellissimi. Ci sono individui che comprano piante da vivaio e le trascurano, con pessimi risultati, fino alla morte delle pianta. Ma le piante ornamentali da vivaio sono pensate e coltivate per quello scopo, per essere ornamento.
Al contrario una seme pensato per essere coltivato a bonsai, sin da giovanissimo sarà coltivato con tecniche differenti : il coltivatore di bonsai professionista (arte che in Giappone si tramanda di padre in figlio) presta attenzione alle radici, effettuando "rinvasi" e potature anche quando la pianta è in campo, presta attenzione alla disposizione dei rami, effettua potature e modellature anche quando la giovane pianta è ancora in pieno campo (cose che ho visto con i miei occhi in Giappone). Le piante da vivaio sono coltivate con queste tecniche? Ebbene no, perché non servono, perché è strutturata per essere una pianta ornamentale.
Per questo bisogna partire da piante adatte alla coltivazione bonsai...piante che abbiano una buona potenzialità, che poi possono e devono essere migliorate e formate nel tempo, sulla base di una corretta coltivazione e tenendo presente i canoni di armonia, proporzionalità e bellezza.
Proprio per questo, nel bonsai moderno, sono state codificate regole generali, che danno un' indirizzo. Senza quelle regole non esisterebbero i bonsai che vediamo in foto sul web o sulle riviste. Esisterebbe solo una gran confusione e bruttezza, come per le piante postate in questo forum.
Se qualcuno si offende per le mie parole, vuol dire che ha capito molto poco (o niente del bonsai), io ho semplicemente detto la VERITA'.
Vuoi sapere la mia storia? Bene eccola e che sia di insegnamento per qualcuno : sono appassionato bonsai da molti anni. Anche io all' inizio pensavo che le piante da vivaio fossero una buona base di partenza, presto mi sono reso conto che qualcosa non funzionava. Ricercavo ovunque notizie sulla coltivazione e sulle cure stagionali, comprando i libri di Jon Naka, di Abe, opuscoli, libriccini, etc..., ma le uniche notizie aggiornate e di qualche interesse le trovai su Bonsai & News. Così presto regalai le piante da vivaio che avevo e comprai un piccolo numero di piante da commercianti che importavano dal Giappone, presto mi resi conto di avere preso una seconda cantonata, perché il mio occhio non era ancora abituato a riconoscere la bellezza e la potenzialità di una pianta. Contemporaneamente, frequentai dei club bonsai, ma presto mi resi conto che era solo un modo per i dirigenti ed i soci anziani di aspirare denaro ai malcapitati neofiti. Così cedetti ancora una volta tutte le mie piante. Disperato e depresso per avere perso tanto tempo e soldi, iniziai una riflessione su cosa fossi disposto a sacrificare per avere delle piante, che potessero perlomeno andare nella direzione di quelle giapponesi : la risposta fù tutto (o quasi). Perché senza sacrifici e rinunce si ottiene sempre molto poco. Così iniziai da capo, da solo, prendendo lezioni private da quei pochissimi professionisti europei (ed italiani) che si impegnano a fare le cose in maniera più o meno corretta, da alcuni maestri giapponesi (recandomi qualche volta in Giappone durante le mie ferie), imparando innanzitutto le tecniche di coltivazione e iniziando a procurarmi piante che avevano una buona potenzialità ed un discreto stato di salute (impresa davvero ardua).
Infatti è meglio avere nella propria collezione poche piante, ma con ottime caratteristiche, piuttosto che un' elevato numero di piante e piantine senza senso e senza futuro.
Io non interverrò più, non risponderò ad eventuali provocazioni, ritorno nel mio anonimato, finché tra qualche anno inizierò ad esporre le mie piante.
Chi invece volesse dei consigli, può contattarmi in privato, sono sempre ben disponibile a condividere le mie esperienze e le mie conoscenze, per mettere sulla corretta via i veri appassionati di bonsai.
Joseph73- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 21.11.18
Re: ginepro da imbastire
Sempre con molta calma, gentilezza ed educazione do seguito per chi frequenta questo forum e per chi ci legge anche solo di passaggio.
Vado velocemente e magari dovrò precisare meglio in seguito se non sono chiaro.
Ciao Joseph73, non trovo corretto il tuo comportamento e oltretutto senza nessun motivo.
Perché ti senti attaccato o sfidato? Non ci sono motivi.
Premesso che arrivi dal cielo e spari sentenze e detti leggi Bonsai al primo post. (Ancora ste benedette leggi Bonsai? Ma chi ve la messe in testa e proprio tu che parli di vero Bonsai Giapponese, comportamenti corretti, corsi e gite in oriente ecc? Se hai parlato con un vero maestro Bonsai non credo proprio che ti abbia mai parlato di regole, leggi e cose simili). Scusa, ma se volevi fare il tuo primo intervento corretto e costruttivo bastavi che scrivevi solo che il titolo del Thread era da modificare, evidenziavi che la parola violentare era "pesante", "erra", "fuori luogo" o come meglio credevi tu. Invece hai divulgato sentenze e regole a destra e manca, il tutto fumando un sigaro alla Zio Paperone. Non voglio soffermarmi al secondo post, per non mettere il dito nella piaga, dico solo che continui a contraddirti in continuazione.
(se ti mancano i primi anni delle prime riviste che citi, te le spedisco io, sono interessanti).
Visto che frequenti i forum, sai benissimo che è buona norma almeno presentarsi, non è un modo per far conoscere a tutti il tuo conto in banca con quanti zeri è composto, ma solo per capire in un certo modo chi sei, cosa sai, come sei arrivato al forum ecc. non voglio parlare di educazione.
Comunque c’è da dire molto per cui veniamo al sodo…
Il tuo primo post in un certo modo era "indirizzato" a tutto il forum, per cui con il mio intervento volevo solo chiarire la mia posizione limitata solo al titolo fuori luogo al quale non avevo dato peso, poi ho voluto dire anche la mia con due parole, senza mancare di rispetto a nessuno, su altre cosette. In un certo modo ti ho dato ragione, spesso il rompipalle lo faccio io e visto che ho partecipato alla discussione e soprattutto “ho visto la buona fede” di chi ha scritto la frase poco appropriata al sano Bonsai, mi sono permesso di scrivere il mio post. Ripeto, non volevo e soprattutto non credevo di offendere nessuno, il tutto in buona fede dalla prima parola fino all'ultima.
Non pensavo di fare il difensore di Gaiden, al contrario, ho voluto sottolineare che non avevo dato peso alla sua frase per le ragioni che ho già detto, ho anche scritto che se potevo farlo io avrei modificavo il titolo, ma sono un comune utente. Se Gaiden vorrà chiarie meglio cosa intendeva dire ci penserà da solo a difendersi.
Con quello che hai scritto sei andato a toccare vari argomenti alcuni interessanti altri discutibili ecc.
Però, al momento, ritengo che prima di andare avanti nei vari discorsi si devono chiarire altri aspetti, che parlare di sano Bonsai.
Scusami, torno a dire che sei contradittorio con quanto dici, effettivamente fai emergere solo il lato economico che fa la differenza, ma non solo nel Bonsai.
(Non è una gara a chi sputa più lontano, a chi fa il rotto più grande o a chi ce l'ha più grosso. Ormai sono passati quei tempi, anzi, personalmente non ho mai fatto questa gare. )
So benissimo che chi ha più risorse economiche da investire in un certo settore può permettersi il lusso di andare oltre in tutto. Ma non era questo il discorso, vedo oltre questi aspetti e mi rifiuto io di andare avanti se si parla di questo.
Di solito sono uno di quelli che cerca di far chiarezza se ci sono certe frasi e/o comportamenti poco indicati al vero Bonsai.
Se ti è capitato di leggermi, visto che sei informato sul forum e su chi lo frequenta, avrai visto quanto è difficile fare questo, anche in altri forum del settore. Come anche sottolineare cosa sia il vero Bonsai, se non sbaglio è proprio questo che volevi sottolineare tu, a tuo modo.
