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Messaggio Da scarboc Dom Gen 11, 2015 9:46 pm

Tempo fa girovagavo per siti e mi sono ritrovata davanti ad un articolo (in inglese ) estremamente interessante riguardo all'applicazione di concetti e misure nell'arte (che peraltro già conoscevo bene) applicate alla modellazione dei Bonsai.
Spero che queste cose che sto per scrivere possano aiutarvi (o magari le conoscete già, buon per voi, tutto di guadagnato ) nei vostri prossimi lavori come sono stati di aiuto per me.

SEZIONE AUREA E REGOLA DEI 2/3.
La pratica del Bonsai può avere implicazioni artistiche? Chi entra nel mondo dei bonsai lo fa per la bellezza nel curare un alberello, poi piano piano si scontra con le problematiche artistiche del movimento e della progettazione della pianta. Esistono in effetti molti principi artistici fondamentali nel progetto dei nostri alberi, o perlomeno dovrebbero esserci. La Sezione Aurea è la Legge delle Proporzioni. È una legge che si presenta frequentemente in natura ed è particolarmente utile nell'arte. Venne prima sviluppata da Vitruvio, ma l’autore più famoso è senz’altro Leonardo Da Vinci, che nel 1509 disegna “la Proporzione Divina”.



In pratica, la legge spiega che due parti disimmetriche di un intero devono avere un rapporto armonico l'una con l'altra per generare un'immagine soddisfacente per l’occhio. La Sezione Aurea è un numero, una regola matematica, approssimativamente 1.618034 oppure, in percentuale, 38% - 62%. Questa proporzione è riprodotta misurando varie parti del nostro corpo (mano/avambraccio, occhio/pupilla, viso/occhio/naso/bocca, etc.) e può favorevolmente generare la proporzione ideale fra due oggetti o due parti di un intero. La ratio della Sezione Aurea si ritrova anche nella serie cosiddetta di Fibonacci (vi ricordate nel Codice da Vinci...? ), una sequenza di numeri calcolati secondo la somma dei due precedenti: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13 e così via. Il rapporto tra i due numeri successivi della serie numerica è uguale alla Sezione Aurea. Pensiamo ad una rosa: essa ha una spirale di tre petali in un senso e cinque nell’altro.
Per concludere, la Sezione Aurea provoca “la regola dei 2/3” all'interno dell'arte, specialmente nell'arte asiatica. Viene creato un “punto di enfasi” all’interno della composizione: esso è facilmente visibile se si divide l’opera in nove quadrati. La funzione estetica della composizione viene quindi automaticamente risolta, anche a livello psicologico. È innaturale quindi avere oggetti centrati, simmetrici o che riempiono tutto l’ambito visuale.



La Sezione Aurea compare ripetutamente all'interno delle regole dei Bonsai. Quasi sempre due elementi sono disposti congiuntamente e in questo caso è possibile soddisfare la Sezione Aurea. La Sezione Aurea è oggigiorno facilitata ad una proporzione del ½ di 1:2/3 o 1: 1. La sezione viene applicata spesso nei bonsai: nelle dimensioni del vaso rispetto al bonsai, nelle distanze fra ogni livello di rami, nella posizione del tronco nel vaso. Quante volte abbiamo intuito che il primo ramo doveva essere disposto ad un livello di 1/3 rispetto all’altezza dell’albero? O che l’albero non doveva assolutamente essere posizionato al centro del vaso? O che, ancora, il tronco principale di una composizione non doveva essere posizionato proprio al centro del vaso?
Arte e Bonsai, Bonsai e Arte Treetrunk_with_branches_adhering_to_golden_section

Un esempio di come la Sezione Aurea può essere applicata ad un tronco dritto: il primo ramo è posizionato ad 1/3 dell'altezza dell'albero. Ogni ramo è disposto secondo la Sezione Aurea rispetto a quello prima.
Arte e Bonsai, Bonsai e Arte Treetrunk_with_incorrect_first_branch

Qui il primo ramo è più basso; il rapporto con l'albero nell'insieme e con il ramo che segue ha modificato l’immagine, ora meno piacevole all’occhio.
Arte e Bonsai, Bonsai e Arte Treetrunk_with_3_branches_moved
Per concludere, tre rami sono stati spostati benché il primo ramo fosse posizionato correttamente secondo la Sezione Aurea. L'immagine ora è diventata visivamente insoddisfacente.

Grazie a questa legge relativamente semplice, gran parte del senso d’arte che possiamo dare e percepire può essere alterato. È possibile applicare positivamente i principi della Sezione Aurea in qualsiasi caso. Tuttavia, è chiaro che ogni sfaccettatura potrebbe non aderire perfettamente alla Sezione Aurea: gli alberi, i tronchi ed i rami non si sviluppano in conformità con una legge artistica ed un uso eccessivo all'interno di una composizione potrebbe diventare forzato e sgradevole. Determinate caratteristiche all'interno di un disegno che disobbediscono alla Sezione Aurea possono essere usate deliberatamente per generare movimento ed energia che è risolta altrove nella composizione.

MOVIMENTO ED ENERGIA.

