L'annaffiatura
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L'annaffiatura
Messaggio da Maripal » 4 nov 2005, 18:56
Scrivo qualcosa sulle annafiature poichè ho spesso letto richieste di pareri e consigli in merito. Non è che questa mia ricerca sia bibbia, ma se non altro, spero, serve a chiarire le idee. Annaffiare è la cosa più difficile nella manutenzione dei bonsai. Sono tantissimi come me, che dopo anni di esperienze ancora non hanno messo un punto fermo su questo argomento. Solo dopo anni di esperienza si è arrivati quasi al top, sempre con alle spalle successi e anche perdite gravi
Semplici consigli al momento di annaffiare.
*Quando crescono esigono più acqua.
Durante il periodo della crescita, annaffiare abbondantemente, ma non spesso. Se si somministra poca acqua si inumidisce solo la superficie.
*In inverno a riposo.[/u
Dallautunno e fino alla fine dellinverno ridurre le somministrazioni dacqua perché la pianta possa riposare.
*[u]Acqua per favore.
Se la terra presenta un colore pallido o si distacca dalle pareti del vaso significa che ha urgente bisogno di una buona annaffiata.
* Annaffiare meno.
Annaffiare con minor frequenza negli ambienti freschi e con poca luce. Se si somministra troppa acqua, lesemplare avrà tendenza a deformarsi.
* Annaffiare di più.
Se le piante sono collocate in ambienti secchi o caldi, luminosi o soleggiati, anche se ci si trova in inverno.
* I fiori non bagnarli mai.
Al momento di annaffiare prestare attenzione a non bagnare mai i fiori, nemmeno in terrazza, se si bagnano si rovinano ed avvizziscono prima.
*Al sole nemmeno una goccia.
Non annaffiare le piante collocate in prossimità di una finestra quando sono esposte al sole. Le gocce potrebbero, infatti, bruciare le foglie.
* Suddividere lacqua.
Non versare lacqua sempre nello stesso punto del vaso per non spostare la terra e rendere visibili parti delle radici.
* La terracotta assorbe lacqua.
Le piante coltivate in vasi di terracotta hanno bisogno di maggiori quantità dacqua dal momento che questo materiale
* Poco e spesso? No.
Evitare di annaffiare poco e spesso. Con questo sistema lacqua non penetra fino alle radici e si crede erroneamente che la terra sia bagnata. Le piante preferiscono molta acqua con somministrazioni distanziate.
* Sempre in terra.
Non versare lacqua al centro di una pianta. Gli steli non devono rimanere umidi perché non facciano la loro comparsa i funghi.
* Non una goccia di più.
Circa venti minuti dopo aver annaffiato, gettare via leccesso dacqua che si deposita nel sottovaso. La base del vaso non deve mai essere a contatto dellacqua.
* Dallalto.
Annaffiare dallalto, versando lacqua sulla terra è il metodo migliore per la maggior parte delle piante da interni dati che il substrato si inumidisce in modo omogeneo.
* Dal basso.
Alcune piante preferiscono però lacqua dal basso, per assorbirla dalle radici attraverso i fori di drenaggio, come ad esempio i bulbi.
* Immersione.
Il modo migliore di annaffiare le piante che hanno bisogno di un substrato sempre umido, come ad esempio lAzalea, soprattutto quando le temperature sono elevate, consiste nellimmergere il vaso nellacqua.
* Quanto tempo ?
Per assicurarsi che i substrato sia bagnato a sufficienza, lasciare il vaso immerso fin quando non fuoriescano delle bollicine. A questo punto, lasciare scorrere lacqua in eccesso prima di collocare il vaso nella sua posizione definitiva.
* Umidità uguale annaffiatura.
Per questo, se il clima è umido, la temperatura bassa e la luce scarsa, annaffiare di tanto in tanto.
* Sempre con acqua tiepida.
Utilizzare sempre, anche in estate, acqua tiepida oppure a temperatura ambiente. Gli sbalzi di temperatura sono mortali per le piante.
* Lacqua del rubinetto migliorata.
Lasciare riposare tutta la notte lacqua del rubinetto che si utilizzerà per annaffiare, in modo tale che evapori il cloro e sedimenti di calcare.
* Toccare la terra.