Sempre per qual poco che noi occidentali conosciamo del mondo Bonsai orientale, so benissimo i miei limiti nel settore, sto qui per imparare. Anche io ho studiato dove ho potuto, per capirci non parlo dei forum.
Questa estate, proprio in questo forum, ho suggerito ad un utente che chiedeva consigli per un vero Bonsai di pino maturo di trovare delle persone all'altezza della sua situazione, non mi improvviso mastro Bonsai anche se sapevo benissimo cosa si doveva fare sulla pianta. Per cui non sono presente nel forum per insegnare.
In questo forum non girano certi "Bonsai" che intendi tu e che ovviamente sono veri Bonsai maturi, comunque diversi frequentatori hanno piante importanti e soprattutto trovo interessante conoscere la loro storia, questo molto spesso da un certo interesse e valore affettivo, non solo economico.
Invitandoti a scrivere altro, speravo proprio di fare un sano scambio di opinioni oltre il solito Bonsai, ingenuamente avevo immaginato che con te si potesse fare. Anche qui vedo che hai frainteso pensando subito male, va bene così.
Confrontami, acquisire notizie su questo aspetto del Bonsai mi interessa molto, di vedere le solite piante che come dici tu sono lontane dal Bonsai ho un po' la nausea. Ma non è un problema ci sono abituato da tanti anni. Però il tuo intervento mi ha aperto le porte….. ho capito, la prossima stagione mi faccio un bel viaggio in Giappone e ci abbino un bel corso intensivo presso un noto maestro … se riesco mi compro pure due o tre Bonsai veri, così dopo potrò dire anche io sono un Bonsaista.
Sottolineo, con il mio modesto parere, che il Bonsai si può anche fare come meglio si crede senza spendere grossi capitali, l'importante è rendersi conto di cosa si ha per le mani. Ovvio non è torturare o violentare le piante. Non è il numero di piante più o meno, la misura il valore e tanto altro che fa la differenza. Anche perché se funziona come dici si fa sempre in tempo a prendere dei veri Bonsai e farseli curare da altri. Possono bastare 20,30 o 50 mila euro da investire ed il gioco è fatto?
Il Bonsai non si può fare con piante da vivaio? Ma che frase è? Non dice nulla e lascia il tempo che trova.
Coltivo delle piante e poi mi rendo conto che non vanno al Bonsai e le do via come se nulla fosse? Passa il tempo e ci ricasco e le do via anche queste e prendo altre più appropriate? Questo è amare e rispettare la natura? Questo è fare Bonsai?
Pensavo di aver letto di tutto dopo anni e anni di Bonsai. Se hai altri sani consigli sono tutto orecchi.
Sempre per far chiarezza a chi ci legge, visto che a te non interessa.
Nello scritto di Joseph73 trovo molte contraddizioni e si capisce che il tutto è valutato con un valore economico e non affettivo. Anche la tua precisazione sulla Ferrari , questo è il tuo modo di vedere la vita, alla fine è chi ha la Ferrari è felice, capace e soddisfatto perché è ricco. Ricordo che si parlava di capacità di saper guidare una Ferrari e soprattutto conoscere la tecnologia, le prestazioni ed altro di tecnico. E' ovvio che ci sono ricconi che le collezionano solo per il gusto di averle e magari neppure le guidano e se ne curano, sarà una forma di investimento?... ma questo è altra cosa e non mi interessa approfondire oltre.
Ora i ricchi non me ne vogliano, so benissimo che tantissimi ricchi non sono così e i loro soldi se li sono sudati.
Il paragone della "Ferrari nel Bonsai", si riferiva a ben altro.
Anche qui caro amico hai travisato le cose mettendo parole mai dette in bocca alla gente.
So benissimo che nel mondo ci sono collezionisti di Bonsai che comprano piante di valore e se le fanno curare da altri, vuoi che non sono all'altezza, oppure non hanno tempo ed altro… questi sono fatti loro, hanno i loro motivi e personalmente anche questo mi cambia poco.
La cosa accade anche in Italia, la prova è visibile a tutti volendo, in alcuni forum Italiani ci sono utenti "non voglio far nomi", che fanno questo, acquistano piante di un certo valore con migliaia di euro, si fanno curare i bonsai da maestri conosciuti nella loro zona e dopo pochi mesi si vincono concorsi. Il bello è che chiedono consigli anche nei forum, perché? Forse per atteggiarsi a Bonsaisti ricchi e vincenti?
Anni fa per poter iscrivere una pianta ad un concorso di Bonsai dovevi dimostrare che il Bonsai era nelle tue mani da diversi anni.
Mi ricorda la pubblicità (Ti piace vincere facile).
Caro Joseph73, senza rancore, non mi interessa cosa pensi di me, io non sono un collezionista di Bonsai maturi e non partecipo ai concorsi ed altro, non sono un attaccabrighe, nei forum so benissimo che ci si infuoca per poco, per cui va benissimo così.
Se vuoi partecipare e fare un sano scambio di opinioni OK, altrimenti amen.
Ti ricordo che arrivare e sparare a zero e poi sparire lascia il tempo che trova. E’ facile come vincere un concorso con i Bonsai fatti da altri.
Se sei interessato al mondo Bonsai ad un certo livello soprattutto economico, in questo forum non girano certi capolavori, fai bene a cercare altrove.
Personalmente mi interessava un confronto con te sotto l'aspetto più profondo del Bonsai, mi hai frainteso o mi sono spiegato male, non so. Scusa se è stata colpa mia.
Finisco.
Ormai lo sanno tutti che cosa vuol dire la parola BONSAI, ma in pochi sanno cosa rappresenta e soprattutto cosa da alle persone. Secondo il mio modesto parere tu stai prendendo una strada errata, hai superato certi incroci e ancora viri verso un sentiero senza uscita. Ti invito a riflettere su cosa da un Bonsai e non su cosa è, lascia perdere il valore economico interessa a chi lavora con i Bonsai.
Personalmente dedico diverso tempo al mio modesto giardino tutti i santi giorni e lo faccio puntualmente da tanti anni. Se per me era una perdita di tempo oppure una fatica non lo facevo con un certo interesse, visto tutto quello che ho da fare: famiglia, sport, lavoro e tante altre cosette. In tanti anni non ho mai pensato al lato economico, neppure se piacciono ad altri. Forse non sarò un vero bonsaista, Ok.
Ora i moderatori mi sgrideranno perché sono stato aggressivo, … ok… va bene così.
[Hai moderatori, forse è il caso di correggere il titolo di questo Thread e se ritenete giusto pulire i post inutili all'argomento. Se il nostro amico vuole apre un Tread tutto suo su cosa è il vero Bonsai, il numero di piante appropriare da possedere, i costi e tutto quello che ritiene utile sul vero Bonsai, così si approfondisce altrove la questione].
Vado velocemente e magari dovrò precisare meglio in seguito se non sono chiaro.
Ciao Joseph73, non trovo corretto il tuo comportamento e oltretutto senza nessun motivo.
Perché ti senti attaccato o sfidato? Non ci sono motivi.
Premesso che arrivi dal cielo e spari sentenze e detti leggi Bonsai al primo post. (Ancora ste benedette leggi Bonsai? Ma chi ve la messe in testa e proprio tu che parli di vero Bonsai Giapponese, comportamenti corretti, corsi e gite in oriente ecc? Se hai parlato con un vero maestro Bonsai non credo proprio che ti abbia mai parlato di regole, leggi e cose simili). Scusa, ma se volevi fare il tuo primo intervento corretto e costruttivo bastavi che scrivevi solo che il titolo del Thread era da modificare, evidenziavi che la parola violentare era "pesante", "erra", "fuori luogo" o come meglio credevi tu. Invece hai divulgato sentenze e regole a destra e manca, il tutto fumando un sigaro alla Zio Paperone. Non voglio soffermarmi al secondo post, per non mettere il dito nella piaga, dico solo che continui a contraddirti in continuazione.