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Questo disegno di Leonardo da Vinci è ideale per e comprendere il movimento nell'arte e di conseguenza nei bonsai e nella fotografia, almeno a mio parere. Ce ne sono tantissimi altri in arte che potrebbero calzare a pennello in questo discorso, ma questo è davvero il più evidente.

Se studiamo l’immagine, ci accorgiamo che vi sono componenti che dimostrano energia e flusso dell'immagine e del movimento. Le caratteristiche più importanti sono indiscutibilmente il viso e le mani dell'oggetto e di seguito le ginocchia ed i piedi. Tutti sono orientati verso destra e quindi il movimento dell'immagine potrebbe dirsi essere verso destra (se guardate la tazza, pende dalla cinghia dell’uomo verso destra). Grazie a ciò possiamo dire che la figura centrale può essere disposta in posizioni differenti in una più grande struttura, per migliorare l’effetto.
Provate a pensare di posizionare la figura sopra un foglio della stessa altezza del disegno ma più largo.
Se la figura viene riposizionata alla sinistra del foglio, il movimento viene esplicato da un “fluire fuori” nello spazio vuoto e negativo, dal lato destro dell'immagine. La figura osserva “comoda” in questo spazio e la composizione generale risulta piacevole all'occhio.
Spostare la figura verso destra significa invece alterazione della composizione: il flusso ed il movimento della figura ora è interrotto e l'energia della figura viene inevitabilmente persa. Lo spazio vuoto dietro la figura (a sinistra) diventa inutile e scomodo, è uno spazio quindi sprecato. Il movimento visivo, come la Sezione Aurea, è qualcosa che noi tutti possiamo vedere e riconoscere automaticamente su un livello quasi subcosciente, ma a volte siamo ciechi a ciò quando siamo noi stessi a comporre la nostra arte. Il movimento del bonsai, nella fotografia o nell'arte, può essere aiutato sfruttando la subcoscienza dell'occhio umano ed aumentando la composizione e l'illusione di movimento.

Se ci pensate, è la stessa cosa per un bonsai, per una sua composizione o semplicemente per fare una fotografia.

Arte e Bonsai, Bonsai e Arte Juniper%20flow%20of%20direction

Se studio il flusso di questo bonsai (vedi le linee rosse), noto che il movimento visivo è molto fortemente portato verso sinistra. Di conseguenza il punto focale (dato dal bonsai ovviamente) dovrebbe essere dal lato destro. Riuscite a vederlo?

Uno dei punti più importanti per la modellazione ora è questo: come potete applicare il movimento al punto focale (il bonsai) voi stessi? Nel rimodellare un bonsai, si può decidere quale senso è più gradevole sul fronte e quanto movimento dovrebbe esserci. Non ci sono vere e proprie regole quando si decide quanto movimento può essere dato ad un tronco od una composizione. Essenzialmente, il movimento generale dovrebbe essere dato dal tronco. Mentre è giusto avere un tronco forte e dei palchi equilibrati con poco o nessun movimento su una caducifoglia, un sempreverde come un ginepro ha spesso bisogno di un tronco contorto e di un fogliame con un movimento a sé, come nella foto sopra.
Partiamo di nuovo da quella per fare delle considerazioni.
Come detto in precedenza, il movimento di questo ginepro è verso sinistra, dato dal fogliame e in parte dal tronco. Se desiderassi rendere l'albero più equilibrato, potrei ridurre la massa del fogliame a sinistra ed aumentare la massa del fogliame a destra. Se invece volessi avere movimento verso destra, dovrei dare ancora più importanza al fogliame, mantenendone gran parte a destra.
Quale di queste tre opzioni sono “la cosa migliore da fare” è opinione soggettiva e sta a chi modella la decisione.
Ma parliamo ora dell’apice e del primo ramo del bonsai.
Avete mai notato come sia il primo ramo che l'apice sono indicatori molto forti di movimento (punti focali)?
Se il primo ramo di un bonsai (o il ramo con il fogliame più basso) affronta la sinistra, è molto difficile muovere il resto dell’albero verso destra. Ciò non vuol dire che sia impossibile, badate bene.
Per un albero con movimento verso destra, il fogliame più basso deve essere spostato verso destra ed il primo ramo precedente a sinistra deve forzatamente essere alzato ed alleggerito.
L'apice di tutti i bonsai ha due lati, uno più ripido dell'altro (guardandolo dal fronte); il lato più ripido indica il movimento e quasi sempre rinforza il senso del primo ramo. Di nuovo, è difficile (ma non impossibile) mostrare in modo convincente un movimento unidirezionale o l'altro se il primo ramo e la faccia dell'apice hanno sensi opposti.
Detto questo, sta a voi decidere cosa fare. Ricordatevi solo quando modellate che la vostra composizione deve avere equilibrio.
Bisogna capire se un bonsai sta soddisfacendo e appagando l’occhio. Bisogna ricordarsi sempre che, anche se le regole di movimento nell'arte e nel disegno sono conosciute da pochi, anche se chi vede la vostra opera non è un bonsaista, tutti i potenziali osservatori del vostro lavoro vedono e riconoscono il movimento come giusto o sbagliato ai loro occhi.

Articolo di Lilika
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