La principessa Shishi

Credo che dare prodotti con il pennellino sia abbastanza sensato, se ne spreca di meno e si migliora l'applicazione.
Di contro il tempo occorrente.
Certo che se poi devi buttare il resto della soluzione...allora non va bene.

anche perchè l'ho buttato nel gabinetto

ma era veramente una quantità minima...

Dunque, affrontiamo questo discorso... per le poche piante che ho, di cui solo 2-3 avranno problemi di muffe, non avrebbe molto senso riempire uno spruzzino, ricordo che quello preparato anni fa era rimasto in gran parte inutilizzato...

Inoltre darlo a spruzzo vuol dire comunque che buona parte viene disperso, in ambiente... quindi diciamo che non credo di averne disperso di più.

Però era la prima volta, se mi aiutate a capire che aspetto ha una soluzione del genere nelle proporzioni giuste, la prossima volta userò veramente pochissimi cc di acqua e la solizione presa con la punta di un cucchiaino... giusto quello che serve.

Tra l'altro mi ha indotto in errore il termine "poltiglia bordolese", ho pensato indicasse la consistenza... e quindi ho iniziato con una poltiglia, poi visto che era come verniciare la pianta l'ho diluita.

Stasera vedrete il risultato

Non capisco, sulla confezione indicano "poltiglia bordolese"? E' lei?
Non dovresti aver fatto nessun danno se non un pastrocchio, ora la puoi usare se però serve, con il caldo non la dare.
E' solfato di rame e idrato di calce.
Ecco perché l'hai data con il pennello! OK.
Se esageri è comunque forte con le piante in genere, con le più delicate è forse troppo.
Dopo che la prepari la devi usare tutta, non si conserva.

(Non si usa a scopo preventivo e soprattutto nel nostro caso .... c'è altro).

no poltiglia bordolese era stato detto qualche tempo fa...

Ora sei più ansioso di me aspetta che torni a casa!

E' questione di proporzioni, si può fare una soluzione giusta anche in un piccolo contenitore, sapendo che capacità ha.
Se hai un bilancino ancora meglio.

Io ho riciclato i misurini degli antibiotici di mio figlio. Hanno marcatura fi un cc

basta anche una comunissima siringa

Perfetto.
Uso le siringhe di tutte le varie misure.
Con il "vecchio" 66f anche quella da insulina.

Poi ti conservi ogni misurino dei vari prodotti per le polveri.

Oggi per alcuni prodotti basta anche l'occhio. Ma sempre attenti alle indicazioni e soprattutto con certi prodotti.

Ma poi non ho capito, forse mi è sfuggita la questione..
... ma che problemi aveva per spenellare st'acero????
Con le foglie rosse e i tronco blu sarà tutto in tinta, lo voglio vedere.

ahaahahhahhaaa forcellone guarda che le foglie devono ancora nascere!

Dunque.. eccomi, meglio tardi che mai.

Nella prima foto... a sinistra il solfato vecchio, quello che ho usato. Dopo anni non sembra aver assorbito umidità, è ancora una polvere impalpabile...quindi non lo butto.
A destra quello che ho comprato perchè non ricordavo di averlo già e userò forse tra 20 anni


La confezione vecchia riporta 50-60 g ogni 10 litri, quindi 1 misurino (da 12g) ogni 2 litri circa.
Composizione su 100g: ossicloruro (rame metallo) 4,8g; zolfo puro bentonitico g28

La confezione nuova riporta 7 g ogni litro.
Composizione su 100g: ossicloruro (rame metallo) 12g; zolfo puro bentonitico g28

In pratica entrambi circa 6-7 g/litro, la nuova è più carica di rame.

Riguardo le dosi..il problema non è l'acqua, cavoli lo sapete che sono un maniaco del faidate credete non abbia mai usato una siringa?

Il rpoblema è che ho preparato pochi cc..forse una 20ina, quindi avrei dovuto pesare 1 g di prodotto..nessun bilancino ci arriva a quella precisione.

Comunque ecco il risultato, magari l'ho fatta tragica ma non è così, ditemi se secondo voi è troppo e devo toglierne una parte, potrei asportarlo con pennello bagnato.

Non penso ci siano problemi.

Viste le conseguenze "pastrocchiano tutto" non uso più questi prodotti... se posso li evito.
Mi trovo benissimo con altri prodotti e più facili da gestire, ma non ho neppure grossi problemi del genere.

beh non so se avrò problemi.... la pianta in vivaio era irrorata coi nebulizzatori, e il mal bianco è iniziato quando le foglie sono seccate, magari stando a sud non avrà problemi.