(se ti mancano i primi anni delle prime riviste che citi, te le spedisco io, sono interessanti).
Visto che frequenti i forum, sai benissimo che è buona norma almeno presentarsi, non è un modo per far conoscere a tutti il tuo conto in banca con quanti zeri è composto, ma solo per capire in un certo modo chi sei, cosa sai, come sei arrivato al forum ecc. non voglio parlare di educazione.
Comunque c’è da dire molto per cui veniamo al sodo…
Il tuo primo post in un certo modo era "indirizzato" a tutto il forum, per cui con il mio intervento volevo solo chiarire la mia posizione limitata solo al titolo fuori luogo al quale non avevo dato peso, poi ho voluto dire anche la mia con due parole, senza mancare di rispetto a nessuno, su altre cosette. In un certo modo ti ho dato ragione, spesso il rompipalle lo faccio io e visto che ho partecipato alla discussione e soprattutto “ho visto la buona fede” di chi ha scritto la frase poco appropriata al sano Bonsai, mi sono permesso di scrivere il mio post. Ripeto, non volevo e soprattutto non credevo di offendere nessuno, il tutto in buona fede dalla prima parola fino all'ultima.
Non pensavo di fare il difensore di Gaiden, al contrario, ho voluto sottolineare che non avevo dato peso alla sua frase per le ragioni che ho già detto, ho anche scritto che se potevo farlo io avrei modificavo il titolo, ma sono un comune utente. Se Gaiden vorrà chiarie meglio cosa intendeva dire ci penserà da solo a difendersi.
Con quello che hai scritto sei andato a toccare vari argomenti alcuni interessanti altri discutibili ecc.
Però, al momento, ritengo che prima di andare avanti nei vari discorsi si devono chiarire altri aspetti, che parlare di sano Bonsai.
Scusami, torno a dire che sei contradittorio con quanto dici, effettivamente fai emergere solo il lato economico che fa la differenza, ma non solo nel Bonsai.
(Non è una gara a chi sputa più lontano, a chi fa il rotto più grande o a chi ce l'ha più grosso. Ormai sono passati quei tempi, anzi, personalmente non ho mai fatto questa gare. )
So benissimo che chi ha più risorse economiche da investire in un certo settore può permettersi il lusso di andare oltre in tutto. Ma non era questo il discorso, vedo oltre questi aspetti e mi rifiuto io di andare avanti se si parla di questo.
Di solito sono uno di quelli che cerca di far chiarezza se ci sono certe frasi e/o comportamenti poco indicati al vero Bonsai.
Se ti è capitato di leggermi, visto che sei informato sul forum e su chi lo frequenta, avrai visto quanto è difficile fare questo, anche in altri forum del settore. Come anche sottolineare cosa sia il vero Bonsai, se non sbaglio è proprio questo che volevi sottolineare tu, a tuo modo.
Sempre per qual poco che noi occidentali conosciamo del mondo Bonsai orientale, so benissimo i miei limiti nel settore, sto qui per imparare. Anche io ho studiato dove ho potuto, per capirci non parlo dei forum.
Questa estate, proprio in questo forum, ho suggerito ad un utente che chiedeva consigli per un vero Bonsai di pino maturo di trovare delle persone all'altezza della sua situazione, non mi improvviso mastro Bonsai anche se sapevo benissimo cosa si doveva fare sulla pianta. Per cui non sono presente nel forum per insegnare.
In questo forum non girano certi "Bonsai" che intendi tu e che ovviamente sono veri Bonsai maturi, comunque diversi frequentatori hanno piante importanti e soprattutto trovo interessante conoscere la loro storia, questo molto spesso da un certo interesse e valore affettivo, non solo economico.
Invitandoti a scrivere altro, speravo proprio di fare un sano scambio di opinioni oltre il solito Bonsai, ingenuamente avevo immaginato che con te si potesse fare. Anche qui vedo che hai frainteso pensando subito male, va bene così.
Confrontami, acquisire notizie su questo aspetto del Bonsai mi interessa molto, di vedere le solite piante che come dici tu sono lontane dal Bonsai ho un po' la nausea. Ma non è un problema ci sono abituato da tanti anni. Però il tuo intervento mi ha aperto le porte….. ho capito, la prossima stagione mi faccio un bel viaggio in Giappone e ci abbino un bel corso intensivo presso un noto maestro … se riesco mi compro pure due o tre Bonsai veri, così dopo potrò dire anche io sono un Bonsaista.
Sottolineo, con il mio modesto parere, che il Bonsai si può anche fare come meglio si crede senza spendere grossi capitali, l'importante è rendersi conto di cosa si ha per le mani. Ovvio non è torturare o violentare le piante. Non è il numero di piante più o meno, la misura il valore e tanto altro che fa la differenza. Anche perché se funziona come dici si fa sempre in tempo a prendere dei veri Bonsai e farseli curare da altri. Possono bastare 20,30 o 50 mila euro da investire ed il gioco è fatto?
Il Bonsai non si può fare con piante da vivaio? Ma che frase è? Non dice nulla e lascia il tempo che trova.
Coltivo delle piante e poi mi rendo conto che non vanno al Bonsai e le do via come se nulla fosse? Passa il tempo e ci ricasco e le do via anche queste e prendo altre più appropriate? Questo è amare e rispettare la natura? Questo è fare Bonsai?
Pensavo di aver letto di tutto dopo anni e anni di Bonsai. Se hai altri sani consigli sono tutto orecchi.
Sempre per far chiarezza a chi ci legge, visto che a te non interessa.
Nello scritto di Joseph73 trovo molte contraddizioni e si capisce che il tutto è valutato con un valore economico e non affettivo. Anche la tua precisazione sulla Ferrari , questo è il tuo modo di vedere la vita, alla fine è chi ha la Ferrari è felice, capace e soddisfatto perché è ricco. Ricordo che si parlava di capacità di saper guidare una Ferrari e soprattutto conoscere la tecnologia, le prestazioni ed altro di tecnico. E' ovvio che ci sono ricconi che le collezionano solo per il gusto di averle e magari neppure le guidano e se ne curano, sarà una forma di investimento?... ma questo è altra cosa e non mi interessa approfondire oltre.
Ora i ricchi non me ne vogliano, so benissimo che tantissimi ricchi non sono così e i loro soldi se li sono sudati.
Il paragone della "Ferrari nel Bonsai", si riferiva a ben altro.
Anche qui caro amico hai travisato le cose mettendo parole mai dette in bocca alla gente.
So benissimo che nel mondo ci sono collezionisti di Bonsai che comprano piante di valore e se le fanno curare da altri, vuoi che non sono all'altezza, oppure non hanno tempo ed altro… questi sono fatti loro, hanno i loro motivi e personalmente anche questo mi cambia poco.
La cosa accade anche in Italia, la prova è visibile a tutti volendo, in alcuni forum Italiani ci sono utenti "non voglio far nomi", che fanno questo, acquistano piante di un certo valore con migliaia di euro, si fanno curare i bonsai da maestri conosciuti nella loro zona e dopo pochi mesi si vincono concorsi. Il bello è che chiedono consigli anche nei forum, perché? Forse per atteggiarsi a Bonsaisti ricchi e vincenti?
Anni fa per poter iscrivere una pianta ad un concorso di Bonsai dovevi dimostrare che il Bonsai era nelle tue mani da diversi anni.
Mi ricorda la pubblicità (Ti piace vincere facile).
Caro Joseph73, senza rancore, non mi interessa cosa pensi di me, io non sono un collezionista di Bonsai maturi e non partecipo ai concorsi ed altro, non sono un attaccabrighe, nei forum so benissimo che ci si infuoca per poco, per cui va benissimo così.
Se vuoi partecipare e fare un sano scambio di opinioni OK, altrimenti amen.
