Prebonsai di pino

Ciao,
sto coltivando questo prebonsai da 5 anni. Secondo voi è pronto per il rinvaso o altre lavorazioni? Come mi devo comportare?

questo il germoglio 5 anni fa


qui è come si presenta oggi


che mi consigliate?

ciao e grazie,
Luca.

Bello! Silvestre?
Ottima strada ma il prossimo anno rinvasalo assolutamente se quel vaso è pieno di terriccio normale....è troppo un rischio per i pieni un terreno così...e per miniaturizzarlo poi è peggio ancora.
Per il resto ora non fare nulla e a fine estate, quando finirà l'allungamento dei nuovi rametti potrai iniziare la pulizia degli aghi vecchi per equilibrare il vigore sui rami e eventualmente filare e potare qualcosa selezionando i rami cercando di far BIFORCARE, sempre a due per evitare rigonfiamenti antiestetici.

In questo vaso ora c'è terriccio da bonsai, sulla superficie ho da poco messo del compost.
Per la bonsaizzazione vado la prossima primavera? Sono preoccupato di fare danni con la potatura delle radici...

cosa intendi per BONSAIZZAZIONE? l'hai già iniziata avendolo coltivato in vaso  intendi impostarlo con il filo e creare i palchi? è un processo molto lungo ma un primo step puoi farlo quest'autunno come ti dicevo.

il rinvaso lo farai a marzo prossimo, tranquillo, hai quasi un anno di tempo per cercare informazioni se non sei pratico, se è stata bene 5 anni starà bene ancora per quest'anno però il prossimo anno una controllata alle radici devi darla anche perchè probablimente sarà bello pieno quel vaso.

Si il rinvaso a questo punto è necessario per forza. Dovrai controllare e sistemare le radici ( non in maniera drastica) e sostituire il substrato e il vaso.

Ok, diciamo che l'operazione è pianificata per l'anno prossimo.
Per "bonsaizzazione" l'idea che mi son fatto (non so se corretta) è che si tratti soprattutto del primo intervento sulle radici ed il passaggio dal vaso di coltivazione al vaso da bonsai. Quindi i dubbi sono:

- che vaso scelgo? Penso sia funzione dello spazio che si vuole lasciare all'apparato radicale, ma devo cercare informazioni per la scelta della tipologia e dimensione...

- quanto intervengo sulle radici? Ma soprattutto devo avere accortezze particolari per evitare un eccessivo stress/disequilibrio alla pianta? oppure l'operazione è tutto sommato semplice...

detto questo il primo passo sarà certamente una buona ricerca in rete

Mi sto attrezzando per effettuare il rinvaso all'inizio di Marzo. Domanda: che regola devo tenere per la dimensione del vaso rispetto al vaso di coltura nel quale la pianta si trova attualmente? Devo rispettare il volume complessivo riducendo l'altezza del vaso oppure devo aumentare/ridurre il volume complessivo? Altri suggerimenti particolari relativi all'acquisto del vaso? Grazie!

Quanto è alto il vaso attuale?

Circa 15cm.

Ah pensavo fosse più grande! Potresti stare nei 10-15 cm di altezza, non oltre, ma come larghezza raddoppialo almeno il diametro della ciotola o cassetta o scolapasta, quel che userai, ci sono varie opzioni volendo

Stai sui 30cm di diametro comunque.

Consigli per un acquisto online?

Ma un vaso bonsai? Devi farlo crescere e impostarlo prima, non ha senso ora metterlo in vaso bonsai, almeno un paio d'anni se non il doppio...

Ora la pianta è così: https://bonsai-italia.forumattivo.it/t1472-sospetto-fungo-su-pino?nid=5#20962

ha quasi 6 anni, devo attendere ancora?

franzacurta ha scritto:... ha quasi 6 anni, devo attendere ancora?

Per cosa?

Le piante giovani si possono lavorare tutti gli anni o dopo un paio.
I lavori sono differenti secondo cosa si cerca: potature, filature, rinvasi ed altro.

Addirittura dopo pochi mesi si può già iniziare a formare delle radici idonee al bonsai, tu dopo 6 anni non hai toccato nulla, vacci molto cauto, avrai un casotto in quel vaso.

Cosa devi fare e come? Dipende da un progetto e da come sei in grado tu di fare.
Vista la situazione un rinvaso in ciotola di "coltivazione" (sono i vasi di plastica bassi in un qualsiasi vivaio costo circa 5 €), è la cosa primaria, servirà un terriccio idoneo, per il resto non posso aiutarti rischio di farti perdere la pianta.

Ho acquistato una ciotola di 30 cm circa di diametro e profonda 15 cm,
per il substrato pensavo ad un mix di 70% akadama, 10% lapillo, 20% terriccio
e pianificare il rinvaso tra un paio di settimane...

Dove vivi?
Dalla foto che hai postato vedo che la pianta ha già vegetazione nuova?