Ditemi se devo ridurre quello già applicato, le prossime volte terrò una concentrazione molto più bassa (specie su foglie aperte) e proverò se servirà ad aumentare gradualmente, misurando acqua e prodotto "a volume"

Eviterei lo zolfo sul tronco. È inutile al fine del controllo dell'oidio

Io lo lascerei cosi, in modo da preservare la sua azione piu a lungo, (tanto prima o poi viene dilavato via).
Tutto ovviamente se non crea problemi alla pianta, ma direi di no...

e....per l'oidio....si usano fungicidi sistemici liquidi di ultima generazione (esempio FOLICUR della Bayer), lo zolfo è un buon preventivo generico ma non basta se si presenta il problema poi in primavera-estate, ha il vantaggio però di avere un impatto ambientale quasi inesistente a piccole dosi hobbistiche.

ciao se posso chiedere un consiglio.. vorrei fare un trattamento fungicida ho i seguenti prodotti: zolfo bagnabile, rameico cupravit blu 35g, e folicur della bayer.
-conviene farlo su tutte le piante o solo in quelle che nella stagione passata hanno avuto problemi?
-meglio il folicur? funziona anche senza foglie?
-rame e zolfo posso miscelarli e in che dosi conviene in questo periodo?
-ho letto che alcuni fungicidi rendono inefficace l'inoculazione di microrrize, se si quali?
grazie per eventuali risposte

Ammazza ragazzi siete peggio di Alì il chimico.
Sarà che ho poche piante e fortunatamente sane, ma non metto mai niente di niente, soprattutto per prevenzione.
Muschio, ma fai il trattamento fungicida perchè hai avuto problemi o per prevenire qualche malanno?
Comunque i fungicidi credo che rendano inefficace qualsiasi micorriza visto che è un micete.

Io la penso come scarboc... da quando coltivo in pomice pura ho stroncato il numero di infezioni fungine (Udine ha un clima parecchio umido), per cui zero prevenzione, tratto solo le piante che hanno problemi.

scarboc ha scritto:Ammazza ragazzi siete peggio di Alì il chimico.
Sarà che ho poche piante e fortunatamente sane, ma non metto mai niente di niente, soprattutto per prevenzione.
Muschio, ma fai il trattamento fungicida perchè hai avuto problemi o per prevenire qualche malanno?
Comunque i fungicidi credo che rendano inefficace qualsiasi micorriza visto che è un micete.

Concordo in pieno con te.... a parte una volta che ho fatto un trattamento preventivo contro il colpo di fuoco non ho mai dato niente di chimico..... penso che il miglior trattamento antiparassitario che possiamo dare è coltivare bene le piante e mantenerle vigorose.....

ho avuto oidio su un acero campestre e su  una vite, e ticchiolatura su una quercia, tutti in autunno, per cui non so se il fungo sia debellato non potendo vedere la nuova vegetazione.. magari tratto solo loro preventivamente col folicur..

tieni per caso le piante in un posto poco ventilato?
Cmq io al tuo posto darei un pò di rame secondo me il cupravit dovrebbe andare bene

Muschio ha scritto:ho avuto oidio su un acero campestre e su  una vite, e ticchiolatura su una quercia, tutti in autunno, per cui non so se il fungo sia debellato non potendo vedere la nuova vegetazione.. magari tratto solo loro preventivamente col folicur..

per l'oidio, FOLICUR in vegetazione a primavera un paio di volte......se ritorna in estate un altro paio di volte, basta e avanza
la prevenzione dell'oidio la fai con lo zolfo ma è blanda...sinceramente non uso zolfo.

invece prevengo con il rame su tutte come antibatterico anticrittogamico generico prima della primavera, unico prodotto che do assieme all'olio bianco su quelle piante su cui ho visto cocciniglia l'anno prima.
non uso insetticidi sistemici, uso solo in caso di insetti conclamato un insetticida di contatto, capita raramente comunque (soliti afidi maledetti che muoiono subito però)

superfluo dire che la miglior prevenzione è la COLTIVAZIONE, quindi i prodotti usarli SOLO su piante problematiche, come prevenzione o come azione diretta sulla patologia.

aggiorno anche Shishi... ecco le foto del 21 marzo scorso.

Tolta dal vaso, le radici erano già attorcigliate sul bordo e il terriccio compatto


Quindi ho eliminato buona parte del terriccio e cercato di districare le radici senza danneggiarle troppo:


E poi effettuato la margotta alta, usando una confezione di mozzarelle da iper, un'altra margotta "tecnologica" stavolta bassa e larga, per vedere se le radici partono in maniera più radiale:


Il ramo basso filato e piegato quel tanto che basta per evitare la margotta. Ho anche tolto in buona parte il solfato dal tronco con una spugnetta.

Ho seguito con interesse questo argomento e, nel frattempo, una Principessa Shishi è entrata a far parte del mio harem.
Una sul tipo di quella del buon Richi, da vivaio, che in vivaio specializzato bonsai ne ho viste di belle sui 200 €, ma non è nelle mie corde
Comunque, oltre ad averne utilizzati dei rametti per innesti, mi chiedevo appunto se margotte e talee attecchiscono con qualche probabilità e se l'utilizzo dell' innesto su acer palmatum comune (momiji ) è dovuto a motivi di scarso vigore e stentata crescita sulle proprie radici e/o maggiore velocità di crescita se innestata.

grande Daniele dovrai farcela vedere!

Riguardo la margotta me l'avevano consigliata su altro forum... sembra che dovrebbe attecchire, vedremo.

Certo che le foglie minute e verde brillante sono bellissime, questa principessa mi piace proprio

10 giorni fa hai lavorato in quel modo l'acero con le foglie già aperte?
Urca!
Vediamo come procede...

Sei stato consigliato altrove per fare il tutto? La margotta anche nel contenitore trasparente?
Che forum hai sentito? Posso sapere?