Ti ricordo che arrivare e sparare a zero e poi sparire lascia il tempo che trova. E’ facile come vincere un concorso con i Bonsai fatti da altri.
Se sei interessato al mondo Bonsai ad un certo livello soprattutto economico, in questo forum non girano certi capolavori, fai bene a cercare altrove.
Personalmente mi interessava un confronto con te sotto l'aspetto più profondo del Bonsai, mi hai frainteso o mi sono spiegato male, non so. Scusa se è stata colpa mia.
Finisco.
Ormai lo sanno tutti che cosa vuol dire la parola BONSAI, ma in pochi sanno cosa rappresenta e soprattutto cosa da alle persone. Secondo il mio modesto parere tu stai prendendo una strada errata, hai superato certi incroci e ancora viri verso un sentiero senza uscita. Ti invito a riflettere su cosa da un Bonsai e non su cosa è, lascia perdere il valore economico interessa a chi lavora con i Bonsai.
Personalmente dedico diverso tempo al mio modesto giardino tutti i santi giorni e lo faccio puntualmente da tanti anni. Se per me era una perdita di tempo oppure una fatica non lo facevo con un certo interesse, visto tutto quello che ho da fare: famiglia, sport, lavoro e tante altre cosette. In tanti anni non ho mai pensato al lato economico, neppure se piacciono ad altri. Forse non sarò un vero bonsaista, Ok.
Ora i moderatori mi sgrideranno perché sono stato aggressivo, … ok… va bene così.
[Hai moderatori, forse è il caso di correggere il titolo di questo Thread e se ritenete giusto pulire i post inutili all'argomento. Se il nostro amico vuole apre un Tread tutto suo su cosa è il vero Bonsai, il numero di piante appropriare da possedere, i costi e tutto quello che ritiene utile sul vero Bonsai, così si approfondisce altrove la questione].
Ultima modifica di Forcellone il Gio Nov 07, 2019 2:46 pm - modificato 8 volte.
Forcellone- Messaggi : 2993
Data d'iscrizione : 13.01.15
Località : Pomezia/Roma
Re: ginepro da imbastire
bon, mi era sfuggito questo bailamme e colgo l'occasione per fare alcune precisazioni.
Il titolo è semplicemente scherzoso, riflette la sensazione che questa pianta avrebbe bisogno di interventi importanti (si sono citate pieghe estreme del tronco, ad esempio) visto che così com'è non è impostabile in alcun modo.
se poi, e qua colgo il disappunto di Cosisal, lo cambio immediatamente. (in ogni caso bastava chiedere)
Forcellone mi conosce, sa bene come la penso su certi argomenti e infatti ha colto benissimo il senso del titolo. colgo l'occasione per ringraziarlo per aver tentato di spiegare le mie reali attitudini in mia assenza.
gli altri, giustamente, non mi conoscono ed evidentemente possono non gradire: mea culpa.
l'altro, o meglio Joseph73, non mi conosce, nessuno conosce lui, ma pensa bene di scendere in campo accusandomi di essere una specie di Gestapo della Flora, dando aria alla bocca con la presunzione di avere la Verità nel taschino.
Mi sta bene, frequento i forum da oltre 20 anni, so bene come funziona e come ragionano i Leoni da Tastiera: basta lasciargli creare il flame e poi si rintanano nuovamente (ne abbiamo appena avuto una dimostrazione).
che vi devo dire? c'è gente che si diverte così.
Il titolo è semplicemente scherzoso, riflette la sensazione che questa pianta avrebbe bisogno di interventi importanti (si sono citate pieghe estreme del tronco, ad esempio) visto che così com'è non è impostabile in alcun modo.
se poi, e qua colgo il disappunto di Cosisal, lo cambio immediatamente. (in ogni caso bastava chiedere)
Forcellone mi conosce, sa bene come la penso su certi argomenti e infatti ha colto benissimo il senso del titolo. colgo l'occasione per ringraziarlo per aver tentato di spiegare le mie reali attitudini in mia assenza.
gli altri, giustamente, non mi conoscono ed evidentemente possono non gradire: mea culpa.
l'altro, o meglio Joseph73, non mi conosce, nessuno conosce lui, ma pensa bene di scendere in campo accusandomi di essere una specie di Gestapo della Flora, dando aria alla bocca con la presunzione di avere la Verità nel taschino.
Mi sta bene, frequento i forum da oltre 20 anni, so bene come funziona e come ragionano i Leoni da Tastiera: basta lasciargli creare il flame e poi si rintanano nuovamente (ne abbiamo appena avuto una dimostrazione).
che vi devo dire? c'è gente che si diverte così.
Re: ginepro da imbastire
Rispondo a Forcellone.
Se vuoi un confronto aperto e sincero con me, io sono ben disponibile, se vuoi anche in privato.
Io non trovo il tuo intervento aggressivo, semmai appassionato e questa è una cosa molto bella.
Credo però, che tu ti sia risentito per alcune mie parole, ma semplicemente perché le hai fraintese : io non ho mai parlato di cifre economiche, né di bonsai maturi. Intendevo dire un' altra cosa, ovvero : è meglio concentrare i propri sforzi e le proprie risorse economiche su piante con buona potenzialità (poche o tante, grezze o mature che siano), piuttosto che disperdersi in un numero imprecisato di piantine, che mai diverrano belle coltivate a bonsai (proprio perché pensate e coltivate in origine per un' altro scopo, ossia quello ornamentale).
In definitiva, lo scopo ultimo del bonsai è la bellezza. Al centro di tutto deve essere posta la pianta e non il bonsaista.
Proprio per questo inizialmente ho rinunciato alle mie piante, perché ho capito che mai sarebbero diventate belle, o perché non adatte alla coltivazione bonsai o perché presentavano brutti difetti, che non potevano essere corretti e, che io per inesperienza non ero stato capace di vedere.
Quelle piante stanno bene, piantate in terra nel giardino di amici o sui bancali di anziani, che trovano un hobby per riempire le loro giornate.
Forum come questi o gruppi facebook, dovrebbero essere usati per divulgare una corretta coltivazione, che è la base fondamentale ed imprescindibile della coltivazione bonsai. Senza una corretta coltivazione non si otterranno mai risultati apprezzabili.
Come si può parlare di tecniche avanzate, se prima non si conoscono le basi della coltivazione?
Proprio l' apprendimento delle tecniche di coltivazione e l' affinazione di queste è cosa estremamente difficile. Proprio tu dovresti sapere quanto sia difficile apprendere a bagnare correttamente i bonsai e quanto sia ancora più difficile imparare a rinvasare, fare sviluppare un buon apparato radicale, imparare a scegliere i substrati adatti, trovare le giuste miscele, pinzare, potare e mettere il filo.
Per apprendere tutto questo in maniera corretta (e non approssimativa) ci vogliono anni (tanti anni); l' approssimazione non porterà mai a nessun risultato apprezzabile.
In tutta Europa, davvero pochissimi sono i borsisti che adottano una corretta coltivazione, la maggior parte, mette la coltivazione in secondo (terzo o quarto piano) ed i risultati disastrosi si vedono sulle loro piante, anche in quelle portate in mostra.
Quante piante autoctone con tanta potenzialità sono state rovinate e quante addirittura sono morte? Tantissime!! Eppure, da questi errori nessuno impara, tutti perseverano a sbagliare, arroccati sulle proprie opinioni ed arroganti convinzioni, basate non su verità verificate, ma su fantasiose illusioni. Dove è l' evoluzione in tutto questo?
Ho visitato e visito ancora tantissime mostre in Italia ed Europa, ho visitato tanti giardini bonsai di "professionisti" e privati, sia in Italia che in Europa, ed ho potuto appurare che nessuno si dedica in maniera adeguata e corretta alla coltivazione, infatti le piante non maturano, le tecniche di coltivazione non si evolvono ed affinano.