Sarà possibile scoprire se la pianta ha bisogno dacqua. Deve avere un minimo dumidità anche se toccandola con le dita deve staccarsi.
Scrivo qualcosa sulle annafiature poichè ho spesso letto richieste di pareri e consigli in merito. Non è che questa mia ricerca sia bibbia, ma se non altro, spero, serve a chiarire le idee. Annaffiare è la cosa più difficile nella manutenzione dei bonsai. Sono tantissimi come me, che dopo anni di esperienze ancora non hanno messo un punto fermo su questo argomento. Solo dopo anni di esperienza si è arrivati quasi al top, sempre con alle spalle successi e anche perdite gravi
Semplici consigli al momento di annaffiare.
*Quando crescono esigono più acqua.
Durante il periodo della crescita, annaffiare abbondantemente, ma non spesso. Se si somministra poca acqua si inumidisce solo la superficie.
*In inverno a riposo.[/u
Dallautunno e fino alla fine dellinverno ridurre le somministrazioni dacqua perché la pianta possa riposare.
*[u]Acqua per favore.
Se la terra presenta un colore pallido o si distacca dalle pareti del vaso significa che ha urgente bisogno di una buona annaffiata.
* Annaffiare meno.
Annaffiare con minor frequenza negli ambienti freschi e con poca luce. Se si somministra troppa acqua, lesemplare avrà tendenza a deformarsi.
* Annaffiare di più.
Se le piante sono collocate in ambienti secchi o caldi, luminosi o soleggiati, anche se ci si trova in inverno.
* I fiori non bagnarli mai.
Al momento di annaffiare prestare attenzione a non bagnare mai i fiori, nemmeno in terrazza, se si bagnano si rovinano ed avvizziscono prima.
*Al sole nemmeno una goccia.
Non annaffiare le piante collocate in prossimità di una finestra quando sono esposte al sole. Le gocce potrebbero, infatti, bruciare le foglie.
* Suddividere lacqua.
Non versare lacqua sempre nello stesso punto del vaso per non spostare la terra e rendere visibili parti delle radici.
* La terracotta assorbe lacqua.
Le piante coltivate in vasi di terracotta hanno bisogno di maggiori quantità dacqua dal momento che questo materiale
* Poco e spesso? No.
Evitare di annaffiare poco e spesso. Con questo sistema lacqua non penetra fino alle radici e si crede erroneamente che la terra sia bagnata. Le piante preferiscono molta acqua con somministrazioni distanziate.
* Sempre in terra.
Non versare lacqua al centro di una pianta. Gli steli non devono rimanere umidi perché non facciano la loro comparsa i funghi.
* Non una goccia di più.
Circa venti minuti dopo aver annaffiato, gettare via leccesso dacqua che si deposita nel sottovaso. La base del vaso non deve mai essere a contatto dellacqua.
* Dallalto.
Annaffiare dallalto, versando lacqua sulla terra è il metodo migliore per la maggior parte delle piante da interni dati che il substrato si inumidisce in modo omogeneo.
* Dal basso.
Alcune piante preferiscono però lacqua dal basso, per assorbirla dalle radici attraverso i fori di drenaggio, come ad esempio i bulbi.
* Immersione.
Il modo migliore di annaffiare le piante che hanno bisogno di un substrato sempre umido, come ad esempio lAzalea, soprattutto quando le temperature sono elevate, consiste nellimmergere il vaso nellacqua.
* Quanto tempo ?
Per assicurarsi che i substrato sia bagnato a sufficienza, lasciare il vaso immerso fin quando non fuoriescano delle bollicine. A questo punto, lasciare scorrere lacqua in eccesso prima di collocare il vaso nella sua posizione definitiva.
* Umidità uguale annaffiatura.
Per questo, se il clima è umido, la temperatura bassa e la luce scarsa, annaffiare di tanto in tanto.
* Sempre con acqua tiepida.
Utilizzare sempre, anche in estate, acqua tiepida oppure a temperatura ambiente. Gli sbalzi di temperatura sono mortali per le piante.
* Lacqua del rubinetto migliorata.
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* Toccare la terra.
Sarà possibile scoprire se la pianta ha bisogno dacqua. Deve avere un minimo dumidità anche se toccandola con le dita deve staccarsi.
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