Un cenno di storia
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Un cenno di storia
da Memento
Il termine "bonsai" deriva dal giapponese ed è costituito da due ideogrammi: il primo significa vaso o contenitore (bon), mentre il secondo (sai) significa coltivare, educare. Il bonsai inzialmente apparve come tecnica di coltivazione in Cina, circa un migliaio di anni fa, era ovviamente una forma molto piu semplice e destrutturata rispetto al bonsai moderno, ed era conosciuto col nome di pun-sai, ed identificava la pratica di coltivare alberi in vasi. Queste prime forme di bonsai avevano fogliame rado e tronchi contorti e rugosi che spesso avevano le forme di animali, draghi e uccelli.
Con l'adozione da parte del Giappone di molte delle tradizioni e delle caratteristiche culturali della Cina, venne introdotta anche la pratica del bonsai grazie all'adozione da parte del Buddismo Zen di quest'arte. La data esatta di questa introduzione non è molto chiara, ma si è soliti indicare comeperiodo indicativo l'era Kamamura che va dal 1185 al 1333. Una volta introdotta in Giappone l'arte del bonsai è stata raffinata e si è evoluta toccando vette mai esplorate in Cina, col passare del tempo ha inoltre smessodi essere confinata tra le mra dei monasteri buddisti e di essere praticata solo dai monaci, ma è stata introdotta ed è diventata rappresentativa dell'aristocrazia giapponese come simbolo di prestigio e onore, Inoltre anche gli ideali e la filosofia che stanno dietro all'arte bonsai hanno subito una grande evoluzione nel corso degli anni e per i giapponesi il bonsai è divenuto espressione della fusione di antiche e radicate credenze con la filosofia dell'armonia tra natura, uomo e anima. I bonsai venivano usati per allestire delle particolari esposizioni all'interno delle case dell'elite aristocratica giapponese diventando così una parte importante della quotidianità di questa classe. Il periodo di maggior sviluppo del bonsai si ebbe tra il 17° e il 18° secolo, in cui quest'arte raggiunse il picco di maggior comprensione e rielaborazione di quella che era la natura reale degli alberi coltivati, la cosa importante era la cura e il mantenimento degli esemplari, la ricerca dell'essenziale e l'estremizzazione delle caratteristiche naturali è una tendenza evolutasi piu nel periodo moderno del bonsai che non nelle sue origini quando l'obbiettivo fondamentale era la coltivazione e ill mantenimento degli esemplari così come erano al momento delal raccolta in natura. Col passare del tempo l'arte bonsai ha inizato a diventare pratica comune anche presso il resto della popolazione giapponese incrementandone così la pratica e la definizione di stili diversi e di tecniche di coltivazione particolari. Quando nel 19° secolo il Giappone aprì le proprie frontiere all'occidente l'arte e le tradizioni di questo paese vennero apprezzate dal resto del mondo e in particolare i primi bonsai venenro mostrati e fatti conoscore al pubblico nelle esposizioni internazioni che si tenevano nelel principali capitali europee. In particoar modo durante l'Esposizione Mondiale di Parigi del 1900 il bonsai venen presentato al grande pubblico mettendo in moto una serie di interessi culturali, economici e artistici che hanno portato al grande sviluppo dell'arte bonsai fino ai giorni nostri con la canonizzazione di proporzioni e stili, con la creazione di aziende e vivai specializzati e con lo studio di tecniche, strumenti e materiali. La strada fatta dal bonsai in questi 500 anni è stata molta e dalla piccola nicchia cultuale di un paese isolato è diventata una pratica conosciuta in tutto il mondo.
Il termine "bonsai" deriva dal giapponese ed è costituito da due ideogrammi: il primo significa vaso o contenitore (bon), mentre il secondo (sai) significa coltivare, educare. Il bonsai inzialmente apparve come tecnica di coltivazione in Cina, circa un migliaio di anni fa, era ovviamente una forma molto piu semplice e destrutturata rispetto al bonsai moderno, ed era conosciuto col nome di pun-sai, ed identificava la pratica di coltivare alberi in vasi. Queste prime forme di bonsai avevano fogliame rado e tronchi contorti e rugosi che spesso avevano le forme di animali, draghi e uccelli.
Con l'adozione da parte del Giappone di molte delle tradizioni e delle caratteristiche culturali della Cina, venne introdotta anche la pratica del bonsai grazie all'adozione da parte del Buddismo Zen di quest'arte. La data esatta di questa introduzione non è molto chiara, ma si è soliti indicare comeperiodo indicativo l'era Kamamura che va dal 1185 al 1333. Una volta introdotta in Giappone l'arte del bonsai è stata raffinata e si è evoluta toccando vette mai esplorate in Cina, col passare del tempo ha inoltre smessodi essere confinata tra le mra dei monasteri buddisti e di essere praticata solo dai monaci, ma è stata introdotta ed è diventata rappresentativa dell'aristocrazia giapponese come simbolo di prestigio e onore, Inoltre anche gli ideali e la filosofia che stanno dietro all'arte bonsai hanno subito una grande evoluzione nel corso degli anni e per i giapponesi il bonsai è divenuto espressione della fusione di antiche e radicate credenze con la filosofia dell'armonia tra natura, uomo e anima. I bonsai venivano usati per allestire delle particolari esposizioni all'interno delle case dell'elite aristocratica giapponese diventando così una parte importante della quotidianità di questa classe. Il periodo di maggior sviluppo del bonsai si ebbe tra il 17° e il 18° secolo, in cui quest'arte raggiunse il picco di maggior comprensione e rielaborazione di quella che era la natura reale degli alberi coltivati, la cosa importante era la cura e il mantenimento degli esemplari, la ricerca dell'essenziale e l'estremizzazione delle caratteristiche naturali è una tendenza evolutasi piu nel periodo moderno del bonsai che non nelle sue origini quando l'obbiettivo fondamentale era la coltivazione e ill mantenimento degli esemplari così come erano al momento delal raccolta in natura. Col passare del tempo l'arte bonsai ha inizato a diventare pratica comune anche presso il resto della popolazione giapponese incrementandone così la pratica e la definizione di stili diversi e di tecniche di coltivazione particolari. Quando nel 19° secolo il Giappone aprì le proprie frontiere all'occidente l'arte e le tradizioni di questo paese vennero apprezzate dal resto del mondo e in particolare i primi bonsai venenro mostrati e fatti conoscore al pubblico nelle esposizioni internazioni che si tenevano nelel principali capitali europee. In particoar modo durante l'Esposizione Mondiale di Parigi del 1900 il bonsai venen presentato al grande pubblico mettendo in moto una serie di interessi culturali, economici e artistici che hanno portato al grande sviluppo dell'arte bonsai fino ai giorni nostri con la canonizzazione di proporzioni e stili, con la creazione di aziende e vivai specializzati e con lo studio di tecniche, strumenti e materiali. La strada fatta dal bonsai in questi 500 anni è stata molta e dalla piccola nicchia cultuale di un paese isolato è diventata una pratica conosciuta in tutto il mondo.
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