Per una persona che vuole seriamente dedicarsi a questo hobby è importante visitare mostre, collezioni private o di "professionisti", parlare con gli altri appassionati, capire come coltivano (o come modellano, come scolpiscono il secco, che attrezzi utilizzano, etc..) per comprendere di persona quali sono i pregi, i difetti e gli errori. In ultimo, è molto importante recarsi in Giappone, per visitare le mostre in quel paese (o i giardini di qualche maestro), perché solo così, si potrà comprendere davvero l' abisso che separa noi da loro, oltreché vedere quale sia la bellezza che deve esprimere una pianta coltivata a bonsai.
Dato che tu hai insistito molto sul lato economico (credo perché non ci siamo compresi bene), ti dico, che anche con mezzi economici normali, si possono arrivare ad avere delle belle piante, ma bisogna impegnarsi tantissimo, sacrificarsi, avere una mente aperta, avere umiltà, ma anche spirito critico, insomma bisogna avere il coraggio di ricercare la verità.
Se vuoi un confronto aperto e sincero con me, io sono ben disponibile, se vuoi anche in privato.
Io non trovo il tuo intervento aggressivo, semmai appassionato e questa è una cosa molto bella.
Credo però, che tu ti sia risentito per alcune mie parole, ma semplicemente perché le hai fraintese : io non ho mai parlato di cifre economiche, né di bonsai maturi. Intendevo dire un' altra cosa, ovvero : è meglio concentrare i propri sforzi e le proprie risorse economiche su piante con buona potenzialità (poche o tante, grezze o mature che siano), piuttosto che disperdersi in un numero imprecisato di piantine, che mai diverrano belle coltivate a bonsai (proprio perché pensate e coltivate in origine per un' altro scopo, ossia quello ornamentale).
In definitiva, lo scopo ultimo del bonsai è la bellezza. Al centro di tutto deve essere posta la pianta e non il bonsaista.
Proprio per questo inizialmente ho rinunciato alle mie piante, perché ho capito che mai sarebbero diventate belle, o perché non adatte alla coltivazione bonsai o perché presentavano brutti difetti, che non potevano essere corretti e, che io per inesperienza non ero stato capace di vedere.
Quelle piante stanno bene, piantate in terra nel giardino di amici o sui bancali di anziani, che trovano un hobby per riempire le loro giornate.
Forum come questi o gruppi facebook, dovrebbero essere usati per divulgare una corretta coltivazione, che è la base fondamentale ed imprescindibile della coltivazione bonsai. Senza una corretta coltivazione non si otterranno mai risultati apprezzabili.
Come si può parlare di tecniche avanzate, se prima non si conoscono le basi della coltivazione?
Proprio l' apprendimento delle tecniche di coltivazione e l' affinazione di queste è cosa estremamente difficile. Proprio tu dovresti sapere quanto sia difficile apprendere a bagnare correttamente i bonsai e quanto sia ancora più difficile imparare a rinvasare, fare sviluppare un buon apparato radicale, imparare a scegliere i substrati adatti, trovare le giuste miscele, pinzare, potare e mettere il filo.
Per apprendere tutto questo in maniera corretta (e non approssimativa) ci vogliono anni (tanti anni); l' approssimazione non porterà mai a nessun risultato apprezzabile.
In tutta Europa, davvero pochissimi sono i borsisti che adottano una corretta coltivazione, la maggior parte, mette la coltivazione in secondo (terzo o quarto piano) ed i risultati disastrosi si vedono sulle loro piante, anche in quelle portate in mostra.
Quante piante autoctone con tanta potenzialità sono state rovinate e quante addirittura sono morte? Tantissime!! Eppure, da questi errori nessuno impara, tutti perseverano a sbagliare, arroccati sulle proprie opinioni ed arroganti convinzioni, basate non su verità verificate, ma su fantasiose illusioni. Dove è l' evoluzione in tutto questo?
Ho visitato e visito ancora tantissime mostre in Italia ed Europa, ho visitato tanti giardini bonsai di "professionisti" e privati, sia in Italia che in Europa, ed ho potuto appurare che nessuno si dedica in maniera adeguata e corretta alla coltivazione, infatti le piante non maturano, le tecniche di coltivazione non si evolvono ed affinano.
Per una persona che vuole seriamente dedicarsi a questo hobby è importante visitare mostre, collezioni private o di "professionisti", parlare con gli altri appassionati, capire come coltivano (o come modellano, come scolpiscono il secco, che attrezzi utilizzano, etc..) per comprendere di persona quali sono i pregi, i difetti e gli errori. In ultimo, è molto importante recarsi in Giappone, per visitare le mostre in quel paese (o i giardini di qualche maestro), perché solo così, si potrà comprendere davvero l' abisso che separa noi da loro, oltreché vedere quale sia la bellezza che deve esprimere una pianta coltivata a bonsai.
Dato che tu hai insistito molto sul lato economico (credo perché non ci siamo compresi bene), ti dico, che anche con mezzi economici normali, si possono arrivare ad avere delle belle piante, ma bisogna impegnarsi tantissimo, sacrificarsi, avere una mente aperta, avere umiltà, ma anche spirito critico, insomma bisogna avere il coraggio di ricercare la verità.
Joseph73- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 21.11.18
Re: ginepro da imbastire
Rispondo a Gaiden.
Ho scritto sul tuo post, perché il titolo che gli hai dato era veramente improprio.
Dalla tua risposta, non fatico a credere, che lo hai fatto con leggerezza, dato che trabocca di superbia.
Dici che frequenti i forum da 20 anni e, di conseguenza, è ovvio pensare che sei appassionato di bonsai da altrettanto tempo. Cosa hai imparato in questi anni? Come si sono evolute ed affinate le tue tecniche di coltivazione e modellatura in questi 20 anni? Visto le piante che posti non hai imparato nulla, non vi è stata nessuna evoluzione, e le tue tecniche sono rimaste quelle di un neofita.
Credi che imparerai qualcosa di importante e veritiero sui forum o sui gruppi facebook? Allora, ti piace vivere in un mondo di canditi e zucchero filato.
Infatti, si può tranquillamente affermare che sei un appassionato di "banzai" e non di "bonsai"!
Vedi....io un pò di verità la conosco, perché mi sono fortemente impegnato e sacrificato per arrivare a comprenderla, perciò, se fossi al tuo posto, controllerei le emozioni e mi porrei alcune serie e profonde domande e farei qualche riflessione su ciò che ho scritto.
Con ciò che ho scritto, non volevo offendere nessuno, ma divulgare un pò di verità, dare degli spunti importanti su cui riflettere, aprire tutti insieme (o per chi ne avesse voglia) una riflessione.
Magari qualcuno può trarne qualche giovamento ed iniziare a percorrere una strada più corretta nel bonsai!
Ho scritto sul tuo post, perché il titolo che gli hai dato era veramente improprio.
Dalla tua risposta, non fatico a credere, che lo hai fatto con leggerezza, dato che trabocca di superbia.
Dici che frequenti i forum da 20 anni e, di conseguenza, è ovvio pensare che sei appassionato di bonsai da altrettanto tempo. Cosa hai imparato in questi anni? Come si sono evolute ed affinate le tue tecniche di coltivazione e modellatura in questi 20 anni? Visto le piante che posti non hai imparato nulla, non vi è stata nessuna evoluzione, e le tue tecniche sono rimaste quelle di un neofita.
Credi che imparerai qualcosa di importante e veritiero sui forum o sui gruppi facebook? Allora, ti piace vivere in un mondo di canditi e zucchero filato.
Infatti, si può tranquillamente affermare che sei un appassionato di "banzai" e non di "bonsai"!
Vedi....io un pò di verità la conosco, perché mi sono fortemente impegnato e sacrificato per arrivare a comprenderla, perciò, se fossi al tuo posto, controllerei le emozioni e mi porrei alcune serie e profonde domande e farei qualche riflessione su ciò che ho scritto.
Con ciò che ho scritto, non volevo offendere nessuno, ma divulgare un pò di verità, dare degli spunti importanti su cui riflettere, aprire tutti insieme (o per chi ne avesse voglia) una riflessione.