Per il terriccio, aspetta chi ha queste piante, io uso terricci misti su tutte le piante in generale e doso in certi casi piccole differenze secondo l'uso, tutto ad occhio.
Per chi ti aiuterà , non hai pomice o terricci specifici per conifere come Kiryu?

vivo a Brescia, la foto di questo post è dell'anno scorso, oggi la pianta è così https://bonsai-italia.forumattivo.it/t1472-sospetto-fungo-su-pino?nid=5#20962 con aghi che si stanno un po' sbiadendo, sicuramente per soffocamento delle radici.

Kiryu non pervento, devo cercarlo

Elimina pure tutto il terriccio per un pino, akadama e lapillo bastano, se trovi la pomice è ancora meglio, la kiryu è ottima ma meglio per piante più mature, la tua è ancora giovanissima.

Akadama starei sui 50% massimo, il resto un substrato vulcanico più consistente, come appunto pomice o lapillo.

io li coltivo in pomice al 60%, 25 lapillo, 15 kiriu ( o kanuma )e il resto un po' di organico

per il vaso bonsai aspetta è troppo presto.
prima devi imparare la coltivazione e cura, tipo eliminazione aghi vecchi, pinzatura delle candele,e far arretrare la vegetazione

Scusate, ma con un substrato al 100% di akadama, con percentuali di pomice/lapillo, da dove trae nutrimento la pianta? dall'akadama e dal lapillo?

franzacurta ha scritto:Scusate, ma con un substrato al 100% di akadama, con percentuali di pomice/lapillo, da dove trae nutrimento la pianta? dall'akadama e dal lapillo?

Dal concime  
Che diamo noi a discrezione in base agli obiettivi che vogliamo raggiungere, il substrato non deve nutrire, deve solo essere il mezzo nel quale la pianta sviluppa l'apparato radicale. Questo è il bonsai...controllo del vigore.

Non esiste una tecnica bonsaistica che faccia un uso limitato della concimazione?
Cioè... tradizionalmente in oriente si è sempre utilizzato il concime per sviluppare la tecnica bonsai oppure è solo la tecnica moderna che si è sviluppata in questo senso? Perché altrimenti non capisco l'uso di substrati di origine vulcanica, che in teoria dovrebbero assicurare un buon rilascio di nutrienti...

Il controllo del vigore tendenzialmente non si ottiene intervenendo su apparato aereo e soprattuto sull'apparto radicale? L'idea che mi sono fatto è che un bonsai più che un controllo sia la realizzazione di un nuovo equilibrio tra cielo e terra, all'interno di una mano.
Serve il concime per per creare un nuovo equilibrio tra cielo e terra?

Scusate, mi faccio troppe domande lo so...

Eh ma non è facile entrare in quest'ottica così dal nulla, ti capisco benissimo, io ci ho messo due anni a capirlo...usavo terriccio, sabbia, concimi chimici per i gerani (che con mano esperta potrebbero anche essere utili comunque anche se preferisco solo usare organici), robe "della nonna" diciamo, vedevo le piante non star bene però...poi ho studiato un po', sperimentato...e ora le piante ringraziano.

Il substrato granuloso TRATTIENE e RILASCIA i micro e macro elementi ma non li contiene di suo principalmente, o meglio, qualcosa può già esserci (tipo la kiryu che è una zeolite ferrosa) ma è irrilevante, questi micro e soprattutto macro (N P K) li aggiungiamo noi, attraverso concimi organici/chimici/organominerali.
Per esempio al posto del terriccio, si può aggiungere un 10-15% di HUMUS, che ammenda e migliora il substrato, sia in forma solida che sotto forma liquida di acidi umici, che uso copiosamente a cadenza settimanale.
Il terriccio, fertilissimo e ottimo nei primi tempi, inganna, perchè dopo qualche settimana o mese si compatta, perde le caratteristiche di areazione e fertitlità e si secca, sottraendo spazio e ossigenazione ai capillari e rendendo difficoltosa l'innaffiatura in certe zone del vaso.

Resta il fatto che il miglior maestro è l'esperienza, non esiste la formula magica del substrato, in climi diversi si fanno mix diversi, c'è chi usa terriccio organico, chi non lo usa affatto, chi usa concimi organici, chi chimici, ecc ecc.

Dav86 ha scritto:
Resta il fatto che il miglior maestro è l'esperienza, non esiste la formula magica del substrato, in climi diversi si fanno mix diversi, c'è chi usa terriccio organico, chi non lo usa affatto, chi usa concimi organici, chi chimici, ecc ecc.

Ecco, pare che il "fattore umano" sia ancora l'elemento centrale. Quindi potremmo tradurla dicendo che in fondo creare equilibri tra cielo e terra che stanno in una mano, è un'arte.

Nella quale io ho ancora tutto da imparare...