Magari qualcuno può trarne qualche giovamento ed iniziare a percorrere una strada più corretta nel bonsai!
Joseph73- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 21.11.18
Re: ginepro da imbastire
Sempre per Forcellone
L' anno scorso ho visitato la mostra bonsai del Circolo Bonsai Lecco.
E' stata ovviamente una piccola mostra, racchiusa in un grande salone. Lì, con mio grande stupore, ho visto alcune piante davvero ben coltivate, modellate con armonia e sulle quali si intravvedeva già una ordinata ramificazione (cosa molto rara da vedere in Europa).
Alcune avevano ancora il filo, apposto in maniera corretta (anche questo si vede raramente).
La maggior parte di queste piante erano dei pini silvestri e mugo, che appartenevano ad un signore non più giovanissimo. Mi sono soffermato a parlare con lui, facendogli i miei complimenti, e mi ha raccontato di averle raccolte personalmente in montagna circa 20 anni addietro; poi le ha coltivate e modellate (avvalendosi saltuariamente dei consigli di qualche "professionista") con impegno e dedizione.
Mi ha confidato che aveva frequentato la "SCUOLA D' ARTE BONSAI" con il maestro Suzuki e che si era recato in Giappone, in occasione di un viaggio organizzato dalla scuola che stava frequentando.
In seguito, il suo club aveva inviato per delle sessioni di lavoro alcuni maestri giapponesi tra cui Terakawa e lo stesso Suzuki, dai quali aveva ottenuto preziosi consigli per la coltivazione e modellatura delle sue piante.
Questo signore non mi ha dato l' impressione di essere un milionario, ma è la prova che se si agisce in maniera corretta i risultati si ottengono.
Altri, che hanno fatto lo stesso percorso di questo signore, frequentando la "SCUOLA D' ARTE BONSAI" e recandosi in Giappone (credo con dei viaggi di gruppo organizzati....in verità qualcuno dice anche di avere fatto un periodo di apprendimento presso il vivaio di Kimura...bah!!...si dicono tante cose...ma quale è la verità?) non hanno ottenuto risultati apprezzabili sulle loro piante, eppure, si sono insigniti del titolo di "professionista" o addirittura "maestro".
Vedi... anche io non sono ricco (così ti chiarisco un punto, che per te sembra essere molto importante), ma anche io come quel signore, ho imparato ad ascoltare ed apprendere, da chi conosce veramente i bonsai.
Ho concentrato le risorse, che avevo a disposizione su ciò che ha veramente senso, facendo delle rinunce in altri settori (del resto non si può avere tutto nella vita).
Ovviamente, tanti insegnamenti furono molto diversi da ciò che pensavo fino a quel momento ed è stato difficile mettere in discussione tutto. Ma, se sei sulla strada sbagliata, devi avere la forza di porti delle domande ed accettare la verità.
Ed è proprio questa verità, che io cerco di divulgare...forse con parole un pò forti...ma le mie intenzioni sono buone!
L' anno scorso ho visitato la mostra bonsai del Circolo Bonsai Lecco.
E' stata ovviamente una piccola mostra, racchiusa in un grande salone. Lì, con mio grande stupore, ho visto alcune piante davvero ben coltivate, modellate con armonia e sulle quali si intravvedeva già una ordinata ramificazione (cosa molto rara da vedere in Europa).
Alcune avevano ancora il filo, apposto in maniera corretta (anche questo si vede raramente).
La maggior parte di queste piante erano dei pini silvestri e mugo, che appartenevano ad un signore non più giovanissimo. Mi sono soffermato a parlare con lui, facendogli i miei complimenti, e mi ha raccontato di averle raccolte personalmente in montagna circa 20 anni addietro; poi le ha coltivate e modellate (avvalendosi saltuariamente dei consigli di qualche "professionista") con impegno e dedizione.
Mi ha confidato che aveva frequentato la "SCUOLA D' ARTE BONSAI" con il maestro Suzuki e che si era recato in Giappone, in occasione di un viaggio organizzato dalla scuola che stava frequentando.
In seguito, il suo club aveva inviato per delle sessioni di lavoro alcuni maestri giapponesi tra cui Terakawa e lo stesso Suzuki, dai quali aveva ottenuto preziosi consigli per la coltivazione e modellatura delle sue piante.
Questo signore non mi ha dato l' impressione di essere un milionario, ma è la prova che se si agisce in maniera corretta i risultati si ottengono.
Altri, che hanno fatto lo stesso percorso di questo signore, frequentando la "SCUOLA D' ARTE BONSAI" e recandosi in Giappone (credo con dei viaggi di gruppo organizzati....in verità qualcuno dice anche di avere fatto un periodo di apprendimento presso il vivaio di Kimura...bah!!...si dicono tante cose...ma quale è la verità?) non hanno ottenuto risultati apprezzabili sulle loro piante, eppure, si sono insigniti del titolo di "professionista" o addirittura "maestro".
Vedi... anche io non sono ricco (così ti chiarisco un punto, che per te sembra essere molto importante), ma anche io come quel signore, ho imparato ad ascoltare ed apprendere, da chi conosce veramente i bonsai.
Ho concentrato le risorse, che avevo a disposizione su ciò che ha veramente senso, facendo delle rinunce in altri settori (del resto non si può avere tutto nella vita).
Ovviamente, tanti insegnamenti furono molto diversi da ciò che pensavo fino a quel momento ed è stato difficile mettere in discussione tutto. Ma, se sei sulla strada sbagliata, devi avere la forza di porti delle domande ed accettare la verità.
Ed è proprio questa verità, che io cerco di divulgare...forse con parole un pò forti...ma le mie intenzioni sono buone!
Joseph73- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 21.11.18
Re: ginepro da imbastire
Frequento "I Forum" inteso come piattaforme di condivisione digitali. Non ho detto "frequento forum di bonsai" da 20 anni.
Ho iniziato a interessarmi ai bonsai dal 2017.
Il tuo problema è che trai conclusioni errate sulla base di singole frasi che non sai nemmeno interpretare correttamente.
Riconsidera quindi dove trabocca la superbia, forse uno specchio potrà darti una risposta finalmente veritiera.
Un saluto.
Ho iniziato a interessarmi ai bonsai dal 2017.
Il tuo problema è che trai conclusioni errate sulla base di singole frasi che non sai nemmeno interpretare correttamente.
Riconsidera quindi dove trabocca la superbia, forse uno specchio potrà darti una risposta finalmente veritiera.
Un saluto.
Re: ginepro da imbastire
Ok, benissimo chiarito tutto e mi sembra che in linea di massima non ci sia nulla che non vada.
Ti invito nuovamente a frequentare il forum, ho visto la pianta che forse hai dato tu a un vivaio ed ora gira in questo forum, ora si trova nelle mani di uno del forum. È molto bella, se hai in collezione di meglio urca!
(Vedi, se il tutto viene confermato la storia di questa pianta ha già un suo perché e poi è bella, interessante da seguire).
Capisco che con lo scritto è facile scontrarsi senza motivo, ormai ci sono abituato e non mi cambia più di tanto quando accade. Come vedi cerco sempre di far chiarezza e non andare oltre. Poi è normalissimo anche dopo aver chiarito il tutto che ogni persona segua la sua strada, anche perché i nostri fatti personali li conosciamo solo noi. Però qualcosa di buono alla fine si trova e serve sempre.
In questo forum non ci sono molte persone che partecipano quotidianamente, si va a periodi e questo è un periodo un pochino "moscio". Vale anche per altri forum simili.
Gli utenti sono corretti e nessuno alza mai la cresta, "tutti" consapevoli che del mondo bonsai sappiamo ben poco e non finiremo mai di imparare. Per stare al mondo serve anche umiltà, nel Bonsai molto spesso si sbaglia e ci si sente arrivati perché si seguono degli standard, ma non ci sono regole o leggi da fissare e rispettare. E’ vero che ci sono delle persone che hanno una certa predisposizione e sanno osservare la natura, mentre per altre non è così spontaneo e gli serve una certa conoscenza, devono dedicare delle attenzioni in più. Avviene anche per la manualità e qui serve molto.
Considera anche che in questo forum nessuno ha un secondo fine. Spesso in altri forum ci sono i proprietari che hanno altri interessi visto che lavorano con il Bonsai, è normale che trovi anche cose più interessanti, visto che il materiale è di un altro livello, ma prova a farne parte.
Spesso viene sottolineato ai nuovi utenti che postano un "Bonsai commerciale da supermercato”, che non è un bonsai. Spesso si aiuta con un post veloce senza dire più di tanto perché il problema è solo quello di dare un disinfettante.
A dire il vero, ci sono dei casi dove anche mi rendo conto che potevo dire dell’altro ….., ma non si può essere puntualmente precisi. Quando accade penso che se l'utente è veramente interessato ed ha la voglia di continuare ci sarà l'occasione per chiarire meglio.
Molte volte la soluzione non è una, ma ci sono tante strade, pure in questi casi cosa consigli di preciso?
Come vedi spesso dietro a certi suggerimenti ci sono anche dei dubbi, le situazioni sono tante. Sono consapevole che a volte un sano consiglio può essere anche male interpretato in base a chi è indirizzato.
Si dovrebbe fare come fanno i Maestri Giapponesi, sono molto abili nel dare sani consigli, hanno un modo tutto loro con poche parole mirate al caso. Ma devi saper cogliere il significato di quello che dicono perché molte volte un principiante non è in grado, solo una persona addentrata può afferrare il senso del discorso. Questa abilità a noi occidentali rimane difficile, purtroppo, forse anche per la poca conoscenza. La conferma è che abbiamo fatto diventare delle “regole” delle frasi fatte spesso ricorrenti nel Bonsai, senza afferrare il vero significato. Ti posso far vedere degli esempi di “Bonsai capolavori” che non corrispondono alle famose “regole” che tanto citiamo in occidente.
Non c’è un numero ideale di piante in una collezione, dipende solo da noi, lo spazio ed il tempo che possiamo dedicare a loro. Molto è legato anche alla nostra abilità nel fare le cose.
Come la misura un Bonsai grande o piccolo ecc. Dipende da cosa ti piace, lo spazio e tantissimi altri fattori. Un piccolo bonsai se è ben fatto può essere più interessante e tramettere più sensazioni di uno grande apparentemente in prima battuta più impressionante.
Per il valore economico è relativo per vari aspetti che non sto qui a dire, lo sanno tutti.
Personalmente devo anche riconoscere che avrei molta paura nel tenere nel mio giardino delle piante di un certo valore, spesso si legge di collezione rubate.
Il percorso è lungo e serve costanza, possono accadere dei fatti che ti cambiano la visione del Bonsai. Un Bonsai se è ben curato vivrà più di noi e non solo… Forse ho già raccontato nel forum che anni fa mi è capitato un episodio che mi ha modificato drasticamente il modo di fare Bonsai. Premetto che mi curo le piante da solo e visto che ho sempre potuto prendermi spesso periodi di ferie mi sono sempre affidato ad impianti di irrigazione automatica, sono molto utili in caso di assenza e comodi nei periodi più caldi dove ci vuole più costanza nelle irrigazioni, per fortuna o per esperienza con questi non ho avuto mai un problema.
Comunque, anni fa avevo solo due balconi dove tenere le mie piante ed avevo una mia collezione non molto numerosa tra i quali cerano anche dei Bonsai di un certo valore che avevo acquistato e coltivavo con soddisfazione da anni. Il destino ha voluto che di punto in bianco finissi in un letto di un ospedale per un problema in un primo momento stupido, ma per colpa di medici poco preparati è diventato un grosso problema. In pochi giorni mi sono trovato in un pericolo estremo, ero messo malissimo ma non lo sapevo. Ero sempre cosciente, ma ignoravo completamente la reale situazione e mi stavo solo preoccupando delle mie piante. Chiesi a mia moglie di annaffiarle per me quando la sera tornava a casa. Alla fine doveva solo premere un bottone e dove serviva usare la lancia. Ma io non sapevo che lei in qui giorni neppure andava a casa per seguire quello che mi stava capitando. Superato il tutto, quando tornai a casa mi resi conto di cosa fosse accaduto, molte delle mie piante si erano seccate. Da all’ora non ho voluto più investire un soldo nel Bonsai, volevo anche buttare via tutto quello che restava.
Così non è stato, la passione che ho per il Bonsai,.. e non solo, è sempre forte. Negli anni mi sono rifatto una sorta di collezione, ho ancora delle piante che erano sopravvissute al disastro, ma ho deciso di fare Bonsai senza comprare piante di un certo valore.
In tanti anni di Bonsai può capitare di “ricominciare”, i motivi sono vari e alcuni non li puoi prevedere, vedi il clima, furti, salute, imprevisti vari.
Altro piccolo incidente, quando ho cambiato casa ho pensato bene di prenderne una con un giardino bene esposto. In qui giorni non avevo ancora sistemato le piante su dei ripiani, mi serviva del tempo. Ma prima che facessi il tutto è arrivata una cagnolina per mia figlia e questa nei primissimi mesi di vita non sai i danni che mi ha fatto con i bonsai, ogni tanto girava tutta soddisfatta con i Bonsai più piccolini tra i suoi denti.
Arrivo ad oggi, mi diverte avere di “tutto”, ho delle cose interessanti e con molte sono partito da piante di vivaio non indicate, ma per scovarle c'è stata una lunga selezione e del tempo. Mi posso dedicare anche a cose più noiose come la semina. Non consiglierei mai ad una persona che inizia di partire da seme senza avere qualcosa di più avanzato, servirebbe solo a fargli perdere la passione iniziale.
Avendo un giardino a disposizione con varie esposizioni e microclimi, è molto più completa la coltivazione che di un balcone in città. Per non parlare dello spazio “che poi non basta mai”.
Posso coltivare quello che voglio anche se non è adatto al Bonsai e tenerlo tranquillamente come piante ornamentale in qualche punto del giardino o dei viali, un posto idoneo si trova sempre. Oggi la cagnetta è grande e non fa più danni.
Nonostante tutto anche io mi sono tolo qualche pianta di troppo, ho divere piante della stessa essenza e mi sono fermato di riprodurle. Se trovo un amico all’altezza forse mi toglierei dell’altro. Questo non vale per i miei “brutti anatroccoli” a cui sono affezionato da tantissimi anni, anche se non sono così adatti al bonsai per vari difetti ad oggi non risolvibili, “come dici tu non saranno mai bonsai”, ci sono affezionato e non mi danno assolutamente fastidio, anche loro servono a qualcosa “al mio animo e ai miei ricordi di quando ho cominciato”.
Non tocco piante in natura per rispetto della legge e la condivido al 100%, se poi posso in un campo privato di amici o parenti OK.
Ma per adesso non ho mai trovato la pianta giusta da prelevare, ci vorrebbe un terreno idoneo più che una campagna o un giardino privati.
In tanti ci riescono, boh... personalmente ho dei forti dubbi dove vanno a prelevare, è un mio pensiero.
Ciao e buon bonsai.
Ti invito nuovamente a frequentare il forum, ho visto la pianta che forse hai dato tu a un vivaio ed ora gira in questo forum, ora si trova nelle mani di uno del forum. È molto bella, se hai in collezione di meglio urca!
(Vedi, se il tutto viene confermato la storia di questa pianta ha già un suo perché e poi è bella, interessante da seguire).
Capisco che con lo scritto è facile scontrarsi senza motivo, ormai ci sono abituato e non mi cambia più di tanto quando accade. Come vedi cerco sempre di far chiarezza e non andare oltre. Poi è normalissimo anche dopo aver chiarito il tutto che ogni persona segua la sua strada, anche perché i nostri fatti personali li conosciamo solo noi. Però qualcosa di buono alla fine si trova e serve sempre.
In questo forum non ci sono molte persone che partecipano quotidianamente, si va a periodi e questo è un periodo un pochino "moscio". Vale anche per altri forum simili.
Gli utenti sono corretti e nessuno alza mai la cresta, "tutti" consapevoli che del mondo bonsai sappiamo ben poco e non finiremo mai di imparare. Per stare al mondo serve anche umiltà, nel Bonsai molto spesso si sbaglia e ci si sente arrivati perché si seguono degli standard, ma non ci sono regole o leggi da fissare e rispettare. E’ vero che ci sono delle persone che hanno una certa predisposizione e sanno osservare la natura, mentre per altre non è così spontaneo e gli serve una certa conoscenza, devono dedicare delle attenzioni in più. Avviene anche per la manualità e qui serve molto.
Considera anche che in questo forum nessuno ha un secondo fine. Spesso in altri forum ci sono i proprietari che hanno altri interessi visto che lavorano con il Bonsai, è normale che trovi anche cose più interessanti, visto che il materiale è di un altro livello, ma prova a farne parte.
Spesso viene sottolineato ai nuovi utenti che postano un "Bonsai commerciale da supermercato”, che non è un bonsai. Spesso si aiuta con un post veloce senza dire più di tanto perché il problema è solo quello di dare un disinfettante.
A dire il vero, ci sono dei casi dove anche mi rendo conto che potevo dire dell’altro ….., ma non si può essere puntualmente precisi. Quando accade penso che se l'utente è veramente interessato ed ha la voglia di continuare ci sarà l'occasione per chiarire meglio.
Molte volte la soluzione non è una, ma ci sono tante strade, pure in questi casi cosa consigli di preciso?
Come vedi spesso dietro a certi suggerimenti ci sono anche dei dubbi, le situazioni sono tante. Sono consapevole che a volte un sano consiglio può essere anche male interpretato in base a chi è indirizzato.
Si dovrebbe fare come fanno i Maestri Giapponesi, sono molto abili nel dare sani consigli, hanno un modo tutto loro con poche parole mirate al caso. Ma devi saper cogliere il significato di quello che dicono perché molte volte un principiante non è in grado, solo una persona addentrata può afferrare il senso del discorso. Questa abilità a noi occidentali rimane difficile, purtroppo, forse anche per la poca conoscenza. La conferma è che abbiamo fatto diventare delle “regole” delle frasi fatte spesso ricorrenti nel Bonsai, senza afferrare il vero significato. Ti posso far vedere degli esempi di “Bonsai capolavori” che non corrispondono alle famose “regole” che tanto citiamo in occidente.
Non c’è un numero ideale di piante in una collezione, dipende solo da noi, lo spazio ed il tempo che possiamo dedicare a loro. Molto è legato anche alla nostra abilità nel fare le cose.
Come la misura un Bonsai grande o piccolo ecc. Dipende da cosa ti piace, lo spazio e tantissimi altri fattori. Un piccolo bonsai se è ben fatto può essere più interessante e tramettere più sensazioni di uno grande apparentemente in prima battuta più impressionante.
Per il valore economico è relativo per vari aspetti che non sto qui a dire, lo sanno tutti.
Personalmente devo anche riconoscere che avrei molta paura nel tenere nel mio giardino delle piante di un certo valore, spesso si legge di collezione rubate.
Il percorso è lungo e serve costanza, possono accadere dei fatti che ti cambiano la visione del Bonsai. Un Bonsai se è ben curato vivrà più di noi e non solo… Forse ho già raccontato nel forum che anni fa mi è capitato un episodio che mi ha modificato drasticamente il modo di fare Bonsai. Premetto che mi curo le piante da solo e visto che ho sempre potuto prendermi spesso periodi di ferie mi sono sempre affidato ad impianti di irrigazione automatica, sono molto utili in caso di assenza e comodi nei periodi più caldi dove ci vuole più costanza nelle irrigazioni, per fortuna o per esperienza con questi non ho avuto mai un problema.
Comunque, anni fa avevo solo due balconi dove tenere le mie piante ed avevo una mia collezione non molto numerosa tra i quali cerano anche dei Bonsai di un certo valore che avevo acquistato e coltivavo con soddisfazione da anni. Il destino ha voluto che di punto in bianco finissi in un letto di un ospedale per un problema in un primo momento stupido, ma per colpa di medici poco preparati è diventato un grosso problema. In pochi giorni mi sono trovato in un pericolo estremo, ero messo malissimo ma non lo sapevo. Ero sempre cosciente, ma ignoravo completamente la reale situazione e mi stavo solo preoccupando delle mie piante. Chiesi a mia moglie di annaffiarle per me quando la sera tornava a casa. Alla fine doveva solo premere un bottone e dove serviva usare la lancia. Ma io non sapevo che lei in qui giorni neppure andava a casa per seguire quello che mi stava capitando. Superato il tutto, quando tornai a casa mi resi conto di cosa fosse accaduto, molte delle mie piante si erano seccate. Da all’ora non ho voluto più investire un soldo nel Bonsai, volevo anche buttare via tutto quello che restava.
Così non è stato, la passione che ho per il Bonsai,.. e non solo, è sempre forte. Negli anni mi sono rifatto una sorta di collezione, ho ancora delle piante che erano sopravvissute al disastro, ma ho deciso di fare Bonsai senza comprare piante di un certo valore.
In tanti anni di Bonsai può capitare di “ricominciare”, i motivi sono vari e alcuni non li puoi prevedere, vedi il clima, furti, salute, imprevisti vari.
Altro piccolo incidente, quando ho cambiato casa ho pensato bene di prenderne una con un giardino bene esposto. In qui giorni non avevo ancora sistemato le piante su dei ripiani, mi serviva del tempo. Ma prima che facessi il tutto è arrivata una cagnolina per mia figlia e questa nei primissimi mesi di vita non sai i danni che mi ha fatto con i bonsai, ogni tanto girava tutta soddisfatta con i Bonsai più piccolini tra i suoi denti.
Arrivo ad oggi, mi diverte avere di “tutto”, ho delle cose interessanti e con molte sono partito da piante di vivaio non indicate, ma per scovarle c'è stata una lunga selezione e del tempo. Mi posso dedicare anche a cose più noiose come la semina. Non consiglierei mai ad una persona che inizia di partire da seme senza avere qualcosa di più avanzato, servirebbe solo a fargli perdere la passione iniziale.
Avendo un giardino a disposizione con varie esposizioni e microclimi, è molto più completa la coltivazione che di un balcone in città. Per non parlare dello spazio “che poi non basta mai”.
Posso coltivare quello che voglio anche se non è adatto al Bonsai e tenerlo tranquillamente come piante ornamentale in qualche punto del giardino o dei viali, un posto idoneo si trova sempre. Oggi la cagnetta è grande e non fa più danni.
Nonostante tutto anche io mi sono tolo qualche pianta di troppo, ho divere piante della stessa essenza e mi sono fermato di riprodurle. Se trovo un amico all’altezza forse mi toglierei dell’altro. Questo non vale per i miei “brutti anatroccoli” a cui sono affezionato da tantissimi anni, anche se non sono così adatti al bonsai per vari difetti ad oggi non risolvibili, “come dici tu non saranno mai bonsai”, ci sono affezionato e non mi danno assolutamente fastidio, anche loro servono a qualcosa “al mio animo e ai miei ricordi di quando ho cominciato”.
Non tocco piante in natura per rispetto della legge e la condivido al 100%, se poi posso in un campo privato di amici o parenti OK.
Ma per adesso non ho mai trovato la pianta giusta da prelevare, ci vorrebbe un terreno idoneo più che una campagna o un giardino privati.
In tanti ci riescono, boh... personalmente ho dei forti dubbi dove vanno a prelevare, è un mio pensiero.
Ciao e buon bonsai.
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